Un francobollo per i 140 anni dalla prima emissione postale

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San Marino. La convenzione postale del 2 marzo 1877 aprì una prospettiva oltremodo favorevole a San Marino: essa prevedeva che la “francatura delle corrispondenze della Repubblica per il Regno d’Italia… e la francatura delle corrispondenze del Regno d’Italia per la Repubblica di San Marino, dovrà essere rappresentata dai francobolli in uso nel rispettivo Stato”. San Marino, in sostanza, scriveva Antonietta Bonelli, aveva deciso di procedere all’emissione e quindi all’uso dei propri francobolli e la decisione rispondeva sia all’opportunità di godere pienamente di una delle prerogative derivanti dalla sovranità di uno Stato, sia alla necessità di favorire maggiori e più certe fonti d’entrata al magrissimo bilancio della Repubblica.

I primi francobolli sammarinesi furono quindi emessi il 1° luglio 1877 ma, per un ritardo nella fornitura da parte della stamperia italiana, giunsero a San Marino solo il 2 luglio e la messa in vendita dovette essere ritardata di un mese. Sono 5 valori di quella prima emissione, eseguita su disegno ed incisione di Enrico Repettati. La stampa fu affidata alla giovane Officina Carte Valori di Torino (fondata nel 1866). I valori furono stampati in fogli da 100 esemplari ed avevano per soggetto la cifra del relativo importo o lo stemma della Repubblica: 2 cent, 10 cent,20 cent,30 cent.40 cent.

In un’epoca in cui la filatelia era agli inizi e faceva sognare viaggi in paesi esotici, la Repubblica di San Marino non era molto nota neppure fra i collezionisti europei, a causa delle sue scarse emissioni. Finché, tra il 1891 e il 1892, un giovane commerciante tedesco arrivò sul Titano, in cerca di nuove occasioni: si chiamava Otto Bickel. Per prima cosa fondò una rivista specializzata intitolata “San Marino Philatelist” che propagandò subito il francobollo sammarinese, la cui rarità, dovuta alla bassa tiratura, orientò verso i valori sammarinesi molti speculatori che operavano in quel campo. Per fare contenti i collezionisti, scrive Filanci, il Bickel usava sempre vistose affrancature tutte in perfetta tariffa anche se impiegando pure ritagli del biglietto postale e qualche frazionamento del 2 cent.

Nel giro di un solo anno, ancora citando Filanci, l’attività di Bickel mandò in crisi la tranquilla vita postale di San Marino, tanto da provocare l’esaurimento improvviso del valore da 5 cent.

Questa, in estrema sintesi, la storia della nascita dei francobolli sammarinesi. Oggi l’Ufficio Filatelico e Numismatico vuole celebrare quella prima emissione del 1877  con uno speciale francobollo adesivo ricamato con filo bianco su tela blu che rappresenta lo stemma del Castello di San Marino con le tre Torri, le tre penne e la scritta “Libertas”.

Specifiche

Data di emissione: 13 giugno 2017

Valori: n.1 francobollo adesivo ricamato da €4,70 in fogli da 6 valori

Tiratura: 20.000 serie

Produzione: ricamo su tela a cura di Arnaldo Caprai Gruppo Tessile Srl

Formato francobolli: 40x60mm

 

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