Giornata dell’economia: 26 aprile 2017

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San Marino. La Giornata dell’Economia è realizzata annualmente dal sistema camerale per divulgare il patrimonio di informazioni economiche e statistiche e per presentare una lettura dell’economia locale attraverso spunti di riflessione e approfondimenti di esperti.  La Camera di Commercio, che organizza l’evento per il 26 aprile prossimo, costituisce infatti un sistema vicino alle imprese e alle istituzioni, è strettamente integrata con le realtà associative locali e costantemente impegnata nella crescita del territorio. Come tale è dunque un punto di osservazione privilegiato, ma anche il sito da cui far partire le prospettive.
questo il programma che si svolgerà dalle 14.30 – presso Best Western Palace Hotel; ore 14.30 – Registrazioni; 14.45 – Saluto del Segretario di Stato Andrea Zafferani;  ore 15.00 –  Introduzione del presidente della Camera di Commercio Pier Giovanni Terenzi; ore 15,30 – Esposizione dei risultati dell’analisi dei bilanci e dell’analisi congiunturale da parte del direttore della C.C. Massimo Ghiotti e del responsabile dell’area statistiche della C.C. Nicola Michi.  Nel frattempo pubblichiamo il report sull’economia di San Marino, datato 30/11/2016 e pubblicato sul sito della Farnesina.

(…) San Marino ha sofferto negli ultimi tre anni di una pesante recessione economiche: il PIL si è contratto del 25% dall’inizio della crisi, del 4-5% nel solo 2012 e del 3,5% nel 2013. Tuttavia, il quadro macroecomico sammarinese mostra i primi segnali di ripresa: nel 2015 si è registrata una crescita dell’1% ed il Fondo Monetario Internazionale prevede un aumento dell’1% nel 2016. Nel Rapporto conclusivo della missione del Fondo Monetario Internazionale in base all’art. IV, effettuata nel 2016, la delegazione internazionale evidenzia i significativi progressi compiuti dal Paese per normalizzare le relazioni internazionali e uscire dalla profonda recessione degli ultimi anni e traccia un’analisi dei punti strategici sui quali intervenire per un ulteriore rafforzamento dell’economia. Il FMI riconosce che l’uscita dalla black list italiana avvenuta nel febbraio 2014, l’inclusione nella white list fiscale e la conclusione dell’iter di ratifica degli accordi di cooperazione finanziaria e di collaborazione economica con l’Italia sono stati gli elementi determinanti per l’inversione di tendenza del quadro economico sammarinese. Tuttavia l’economia sammarinese resta in una fase di transizione, dopo l’implosione del suo sistema bancario offshore, con importanti sfide da affrontare: l’incremento eccessivo dei crediti deteriorati nel sistema bancario, il consolidamento del gettito fiscale (anche attraverso l’introduzione dell’IVA), il contenimento della spesa pubblica e la riforma del sistema pensionistico. In particolare, viene evidenziata la necessità di raggiungere una progressiva stabilizzazione del sistema bancario che, non11ostante un miglioramento delle condizioni di liquidità – che rimangono tuttavia di modesta entità rispetto al passato e agli standard internazionali-, presenta elevati portafogli di crediti deteriorati nei bilanci delle banche, cresciuti principalmente a causa della riclassificazione dei crediti. A tal fine, il FMI ribadisce la centralità della Banca Centrale di San Marino nell’azione di verifica circa la qualità degli attivi bancari e la congruità delle rettifiche di valore effettuati sui crediti dubbi mediante accertamenti ispettivi, nonché l’azione di incoraggiamento nei confronti delle banche ai fini di incrementare le riserve, anche eventualmente attraverso investimenti esteri.

Particolare rilievo riveste la presenza dei numerosi lavoratori italiani frontalieri (a dicembre 2015 erano 5.156, pari a circa il 24% della forza lavoro complessiva) occupati principalmente come impiegati o operai specializzati e qualificati in tutti i settori produttivi e provenienti soprattutto dalle province limitrofe di Rimini e Pesaro-Urbino. (…) Sul Piano della Bilancia Commerciale, l’Italia è il primo partner della Repubblica di San Marino. Secondo i dati dell’Ufficio di Statistica sammarinese, per il 2015 le esportazioni italiane sono ammontate a 1,255 miliardi di Euro, pari al 79,5% del totale; mentre le importazioni italiane da San Marino sono ammontate a 1,448 miliardi di Euro, pari all’88,5% del totale. Gli altri partner commerciali sono la Cina con esportazioni sammarinesi pari allo 0,8% del totale ed importazioni pari a 4,2% del totale; i Paesi Bassi, la Germania e la Francia.

 

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