San Marino. Fine settimana di lavoro per il Cda di Cassa di Risparmio, che si è riunito pomeriggio e sera di sabato 3 febbraio. Ci sono state luci accese ai piani alti fino a quasi mezzanotte. Segno che la riunione è stata lunga e, forse, laboriosa. Non ci sono notizie ufficiali, come sempre, ma da quanto emerso nei giorni scorsi, a seguito dell’incontro tra il governo, le forze politiche e i vertici di Cassa, l’argomento del giorno probabilmente è stato il bando per la messa all’asta dei crediti Delta.
Un bando del quale non sapeva nulla nessuno, o forse solo pochissimi, ma che è stato aperto dalla società SGCD, incaricata appunto della loro gestione e che agisce autonomamente in base all’articolo 182B.
Il problema è che probabilmente, di questo fatto, non erano stati adeguatamente informati neppure i membri del Cda, stando a quanto hanno riferito le forze politiche presenti all’incontro del 19 gennaio scorso. In quell’ambito erano arrivate alcune rassicurazioni sulla gestione degli NPL Delta in base all’ordine del giorno condiviso dall’intero arco parlamentare, il quale “dispone che il Cda riferisca alla Commissione Finanze sulla gestione e su ogni eventuale proposta di cessione dei crediti non performanti”. Un odg che il governo si è impegnato a rispettare. Sempre in quella sede era arrivata la notizia di una messa in vendita dei 2 miliardi di euro di crediti verso il gruppo bolognese ora in liquidazione, e di tre o quattro investitori in corsa per aggiudicarsi il pacchetto. Un bando senza vincolo emesso autonomamente dalla Sgcd, società di gestione crediti Delta, come dicevamo.
La notizia vera, ammesso che venga confermata, potrebbe essere la presenza del presidente della SGCD, uomo potentissimo in Italia, che avrebbe partecipato ai lavori del Cda di Cassa, sabato sera. L’altra notizia arriverà nel momento dell’apertura delle buste.