Ssd presenta un Odg sul riconoscimento dello Stato di Palestina

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Sono in Palestina i destini del Mondo.

La guerra in atto ormai da settant’anni determina uno stato di incertezza che travalica i confini dello stesso Medio-Oriente, coinvolgendo le grandi potenze e generando una condizione di tensione più dannosa della stessa guerra fredda.

L’Unione Europea, grande parte dell’assemblea delle Nazioni Unite sono consapevoli che l’unico modo per risolvere le gravissime problematiche in atto è quello di assicurare al popolo Palestinese la possibilità di gestire il proprio Stato e a quello israeliano di vivere in sicurezza.

Lentissimi passi vengono fatti in questa direzione, anzi assistiamo al repentino ritorno indietro con gli Stati Uniti che hanno abbandonando il ruolo di mediazione che nel 1993 aveva invece portato all’accordo di Oslo fra Arafat e Rabin, e si sono schierati palesemente a favore dei soli interessi di Israele.

Assume un significato forte e coraggioso quindi la deliberazione che il Consiglio Grande e Generale ha adottato ieri dando mandato al Governo di mettersi al lavoro affinché possa essere raggiunto l’obiettivo della coesistenza di due Stati per i due Popoli, definendone i territori entro i confini del 1967, con Gerusalemme capitale di entrambi gli Stati.

Primo passo, l’Autorità Nazionale Palestinese potrà avere una propria rappresentanza presso la Repubblica di San Marino.

Secondo passo, attivarsi in sede multilaterale e bilaterale affinché venga portato a compimento il percorso per il riconoscimento della Palestina quale Stato democratico e sovrano.

Terzo passo, la riapertura dei negoziati. L’Autorità Nazionale Palestinese e il Governo dello Stato di Israele, partendo dalle deliberazioni già reciprocamente accolte, devono ora stabilire un percorso che fissi i modi e i tempi per giungere ai risultati. San Marino potrebbe in tal senso proporsi, ovviamente insieme ad altri Stati, come garante della neutralità e come uno dei territori in cui tenere gli incontri.

Il risultato raggiunto ieri rilancia con forza il ruolo attivo della Repubblica di San Marino come attore reale dei processi di Pace e per questo risultato, auspicato da sempre da Sinistra Socialista Democratica, si devono ringraziare i cittadini sammarinesi che hanno sollecitato il Consiglio Grande e Generale ad affrontare questo tema attraverso un’istanza d’arengo, e le forze politiche che hanno sottoscritto e votato il documento approvato dagli alleati di maggioranza Repubblica Futura e Civico 10 e il Partito Democratico Cristiano Sammarinese che ha sostenuto convintamente l’ordine del giorno.

SSD

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