Consiglio Grande e Generale, prima seduta dell’anno

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San Marino. Il Consiglio Grande e Generale comincia quasi in sordina, nel vero senso della parola perché il comma comunicazioni non va in diretta radio. Pare che non ci sia stato accordo nell’Ufficio di Presidenza, a causa delle lungaggini sulla riforma che attende ormai da una decina di anni.

E come di consueto, questo il comma in cui si parla un po’ di tutto e magari si controbatte sugli argomenti di cui si è parlato sui giornali. Tornano quindi alla ribalta Poletti e i suoi sondaggi, la relazione Fitch di cui non si è relazionato in aula, la trasparenza più annunciata che realizzata, l’Eurovision Song Contest, dove pare che qualcuno stia andando in giro a chiedere soldi, non si sa bene a quale titolo.

Sull’aula aleggia comunque il grande nodo della nomina del presidente della Fondazione Carisp, e le critiche alla maggioranza per un confronto che il consigliere di MDSI Federico Pedini Amati definisce “fasullo”. A latere dei lavori del Consiglio si è tornati al tavolo dei ragionamenti e in serata è comparso il nome. Si tratta di Marco Rossini. Solo un nominativo, probabilmente si sono persi per strada gli altri quattro.

Sulla posizione delle forze politiche presenti in Aula, bisognerà aspettare domani, o dopo. Intanto c’è chi auspica che, dopo quattro o cinque in cui si parla solo di banche, la politica torni ad occuparsi anche di tutti gli altri problemi.

Dopo il comma comunicazioni, il Consiglio ha affrontato il lunghissimo elenco dei decreti che fra stralci ed emendamenti, si protrarrà fino alla seduta notturna. Al termine, si passerà alla nomina delle commissioni per completare tutti gli organismi istituzionali.

 

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