CSU: certezze e garanzie per i lavoratori

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“Chiediamo certezze e garanzie per il nostro futuro”. È quanto recita uno dei cartelli che lavoratori dell’One Gallery Outlet hanno alzato questa mattina sul Pianello durante la giornata di sciopero che è culminata con l’iniziativa di protesta e la richiesta di incontro ai capigruppo consiliari.  Subito dopo l’inizio della sessione consiliare del pomeriggio, una delegazione della Federazione Servizi della CSU, guidata dai Segretari di Federazione Alfredo Zonzini e Gianluigi Giardinieri e composta da una folta rappresentanza di lavoratori, hanno illustrato le motivazioni della forte iniziativa di protesta e trasmesso ai rappresentanti di maggioranza ed opposizione le preoccupazioni riguardo al proprio futuro e al mancato pagamento degli stipendi.

In attesa dell’incontro con i capigruppo, i lavoratori ed i rappresentanti della CSU hanno avuto l’occasione di salutare gli Eccellentissimi Capitani Reggenti che stavano entrando a Palazzo Pubblico per presiedere la sessione consiliare del pomeriggio. Le Loro Eccellenze si sono soffermate ad ascoltare le istanze dei lavoratori dimostrando grande solidarietà e auspicando soluzioni che possano tutelare i posti di lavoro ed il pagamento delle retribuzioni dovute.

Agli Ecc.mi Capitani Reggenti i manifestanti hanno trasmesso il loro grande disappunto riguardo al mancato rispetto da parte di alcuni imprenditori forensi nei confronti dei sacrifici che il Paese, e tutti i concittadini, stanno affrontando per rilanciare l’economia e l’occupazione.

Nel corso dell’incontro con i capigruppo consiliari, è emersa la forte preoccupazione delle forze sindacali riguardo alla mancanza di concrete prospettive di rilancio e di sostenibilità del progetto imprenditoriale che riguarda il One Gallery Outlet. Nonostante il grande senso di responsabilità dimostrato dai 67 lavoratori  in questi lunghi mesi, nei quali la puntualità delle retribuzioni è stato un vero e proprio “optional”,  si è assistito ad  una inarrestabile chiusura dei punti vendita ed al mancato arrivo di nuovi “brand”, all’impoverimento commerciale dell’immagine del centro conseguente a mancati investimenti pubblicitari, alla mancanza di approvvigionamenti di nuova merce e, soprattutto, alla latitanza della proprietà che non ha portato nuovi apporti finanziari per il rilancio della struttura.  Il tempo delle chiacchiere e delle promesse è esaurito, è il momento che il Governo e la politica si assuma le proprie responsabilità e prenda la doverosa e tempestiva iniziativa.

Inoltre è stato evidenziato da tutte le sigle sindacali che la problematica riguardante il One Gallery Outlet è stata sottoposta da tempo all’attenzione del Segretario di Stato al Lavoro, Industria e Telecomunicazioni, Dottor Andrea Zafferani. Già ad inizio gennaio, in uno specifico incontro, si sono approfondite le complesse problematiche che riguardano il Centro commerciale, in quell’occasione si auspicò di avere tutte le parti coinvolte ad un unico tavolo di confronto sotto la regia ed il coordinamento della Segreteria di Stato.  Dopo alcuni giorni, precisamente 27 Gennaio, vista la mancata iniziativa della Segreteria a tal riguardo, le OO.SS. hanno inviato una lettera formale alla Segreteria di Stato al Lavoro, e per conoscenza al One Gallery Outlet ed alla Angie Spa (proprietaria dell’immobile), richiedendo un urgente incontro per affrontare la situazione che stava progressivamente degenerando. Dopo quella lettera, solo un “silenzio assordante” e nessuna iniziativa politica per affrontare la complessa situazione che sta distruggendo la serenità ed il futuro dei 67 dipendenti. Non va sottovalutato che sin dal suo esordio, il One Gallery Outlet ha beneficiato – come altre aziende – di consistenti incentivi pubblici.

Al termine dell’incontro tra sindacati, dipendenti e capigruppo consiliari l’auspicio è stato che in tempi celerissimi si liquidino le spettanze arretrate, che venga rispettato il pagamento della mensilità di febbraio entro il 10 p.v. e che la proprietà – finalmente – espliciti le sue intenzioni reali rispetto al futuro del One Gallery Outlet. Questo percorso dovrà inevitabilmente essere coordinato ed indirizzato da parte del Governo, e troverà come sempre nelle organizzazioni sindacali una controparte responsabile ed attenta alla tutela dei diritti dei lavoratori e dei posti di lavoro.

A conclusione dell’azione di protesta, si rileva la notizia – stranamente non comunicata stamattina nel corso dell’incontro dove si preannunciava alla Direzione aziendale l’inizio della mobilitazione e la richiesta di incontro con i capigruppo – che la proprietà avrebbe dimostrato la disponibilità a saldare entro lunedì prossimo (27 febbraio) la mensilità arretrata relativa a gennaio.

Appare evidente che la mobilitazione di questa mattina ha iniziato a smuovere qualche coscienza e a far aprire qualche portafogli.

(Fonte: CSU)

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