Disoccupazione in lieve calo nei primi tre mesi del 2018

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San Marino. La disoccupazione è in lieve calo, aumentano i frontalieri e le aziende manifatturiere mentre il commercio cala. È quanto è emerso dai dati, diffusi dall’Ufficio Statistica, sui primi tre mesi di quest’anno.

IMPRESE – Il totale delle imprese presenti ed operanti in Repubblica, al 31 marzo 2018, è pari a 5.069 unità registrando, rispetto al 31 marzo 2017, un decremento di 3 aziende (0,06%); analizzando il trend dell’ultimo anno solare, si è verificato un aumento nel settore manifatturiero (+13 unità pari al +2,6%), mentre il “Commercio” è in diminuzione (-30 unità pari al -2,7%) così come il settore delle “Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche” (-14 unità pari al -1,3%). A marzo 2018 la forma giuridica più diffusa è quella societaria con 2.707 unità, seguita dalle attività libero professionali con 791 unità e dalle imprese artigianali con 415 unità. La maggior parte delle imprese sul nostro territorio ha piccole dimensioni, infatti il 94,4% del totale ha meno di 10 addetti e il 54,1% ha un numero di dipendenti pari a 0.

LAVORO – Al 31 marzo 2018 le forze di lavoro complessive sono pari a 22.291 unità e rispetto al 31 marzo 2017 si evidenzia un incremento di 439 unità (+2,0%), imputabile interamente ai lavoratori dipendenti del settore privato, che hanno raggiunto il valore di 15.485 (+3,2%) e, insieme a quelli del settore pubblico, rappresentano l’85,8% della forza lavoro. Le altre componenti della forza lavoro registrano delle variazioni meno significative; 1.779 sono lavoratori indipendenti (8,2% della forza lavoro) ed infine, 1.287 sono i disoccupati totali (6,0%), di cui 950 sono disoccupati in senso stretto.

I lavoratori dipendenti del settore privato, nell’ultimo anno sono aumentati complessivamente di 485 unità (+3,2%); l’aumento più consistente risiede principalmente nel settore “Attività Manifatturiere” (+304 lavoratori pari al +5,4%), seguito dal settore “Noleggio, Agenzie di Viaggio, Servizi di Supporto alle Imprese” (+80 lavoratori pari al +12%) e dal “Commercio all’ingrosso e al Dettaglio; Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” (+68 lavoratori pari al +2,6%). Al contrario, i seguenti settori hanno registrato una marcata diminuzione di lavoratori: “Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche” (-57 lavoratori pari al -5,1%) e “Attività Finanziarie e Assicurative” (-50 lavoratori pari al -6,3%). Nel Settore Pubblico Allargato i lavoratori sono diminuiti di 3 unità nell’ultimo anno, assestandosi a 3.740 (+0,08% rispetto al 31 marzo 2017). La diminuzione più consistente si registra nella Pubblica amministrazione con -117 lavoratori pari al -5,1%. In controtendenza l’Istituto per la sicurezza sociale, che ha registrato un aumento 45 unità pari al +4,6%. Negli ultimi dodici mesi il numero di frontalieri è aumentato del 7,4%, raggiungendo la cifra di 5.645 lavoratori (+387 unità), pari al 29,4% del totale dei lavoratori dipendenti (un anno fa la stessa proporzione si attestava sul 28,1%); nella ripartizione per qualifica, i frontalieri sono principalmente “Operai” (57,0%) e “Impiegati” (40,3%), mentre solo l’1,9% rientra tra i dirigenti.

Al 31 marzo 2018 i disoccupati totali ammontano a 1.287 unità (-26 rispetto al 31 marzo 2017); di questi, 950 sono disoccupati in senso stretto (-43 rispetto al 31 marzo 2017), ovvero coloro che si rendono immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro. Tra i disoccupati in senso stretto, il titolo di studio prevalente è il diploma di maturità (38,4% del totale), mentre la percentuale di disoccupati laureati è pari al 13,4% con 127 unità.

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