La DC interpella sulla Centrale rischi

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San Marino. Nel corso della seduta consiliare, la Dc ha presentato un’interpellanza molto corposa che chiede al governo tutta una serie di chiarimenti: dall’AQR e le sue conseguenze, a memorandum d’intesa con Bankitalia. Di seguito il testo.

– Si interpella il Governo per conoscere il reale stato dell’avvio della Centrale Rischi da parte di Banca Centrale, in considerazione del fatto che l’avvio di una Centrale Rischi nella Repubblica di San Marino e il suo collegamento con la Centrale Rischi italiana costituiva, fin dal 2014, una linea di indirizzo strategica condivisa e coordinata con il Governo per il tramite del CCR e oggetto di apprezzamento anche da parte delle controparti italiane; inoltre il collegamento avrebbe anche consentito alle banche sammarinesi di conoscere il reale stato della clientela italiana ed evitare o limitare i problemi avuti in passato che hanno anche agevolato il forte incremento dei crediti non performing nel tempo(NPL). Oltre a quanto detto, la Banca Mondiale nel suo progetto denominato “Doing business” identifica la mancanza di una Centrale Rischi come un elemento negativo per il sistema sammarinese.
Tenuto conto che il Governo con la delibera del Congresso di Stato del 14 settembre 2016 n°8 – allo scopo di offrire al sistema bancario e finanziario sammarinese il supporto adeguato per affrontare il delicato passaggio verso uno sviluppo della attuale operatività secondo le raccomandazioni contenute nel Rapporto 2016 del FMI – ha richiesto a BCSM, attraverso i suoi organismi, di predisporre delle linee di intervento in ordine alla elaborazione di una strategia volta al rafforzamento del sistema bancario sammarinese, tra i quali il completamento della Centrale Rischi.
Inoltre, tenuto conto che con un comunicato – in merito ad un aggiornamento sullo stato dei lavori per la realizzazione della Centrale Rischi – il Presidente di Banca Centrale della Repubblica di San Marino, Dott. Wafik Grais, a ottobre 2016, tra l’altro, ha dichiarato che “era stata operata una temporanea sospensione della tabella di marcia, per evitare di causare gravi rischi e danni per il sistema bancario sammarinese; la Centrale Rischi si realizzerà con delle variazioni rispetto a quella predisposta in precedenza che rappresentava un grave rischio e potenziale pregiudizio per il sistema bancario e il paese; in accordo con Banca d’Italia la Centrale Rischi si farà inizialmente solo interna”.
In seguito anche l’ex Segretario di Stato alle Finanze, Gian Carlo Capicchioni, a Novembre 2016, con un comunicato ha dichiarato che “la Centrale Rischi sarebbe stata avviata i primi giorni del 2017, ma solo nella sua forma interna, poi gradualmente sarà collegata anche con l’esterno”.
Alla luce delle valutazioni espresse dall’agenzia di Rating FITCH nel suo rapporto di Dicembre 2016 (documento consegnato dal Segretario di Stato alle Finanze Celli durante la seduta del CGG del 17 Gennaio us), nel quale “ha rilevato che la Centrale Rischi sarà resa operativa nel 2017”, dopo che nel precedente report di giugno, la stessa agenzia di Rating, aveva evidenziato che “l’introduzione della Centrale Rischi entro il 2016 rappresentava un importante passo per migliorare la valutazione dei rischi creditizi”, giudizio analogo a quello espresso dal Fondo Monetario Internazionale pochi mesi prima.
Valutato infine che l’Associazione Bancaria Sammarinese (ABS) ha manifestato in più occasioni – anche nei recenti incontri con le forze politiche – la necessità di avviare quanto prima la Centrale Rischi.
In relazione a quanto sopra descritto, si interpella il Congresso di Stato per indicare:
1. Quali sarebbero stati i gravi rischi e danni al sistema bancario sammarinese citati dal Presidente Grais e se vi è stata una comunicazione di questi rischi e danni alle banche sammarinesi dato che le stesse banche hanno chiesto, ed insistono a chiedere, l’avvio della Centrale Rischi;
2. Se sono stati valutati gli effetti negativi di non fornire alle banche sammarinesi i dati della Centrale Rischi sulla propria clientela, informazioni disponibili in Banca Centrale già da aprile 2016, ma non distribuite alle banche, che hanno quindi continuato ad affidare clientela di cui non conoscevano completamente la situazione finanziaria;
3. quali sono, se esistono, i motivi che hanno consigliato di posticipare l’avvio della Centrale Rischi al completamento dell’Asset Quality Review e quali modalità sono state seguite per la sua esecuzione, in particolare: quanti gruppi di lavoro sono stati assegnati all’attività e se i gruppi di lavoro erano i medesimi per tutte le banche oppure no;
4. la data definitiva di avvio della Centrale Rischi e con quali modifiche rispetto alla normativa esistente disponibile sul sito di Banca Centrale;
5. Nello specifico si chiede di conoscere anche, in relazione a quanto dichiarato dal Presidente BCSM:

  1. quali siano gli elementi di contrasto con la normativa sulla privacy che andrebbero eliminati tenuto conto di quanto già previsto dall’art. 50 della legge 165/2005;
    b. per quale motivo la nuova Governance BCSM non ha effettuato un’analisi di impatto per l’avvio della Centrale Rischi. E se è stata effettuata cosa ha permesso di rilevare;
  2. se risultano essere stati valutati gli impatti conseguenti alla volontà di modificare l’attuale Centrale Rischi, la cui struttura è stata condivisa con le banche sammarinesi sul modello italiano proprio per ridurre i costi per le stesse banche che utilizzano programmi informatici italiani;
    6. quali sono i costi complessivi, diretti ed indiretti, finora sostenuti da BCSM per la Centrale Rischi e se detti costi sono stati ribaltati alle banche sammarinesi e in quale misura; oppure ad oggi, se ne è fatto ancora carico BCSM e quindi se sono presenti nel bilancio 2016 di Banca Centrale; in tale caso quanto ammonta nel bilancio 2016 tale importo;
    7. se e quando si avvierà il collegamento della Centrale Rischi sammarinese con quella italiana – o di altri paesi – e, quali accordi sono stati presi in particolare con Banca d’Italia per la
    formalizzazione del protocollo di intesa previsto dalla legge 165/2005, tenuto conto che già a Maggio 2016 in un documento ufficiale presente sul suo sito Banca d’Italia dichiarava che “La data di avvio dello scambio e i dettagli sulle modalità del colloquio tra la Centrale dei rischi italiana e gli intermediari partecipanti saranno comunicati per tempo, dopo la definizione del protocollo d’intesa con la Banca Centrale di San Marino. E’ al momento presumibile ipotizzare che l’avvio degli scambi possa collocarsi intorno alla fine del 2016” (https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/normativa/consultazioni/2016/circ139-modifiche/documento-per-la-consultazione-San_Marino.pdf);
    8. Infine, se risponde al vero che l’avvio della Centrale Rischi risulta essere condizione necessaria per la sottoscrizione del memorandum d’intesa con Banca D’Italia

 

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