Comunicato del gruppo alimentare La Sociale in merito ai prezzi dei generi alimentari

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Le aziende del gruppo LA SOCIALE operano nella Repubblica di San Marino, da molti anni, nel settore di vendita alimentare al dettaglio. Siamo presenti sul territorio con diversi punti vendita, situati nei castelli di Borgo, San Marino Città e Chiesanuova. Abbiamo letto, con grande stupore, le affermazioni del sindacato CSU che ha affermato che nella Repubblica di San Marino vi sarebbero stati aumenti generalizzati dei prezzi dei generi alimentari nell’ordine del 5,8 %, di fronte a un dato molto inferiore nella vicina Italia dell’1 % circa.

Documenti alla mano, per quanto riguarda i punti vendita del gruppo LA SOCIALE, la verità è ben diversa. Nel nostro sistema informatico rimangono in memoria gli scontrini emessi nell’arco dei quindici mesi precedenti. Facendo riferimento ad un campione di 269 referenze, con relativi scontrini emessi dal 1 marzo 2018 al 10 marzo 2018, il costo totale della spesa risulta essere 671,19 euro. Con lo stesso campione di scontrini emesso a fine maggio 2019, con le medesime referenze, il costo totale della spesa ammonta a 667,33 euro. Paradossalmente una diminuzione nell’ordine dello 0,50 %.

Questi documenti sono disponibili per la consultazione presso la nostra sede. Più in generale vogliamo ricordare che fin dal 2008 è stata attivata l’iniziativa “PREZZI BLOCCATI”, concordato all’epoca con sindacati e Segreteria Industria e Commercio, che vedeva bloccati i prezzi di una serie di prodotti alimentari di prima necessità. Lo Stato Sammarinese contribuiva a questa iniziativa con significativi sgravi fiscali alle aziende che aderivano all’iniziativa.

Da diversi anni lo Stato Sammarinese ha cessato di sostenere questa iniziativa, ma il gruppo LA SOCIALE ha continuato ad offrire ai propri clienti queste vantaggiose condizioni, con 27 prodotti di prima necessità tuttora bloccati con i prezzi di vendita del 2008.

Chiunque si rechi nei nostri punti vendita può facilmente verificare di persona. Nessun aumento incontrollato dei prezzi, quindi, nei punti vendita del gruppo LA SOCIALE.

Prima di lanciare accuse generalizzate ad un intero comparto commerciale, importante come quello della vendita alimentare al dettaglio, sarebbe stato meglio verificare la situazione reale, e magari fare gli opportuni distinguo.

Forse sarebbe anche il caso di verificare come e dove i prezzi sono rilevati e con quale metodologia. In ogni caso rimaniamo sempre disponibili per confrontarci sul tema importante di salvaguardia del potere d’acquisto dei consumatori, ed anche sulla tutela dei numerosi posti di lavoro nel settore di vendita alimentare, compresi i circa 50 dipendenti del gruppo LA SOCIALE, in gran parte Sammarinesi.

Lanciare accuse generiche e non fondate va a svantaggio di tutti e non aiuta nessuno.

Comunicato stampa
Gruppo alimentare La Sociale

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