Dalla PA, danno d’immagine agli Istituti Culturali

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San Marino. In merito alle recenti notizie apparse sulla stampa relative alla sentenza 4/2019 del 27 febbraio 2019 con la quale risultano parzialmente accolti i ricorsi formulati dall’Ing. Paolo Rondelli, con limitata censura dell’operato della Commissione Giudicatrice del Bando di Selezione n. 1/2018/AF del 13 febbraio 2018 per il reclutamento della figura di Dirigente della Unità Organizzativa Istituti Culturali, il Dott. Vito G Testaj intende comunicare che, stanti i danni morali e materiali cagionati dalla situazione in essere lo stesso sta valutando azioni di rivalsa legale a tutela dei propri legittimi interessi. Saranno pertanto avviate azioni di risarcimento nei confronti della Pubblica Amministrazione e di tutti i pubblici amministratori il cui comportamento ha generato tale situazione di grave danno professionale allo stesso. Parimenti saranno avviate azioni legali nei confronti di tutti i soggetti, pubblici e privati, le cui azioni o affermazioni calunniose od infondate abbiano comprovatamente danneggiato o leso l’onorabilità dello stesso. Il Dott. Testaj intende esprimere contestualmente grave rammarico per il danno che la stessa Pubblica Amministrazione infligge alla Unità Organizzativa Istituti Culturali, manifestando piena solidarietà a tutti i dipendenti la cui operatività risulterà inevitabilmente lesa da una paralisi del funzionamento quotidiano. Una paralisi che sottolinea come la crisi del settore culturale sammarinese derivi da motivi di profondo e colpevole disinteresse dimostrato nei confronti di uffici cui spetta l’alto e onorevole compito di conservare, tutelare e valorizzare quel patrimonio storico e intangibile che rappresenta l’identità più autentica della nostra Repubblica e che perfino l’Unesco ha voluto riconoscere quale parte integrante e fondamentale del Patrimonio Mondiale dell’umanità.

Comunicato stampa

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