Qualche segno più, qualche segno meno

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L’Ufficio statistica disegna il quadro dell’ultimo quadrimestre del 2016. Qualche segno più legittima la speranza, anche se la situazione generale è ben lontana dai numeri di un recente passato. La crisi ha picchiato duro, specialmente sull’occupazione, che registra ancora numeri importanti per un territorio di così ridotte dimensioni.

Ma entriamo nel merito. Sono 1.399 i disoccupati a fine anno, 212 in meno rispetto all’anno precedente. Il tasso di disoccupazione totale è sceso dal 9,85 per cento all’8,5. I disoccupati in senso stretto, ovvero coloro che si rendono immediatamente disponibili a lavorare, sono diventati 1.122, in termini assoluti 214 in meno e il tasso è sceso dall’8,17 per cento al 6,82. La fascia di età col maggior numero di disoccupati è quella tra i 20 e i 29 anni per un tasso di disoccupazione giovanile pari al 28 per cento circa che scende al 12,2 per cento per i laureati.
I numero di imprese nell’ultimo anno è sceso a 5079 unità: 62 aziende in meno. Il calo riguarda soprattutto il commercio e le costruzioni, mentre il manifatturiero registra un incremento del 2,1 per cento.
Scende anche il ricorso alla cassa integrazione: l’importo erogato, pari a 3.529.968 euro, in un anno è diminuito del 10,3 per cento.
Segno più per i flussi turistici. 1.940.178 i visitatori che nel 2016 sono venuti sul Titano per una gita o una vacanza: più 2,8 per cento rispetto al 2015 con un aumento nei tre mesi estivi che ha superato la flessione registrata ad aprile maggio e dicembre.
Aumentano anche le immatricolazioni di veicoli, che salgono a 2.837, di cui 1.031 nuove: 19 in più del 2015. Il 75,5 per cento ha una cilindrata inferiore a 2.000. Nel 75,4 per cento sono auto diesel; 19,6 per cento quelle a benzina; 57 quelle ibride: in un anno sono raddoppiate. In calo invece, sono14 in meno, le immatricolazioni dei mezzi a due ruote.

 

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