USL attende risposte dal Governo

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L’emergenza sanitaria oggi ha evidenziano lacune normative del nostro ordinamento quali la necessità di un quadro legislativo e di contrattazione collettiva sempre più aggiornati al fine di promuovere innovative forme di lavoro (quali lo smart-working o il telelavoro) la cui utilità e valore sono riconosciuti a livello globale, ma anche  di aggiornati  protocolli di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, troppo spesso dimenticati, ma soprattutto che un paese non può trovarsi con così poca liquidità e risorse finanziarie da rischiare il collasso in caso di una situazione emergenziale come quella attuale.

Dall’altra parte invece l’emergenza ha evidenziato una forte unità di intenti, uno sforzo organizzativo da parte delle Segreterie, dell’Istituto Sicurezza Sociale, delle forze di Polizia e della Protezione Civile ma anche che a San Marino c’è un popolo che sta affrontando con grande senso civico e responsabilità tutte le necessarie ma pesanti restrizioni imposte dalle nuove normative.

Ci aspettiamo un lavoro ancora più concreto per reperire le risorse necessarie per rilanciare il Paese, rinsaldando ancora di più i rapporti internazionali in primis con la vicina Italia e l’Unione Europea ma anche gli altri partner extra UE. Per far ripartire il paese occorre aprire nell’immediato linee di credito, valutando in parallelo anche la possibilità di reperire risorse interne.

Terminata questa fase reclameremo anche una seria riflessione su tutto il mondo del lavoro.

Riflessioni nel mondo del lavoro privato: su chi sta vivendo la pesante incertezza del proprio lavoro, sulla tutela della salute e sicurezza nelle varie realtà lavorative, sull’adozione di strumenti di welfare aziendale, sulla maggiore valorizzazione del capitale umano ed un maggior coinvolgimento dei lavoratori alle dinamiche aziendali e nei processi decisionali.

Riflessioni sui dipendenti pubblici e sulla centralità del loro ruolo, spesso messo in discussione, ma che oggi hanno mostrato la loro “essenzialità” e dedizione totale al lavoro; sul miglioramento di alcuni aspetti contrattuali; sul problema del precariato.

Riflessioni sui bisogni delle famiglie, dei genitori con figli minori, dei disabili, di coloro che devono accudire un parente in difficoltà e in generale delle fasce di popolazione più deboli che oggi faticano a pagare il mutuo o l’affitto.

Come anche indicato dall’OIL “è necessario adottare misure integrate e su larga scala che siano incentrate su quattro pilastri: sostenere le imprese, l’occupazione e il reddito; stimolare l’economia e l’occupazione; proteggere i lavoratori; e instaurare un dialogo sociale tra governi, i datori di lavoro e i lavoratori al fine di trovare soluzioni a questa crisi”, indicazione che noi condividiamo.

A seguito del confronto avvenuto nelle video-riunioni di questi giorni, siamo in attesa di indicazioni da parte del Governo relativamente all’ apertura di una “unità di crisi” che possa affrontare su due piani, a livello politico e tecnico il dopo Covid ovvero la ripartenza e il rilancio dell’economia del paese, così come siamo in attesa delle proposte su temi quali pensioni e Tfr prima dell‘approvazione del prossimo annunciato decreto.

Attendiamo inoltre risposte riguardo alle nostre richieste di non procedere in questa fase con i licenziamenti, di rivedere per alcune fasce l’indennità di malattia, di avere direttive chiare per il settore istruzione, di vedere stabiliti aiuti concreti alle imprese, operatori economici e famiglie in difficoltà.

Unione Sammarinese dei Lavoratori, che ieri non ha esitato a parlare di doveri dei lavoratori, oggi ha accettato con grande senso di responsabilità i sacrifici richiesti, vigilerà ancora più attentamente per frenare qualsiasi tentativo di abbassare i diritti e le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori; in questo momento di difficoltà USL è pronta a mostrarsi parte diligente ma ci aspettiamo la collaborazione di tutti.

Occorre mettere in atto le soluzioni necessarie ma senza lasciarsi tentare da facili scappatoie e mettere le mani sui risparmi delle persone; “la ricostruzione del paese, la cosiddetta ripartenza, non potrà passare nuovamente attraverso la richiesta di sacrifici su retribuzioni di operai, dipendenti e pensionati.  Occorrono strategie diverse che non potranno essere i tagli” commenta il Segretario Generale Giorgia Giacomini.

Dovremo essere tutti impegnati in prima linea per la ripartenza e la ricostruzione del paese, maggioranza, opposizione, parti sociali e datoriali e uniti agire in fretta per il rilancio dell’economia e del welfare con idee e strategie condivise.

08 Aprile 2020

 

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