Su restituzione 55 milioni a Bcsm il Segretario Gatti dichiara “Chiesto proroga di almeno sei mesi”

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Sono giorni intensi per il nuovo Governo, alle prese non solo con il Fondo Monetario ma anche con una scadenza tanto imminente quanto pesante: a fine mese lo Stato dovrà restituire a Banca Centrale i 55 milioni chiesti dal precedente Esecutivo come anticipazione di cassa. Una cifra considerevole e che la Segreteria alle Finanze ha intenzione di convertire in debito strutturato.

“Abbiamo chiesto a Banca Centrale una proroga di almeno sei mesi – annuncia Marco Gatti – “per avere il tempo di muoverci sul mercato verificando le condizioni migliori ”. Le intenzioni del Governo sono state ribadite sia in Aula Consiliare che in Commissione Finanze: si vuole convertire parte dell’indebitamento di 360 milioni – oggi tutto interno – in indebitamento estero, diversificando tra più prestatori da ricercare sul mercato.

“È stata impiegata troppa liquidità del sistema interno per lo Stato ed il sistema finanziario”, ha spiegato Gatti. “Pertanto, il sistema bancario si è impegnato molto verso lo Stato ed ora ha poche risorse da destinare al rilancio economico. La conversione del debito porterà liquidità nuova – continua – così le nostre banche avranno maggiori mezzi per finanziare progetti imprenditoriali e sostenere l’economia reale”.

In questo caso non è il Fondo Monetario il prestatore al quale rivolgersi. “Il Fondo – dice Gatti – può finanziare gli investimenti ed i disequilibri che possono generarsi nell’implementazione di nuove riforme”. L’ipotesi di ristrutturazione del debito è stata già annunciata agli Esperti di Washington che la prossima settimana incontreranno banche, sindacati, politica e – giovedì – la Commissione Finanze.

Fonte San Marino RTV

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