In Italia 3 su 10 non credono di stare bene in salute

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Tre italiani su 10 non credono di stare bene in salute. Un numero, questo, che arriva fino al 43% fra le persone con difficoltà economiche e cala al 23% fra chi invece è benestante. E’ questa l’analisi della Sorveglianza Passi per il quadriennio 2015-2018. Uno studio coordinato dall”Istituto superiore di sanità per le Asl. Per quanto riguarda la salute percepita si nota una particolare fragilità tra chi è più vulnerabile economicamente o tra chi ha un più basso livello di istruzione. La situazione si fa più critica nel Meridione, dove, secondo quanto si legge, è maggiore la prevalenza di fumatori, sedentari, obesi, diabetici, ipertesi. Sei italiani su 100 soffrono di sintomi depressivi, con una quota che sale al 14% fra le persone con maggiori difficoltà economiche e scende al 4% fra chi non ne ha.

Fra le persone con molte difficoltà economiche il 34% è fumatore (contro una quota del 22% di chi non ha difficoltà economiche), il 46% è sedentario (contro 28%), il 9% consuma almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno (contro l’11%); l’8% riferisce una diagnosi di diabete (contro il 3%), il 25% una diagnosi di ipertensione (contro il 18%).

Per quanto riguarda l’istruzione, invece, fuma il 24% delle persone con un basso titolo di studio (contro il 19% dei laureati), il 50% e’ sedentario (contro il 26%), il 25% obeso (contro il 6%).

Tra il 2015 e il 2018, in Italia il 74% delle donne tra i 50 e i 69 anni ha avuto una mammografia preventiva: quota che arriva al 60% fra le donne con molte difficoltà economiche (contro l’81% fra donne benestanti); al 64% tra le donne con bassa istruzione (contro l’81% delle laureate); al 70% fra le donne di cittadinanza straniera (contro il 74% fra le cittadine italiane). Stesse condizioni per lo screening della cervice dell’utero.

Giampiero Valenza

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