Usot: “Riforme strutturali e mercato del lavoro”

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di USOT:

Obiettivo riforme strutturali: senza alcuna intenzione di dettare un’agenda al Governo, riteniamo che la Gestione del debito (Bond e prestito ponte), revisione della spesa pubblica, riforma pensioni, introduzione IVA, accordo di associazione UE, semplificazione/digitalizzazione procedure e processi, riforma mercato del lavoro, infrastrutture (riqualificazione dell’offerta del settore turistico e commerciale), riordino normativa sul turismo, siano riforme strutturali essenziali per rafforzare la nostra competitività esterna e per limitare gli effetti della crisi economica conseguente alla pandemia da Covid-19.
Sono riforme imprescindibili per migliorare le prospettive di crescita ed in particolare, la riforma del mercato del lavoro e quella sulla semplificazione/limitazione della burocrazia, restano essenziali per promuovere una crescita duratura, più elevata e sostenibile.

È assolutamente necessario che venga effettuata un’analisi puntuale dei meccanismi che incidono sull’andamento della spesa pubblica e conseguentemente risulta improcrastinabile l’esigenza di individuare interventi mirati al suo contenimento e ad una progressiva riqualificazione anche alla luce della recente, storica, decisione di ricorrere al mercato obbligazionario per reperire liquidità. Cercare di eliminare le spese eccessive ed inutili è un dovere ineludibile ed i risparmi realizzati, soprattutto in periodi di stagnazione del ciclo economico, devono essere contestualmente spesi per favorire il potenziale di sviluppo dell’economia.

È di tutta evidenza che il sistema bancario e finanziario sammarinese sia assolutamente sovradimensionato sia per il perimetro in cui può operare sia per la drastica riduzione della raccolta avvenuta negli ultimi 10 anni. Così come è di tutta evidenza che da troppo tempo l’economia reale sia a supporto del sistema bancario e finanziario mentre la normalità vorrebbe l’esatto contrario.
Da qui l’urgenza di sviluppare una strategia globale per superare la debolezza e le difficoltà che sta affrontando il sistema bancario e finanziario, perché possa tornare a supportare l’economia reale e al contempo non pesi ancora sulle spalle delle finanze pubbliche. Trasformazione digitale e tecnologica deve riguardare anche il settore bancario e finanziario sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta di servizi.

L’Accordo di Associazione con l’Unione Europea rappresenta un obiettivo da realizzare in tempi rapidissimi ed in tal senso devono essere programmate e pianificate alcune riforme interne ad esso collegate. La riforma del mercato del lavoro è in tal senso determinante. Il bisogno di sicurezza dei lavoratori deve essere conciliato con l’esigenza di minor rigidità che hanno le imprese. Il nostro Settore è, purtroppo, caratterizzato da una diffusa scarsa preparazione e professionalità e, per alcune mansioni, risulta quasi impossibile trovare forza lavoro. In questo senso si deve agire sulla formazione ma anche sul miglioramento dell’attività di incrocio fra domanda ed offerta. La flessibilità necessaria alle imprese non è assolutamente in antitesi con la sicurezza del lavoro ed in tal senso riveste un ruolo essenziale il buon funzionamento delle istituzioni del “Lavoro” e del mercato del lavoro. L’occupabilità ed il sostegno alla ricerca di occupazione devono essere sostenute e sviluppate con politiche attive del lavoro finalizzate alla formazione ed al retraining.
La semplificazione e la digitalizzazione delle procedure e dei processi è da sempre sostenuta da USOT ed è il percorso da intraprendere per riuscire ad avere un rapporto con la Pubblica Amministrazione più semplice, più sicuro ed affidabile. Semplificando e digitalizzando si possano ottenere importanti risultati sia in termini di spending review sia in termini di efficienza ed efficacia dell’azione della Pubblica Amministrazione. La transazione digitale deve rappresentare un altro obiettivo prioritario per l’azione del Governo e potrà avvenire solo attraverso un vero e proprio approccio culturale all’innovazione da parte della Pubblica Amministrazione.

Il Settore Turistico deve essere un elemento trainante per l’economia sammarinese ed è necessaria, a tal fine, una precisa volontà politica di investire risorse e competenze in un Settore strategico per il futuro della Repubblica di San Marino. L’obiettivo di alzare la qualità e quindi l’offerta del settore turistico e commerciale passa necessariamente dall’individuazione e realizzazione di infrastrutture strategiche non solo per le attività del nostro Settore ma per il Paese nella sua interezza. La realizzazione di infrastrutture strategiche per il Turismo serve ad aumentare i flussi turistici, la presenza di turisti, cioè, che stazionano sul territorio anche qualche giorno, includendo almeno due pernottamenti, la frequentazione di ristoranti e negozi, generando una qualità e volume di spesa estremamente più rilevante.
È un obiettivo ambizioso ma perseguibile intervenendo sugli attrattori e sulle infrastrutture di riferimento per un target a maggiore capacità di spesa e di potenziale interesse per altri comparti dell’economia sammarinese (aziendale, convegnistica, salute, sport, ecc.).
Le riforme, una volta definitivamente approvate e programmate devono diventare “inviolabili”, dei “Progetti Paese” al fine di avere tempi certi di realizzo e tenere sotto controllo i costi. Deve essere implementata un’attività che si organizzi con logiche di tipo industriale orientate al governo di processi e con logica manageriale.
Le azioni di promozione sul mercato esterno hanno senso solo se si prendono, da subito, decisioni profonde di riqualificazione della offerta turistica ed azioni di costruzione di attrattori che conferiscano dei valori competitivi alla destinazione “San Marino” che si sommeranno a quelli tradizionali legati alla Storia ed alle istituzioni della Repubblica.