L’intervista – Spagni Reffi (Rete): “Lavoriamo per dare ai giovani la possibilità di realizzarsi”

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La rubrica settimanale “NON TI SCORDAR DI ME”, a cura della redazione di tribunapoliticaweb.sm, vuole essere una raccolta di testimonianze, per il tramite di interviste, di tutti coloro che si impegnano quotidianamente a favore della Repubblica di San Marino, delle istituzioni sammarinesi, dell’economia e della comunità in generale. Di tutti coloro che si impegnano, anche solo a titolo personale, per promuovere nel migliore dei modi l’immagine della Repubblica di San Marino, dentro e fuori i nostri confini. A quelli che in definitiva possiamo considerare gli Angeli Custodi della Repubblica più antica al mondo.

Alberto Giordano Spagni Reffi (Rete)

Quali sono le principali priorità che, come Movimento Rete, avete individuato per il 2021 e, di conseguenza, le proposte che porterete all’interno del Consiglio Grande e Generale?

Risulta complicato definire una linea unicamente come Rete, dal momento che facciamo parte di una maggioranza. Sicuramente la messa in sicurezza dei conti pubblici rappresenta una priorità per il nostro Paese, per riuscire a fare ciò è necessario operare una ottimizzazione della spesa e affrontare quelle riforme che per troppo tempo si è deciso procrastinare; la riforma pensionistica rappresenta una delle prime tappe. È doveroso anche riuscire a generare nuove entrate e nuovi investimenti verso la Repubblica. Il settore della ricerca, a partire dal campo medico-sanitario ma non solo, deve assolutamente essere potenziato e diventare un volano per l’economia sammarinese.

Il prestito ponte, insieme alla campagna di vaccinazione ormai alle porte, sono le due grandi sfide che questo esecutivo è chiamato ad affrontare in queste settimane. In che modo il contributo di Rete ha pesato sulle scelte adottate dal Governo?

È necessario partire da una doverosa premessa: purtroppo la situazione finanziaria che abbiamo ereditato era già molto complessa e una pandemia non ha sicuramente contribuito positivamente. Il prestito ponte, ovviamente, non sarebbe stata la soluzione privilegiata e, infatti, ne sono state tentate altre preliminarmente che, tuttavia, data la situazione finanziaria globale, non sono state percorribili. La sfida sarà dunque quella di riuscire a restituire la somma con i dovuti interessi e di trovare soluzioni meno onerose per il futuro. La campagna vaccinale dovrebbe avere inizio a breve, auspicando l’arrivo di alcune dosi sul Titano il prima possibile. Sarà fondamentale svolgere una grande opera di informazione per responsabilizzare la cittadinanza tutta e garantire la maggior copertura possibile. Ricordo che, affinché la campagna vada a buon fine, è necessario che almeno il 70% della popolazione si sottoponga al vaccino.

Cosa significa essere tra gli esponenti più giovani del Consiglio Grande e Generale e che tipo di responsabilità è richiesta ad un giovane politico in un momento come questo?

Sicuramente non è facile essere un giovane membro del CGG. A San Marino, purtroppo, manca una vera scuola di formazione politica e, salvo qualche eccezione, non esistono più nemmeno i movimenti giovanili, per cui si viene catapultati nel “mondo dei grandi” da subito. Certamente è avvincente, ma può essere anche molto destabilizzante e complicato. Ovviamente è un immenso onore potere ricoprire un tale incarico e questo a prescindere dall’età anagrafica. Noi giovani stiamo crescendo in un mondo totalmente differente a quella dei nostri genitori. Penso che sia abbastanza comune essere presi da un senso di sconforto ed incertezza per il futuro che, oggettivamente, è quantomai aleatorio. Spesso mi sembra di percepire che anche il grande clima di tensione politico non sia insito in noi giovani che, probabilmente, prediligiamo altre modalità. Non abbiamo ancora sviluppato quell’acredine che caratterizza alcuni esponenti politici, e spero che ciò non accada mai, perché credo fortemente nella collaborazione trasversale. Onestamente penso che per uno Stato sia un grandissimo fallimento vedere emigrare coloro che dovrebbero proseguire virtuosamente un retaggio secolare. Questo sicuramente è il mio primo obbiettivo: cercare di lavorare per offrire ai miei coetanei ed alle generazioni future quantomeno la possibilità di realizzarsi anche all’interno di questo territorio. Uscire da una realtà così piccola è fondamentale per la realizzazione di un individuo, ma deve anche essergli concessa l’opportunità teorica di poter ritornare e mettere a disposizione del proprio Paese il bagaglio culturale che ha acquisito.

Alla base del Governo attualmente in carica vi è un accordo sottoscritto tra varie forze politiche provenienti da esperienza diverse. Come siete riusciti, voi di Rete, a conciliare punti di vista differenti e a volte in contrasto con altre realtà, quali ad esempio la Dc?

Alla base dell’accordo menzionato in domanda c’è un programma di Governo che deve necessariamente fungere da guida per tutte le forze presenti in questa maggioranza. Questa maggioranza è nata da un senso di responsabilità, dettato dalla consapevolezza di non poter più rimandare questioni pendenti da troppo tempo ormai. Partendo da questo presupposto e cercando di essere onesti e confrontarsi è possibile anche superare gli eventuali contrasti interni. Per Rete il salto da movimento di opposizione a forza di Governo è stato complesso, ma come capita ad ogni persona nella vita è necessario maturare e questo tentiamo di farlo ogni giorno, evolvendoci cercando di non rinunciare ai nostri ideali e ricordando le nostre origini. Per quanto riguarda le tematiche etiche e morali nel patto di Governo summenzionato è stata riportata una regola semplice che a Rete utilizziamo da sempre: vige la libertà di voto del singolo.