Comitato No Fusione: Lombardi se ne deve andare

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San Marino. Domenica prossima, 24 febbraio, è fissato un importante appuntamento che deciderà il futuro dell’Ente Cassa di Faetano e, quale diretta conseguenza, anche le prospettive del Gruppo Banca di San Marino: al Centro Congressi dell’Hotel Palace si riunirà l’assemblea dei Soci dell’Ente Cassa di Faetano. Sono molti ed importanti i punti all’ordine del giorno.

Questo decisivo appuntamento con i Soci avverrà grazie alla determinazione del COMITATO “No Fusione” che, forte del consenso di larghissima parte dei Soci dell’Ente, ha richiesto la convocazione proponendo importanti modifiche alla “governance” (riduzione da 9 a 5 membri del C.d.A. e istituzione del sindaco unico) e introducendo nuovi criteri di incompatibilità per evitare il “balletto” di nomine – tra i vari Consigli di Amministrazione dell’Ente e delle controllate – che hanno contraddistinto purtroppo gli ultimi decenni e che hanno garantito una stabile e ben remunerata “poltrona” a molti personaggi.

Tra i punti all’ordine del giorno dell’Assemblea vi è anche la revoca dei componenti dell’attuale C.d.A. dell’Ente Cassa di Faetano (il Presidente è già dimissionario), e la successiva nomina dei nuovi membri, auspicabilmente in numero ridotto rispetto ad oggi.

Nulla purtroppo è avvenuto dopo le affermazioni pubbliche del CdA dell’Ente, che aveva confermato la totale disponibilità a rimettere il proprio mandato nelle mani dei Soci e dopo che lo stesso CdA aveva affermato che stava lavorando “senza sosta” per dare seguito alle istanze e rinnovare la “governance”. All’assemblea del 24 Febbraio i membri risultano saldamente “incollati” alle loro poltrone e l’A.D. di Banca di San Marino continua tranquillamente a ricoprire la sua carica ed a percepire la sua principesca retribuzione. Anzi, a dire il vero, qualcosa il C.d.A. dell’Ente ha fatto di concreto: due incontri per auto promozione del loro operato, uno con i Dipendenti (senza aperitivo) ed uno con i Soci (con aperitivo a buffet), peccato che entrambi gli appuntamenti siano stati molto sottotono.

Il COMITATO “No Fusione” ha lavorato con impegno e determinazione, in piena sintonia con l’A.D.A. Associazione Dipendenti Azionisti della Banca di San Marino e con l’A.M.O. BSM – Azionisti di Minoranza Organizzati, per mettere a fattor comune le idee, i progetti, le iniziative e tutto quanto necessario per rilanciare l’Ente Cassa di Faetano e le società controllate in un’ottica di profondo e reale rinnovamento, trasparenza, condivisione di idee e progetti con i Soci e con i Dipendenti della Banca di San Marino S.p.A.

Nel corso dell’Assemblea le idee e le “linee guida” promosse dal COMITATO “No Fusione” verranno condivise con i Soci dell’Ente che – finalmente, dopo decenni di “governance” autoreferenti e dirigistiche – verranno riportati al centro delle decisioni e della vita dell’Ente Cassa di Faetano, con l’unico obiettivo di salvaguardare l’autonomia e la storia di questa importante istituzione che è nella storia del Castello di Faetano e del nostro Paese.

Il COMITATO “No Fusione” ritiene che chi ha avallato – formalmente o con il proprio silenzio assenso – l’ipotesi di fusione con la Cassa di Risparmio (tra l’altro rendendola pubblica mediante comunicati stampa), la definizione di un accordo onerosissimo e pare di difficile rescissione con il Dott. Lombardi (che ha un costo spropositato per la realtà del Gruppo Banca di San Marino) e l’avvio di progetti a dir poco “bizzarri” come quello del camper adibito a “Banca Mobile”, debba dignitosamente farsi da parte ed evitare di riproporsi all’Assemblea dei Soci come qualcosa di nuovo.

Il COMITATO “No Fusione”

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