Anis sulla cessione degli NPL: un atto che mette a rischio il Paese

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San Marino – Non abbiamo gli elementi per esprimerci contro o a favore della discussa vendita degli NPL della Cassa di Risparmio. E non sappiamo neppure se le rilevazioni di Banca d’Italia – che parlano di «tasso di recupero dei crediti in sofferenza […] stimato nell’ultimo decennio in misura in media pari al 43%» (rif. Banca d’Italia, Note di stabilità finanziaria e vigilanza N. 7 Gennaio 2017) e di «prezzo di cessione del credito deteriorato […] sul mercato secondario al più pari (o nel migliore dei casi appena superiore) al 20% dell’originaria consistenza del credito» (rif. Europa e Diritto Privato, 1 Marzo 2018, fasc. 1) – siano propriamente applicabili al caso di quegli NPL per i quali il prezzo di cessione è il 7%.

Il buonsenso però ci fa dire che in una situazione così delicata e incerta, qualsiasi atto che determini risultati irreversibili non può che implicare un ulteriore enorme rischio per il nostro Paese.

Per limitare tale rischio sarebbe (sarebbe stato) utile affrontare le decisioni più critiche coinvolgendo il più largamente possibile gli attori politici ed economici e traendo insegnamento dalle buone pratiche di paesi più strutturati, per giungere insieme a soluzioni condivise e maggiormente consapevoli.

In troppe occasioni purtroppo non è stato questo il metodo utilizzato, ne stiamo pagando le conseguenze e altre dovremo pagarne di cui ancora non conosciamo la gravità.

Quindi chiediamo nuovamente al Governo, e alla politica tutta, maggiore senso di responsabilità e condivisione delle scelte da cui dipende la sostenibilità stessa della nostra San Marino.

ANIS

 

 

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