Cambio di passo sul decreto 79 e variazioni sull’assestamento di bilancio

0
47

San Marino. nella giornata di sabato, dopo aver incontrato le banche, il Congresso di Stato ha incontrato i rappresentanti di Csdl, Cdls e Usl, in vista dell’esame in prima lettura del progetto di legge di assestamento del Bilancio dello Stato 2017.
In considerazioni delle posizioni e delle proposte espresse dalle organizzazioni sindacali, il governo ha deciso di proporre delle modifiche al progetto di legge che agiranno sui seguenti punti:
–       al comma 3 dell’articolo 4, si intende prevedere, per l’esercizio finanziario 2017, lo stanziamento di 1 milione di euro per il ripristino del Fondo Comune di Riserva di Rischio;
–       all’articolo 12 (Finanziamento indennità economica sociale – I.E.S.), per il contributo dello Stato previsto dall’art. 9 punto 10 della Legge 31 marzo 2010 n. 73, per l’esercizio finanziario in corso, verranno imputati 500 mila euro;
–       all’articolo 13 (Definizione agevolata crediti scaduti in Esattoria), verranno escluse le cartelle esattoriali emesse dalla Banca Centrale della Repubblica di San Marino nel 2016 e, pertanto, resteranno oggetto di questo articolo esclusivamente le cartelle emesse dal 2005 al 2015;
–       si intende trasformare il comma 1 dell’articolo 8 in un articolo di carattere programmatico, con il quale – nelle more della riforma del sistema previdenziale – si impegnerà il Congresso di Stato a intervenire, previo l’indispensabile confronto con le parti sociali, mediante un apposito provvedimento strutturale da adottarsi entro il 31 dicembre 2017, con l’obiettivo di andare a sanare, in modo più efficace e più incisivo, una evidente distorsione contraria al principio dell’equità e della giustizia sociale.

In una nota, il governo spiega che tali modifiche si aggiungono alla già avvenuta eliminazione dell’articolo sulla disciplina dei fondi pensione, con cui veniva cancellata la contribuzione del 5% a carico dello Stato sui fondi pensione in attivo o a pareggio e al maggior trasferimento previsto per l’Istituto per la Sicurezza Sociale, a copertura delle spese sanitarie e socio-sanitarie, passato da 67,5 milioni di euro a 69 milioni di euro.
Il confronto si è poi spostato sui Decreti Legge n. 78 / 79 / 80 – 2017 che verranno portati in ratifica nella prossima seduta consiliare.
Il governo, a seguito dell’approfondita discussione avuta con le organizzazioni sindacali, consapevole e attento rispetto alle preoccupazioni espresse delle parti – rispetto soprattutto alla gestione dei fondi pensione e FONDISS –  ha deciso, per evitare strumentalizzazioni e posizioni fuorvianti in merito all’operazione di sistema “Cassa di Risparmio – Asset Banca”, di non procedere alla ratifica del Decreto Legge n. 79/201 nella sessione consiliare che inizierà domani, al fine di svolgere tutti gli opportuni approfondimenti.
Il governo, infine, ha espresso alle organizzazioni sindacali la necessità che su un tema così rilevante per la stabilità del sistema finanziario nazionale vi sia la capacità e la possibilità di ricercare la massima condivisione nell’interesse generale del Paese.
Ricordiamo l’oggetto del decreto 79 (quello famoso sul credito d’imposta)

Il Decreto Legge n. 79 del 9 luglio 2017 “Misure urgenti a sostegno di operazioni a tutela del risparmio” stabilisce che gli istituti di credito, nell’ambito di operazioni di cessione in blocco di attivi e passivi possono accedere a:
a. ai depositi che l’Ecc.ma Camera potrà costituire presso il medesimo istituto acquirente, anche in deroga alla Legge 3 marzo 1993 n. 35 e all’articolo 40, comma 1, lettera c) della Legge 29 giugno 2005 n.96, previo parere della Banca Centrale della Repubblica di San Marino;
b. a forme di finanziamento attivate direttamente dalla Banca Centrale della Repubblica di San Marino.
Inoltre lo Stato garantirà il rimborso dei finanziamenti a termine concessi dalla Banca Centrale in favore di banche ai fini di temporanea immissione di liquidità e presterà le idonee garanzie allo scopo di facilitare l’accesso di BCSM al mercato internazionale dei capitali, finalizzato a costituire provvista da reimpiegare al fine di assicurare l’imprescindibile stabilità al settore bancario.
Va precisato che lo Stato garantirà il rimborso di finanziamenti contratti limitatamente alla eventuale quota di finanziamento non garantibile dalle singole istituzioni bancarie.
Il Decreto infine istituisce la possibilità di conversione del credito di imposta, concesso ad istituti bancari in seguito alla cessione in blocco di attività, passività e rapporti giuridici in relazione ad operazioni di cessione attuate per la salvaguardia del risparmio e della stabilità del sistema finanziario, in titoli del debito pubblico, su richiesta della banca titolare del credito.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here