Il Turismo a Rete: il nostro obiettivo è costruire il futuro

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San Marino. Il bando “Per l’Affidamento del Servizio di Consulenza per la Realizzazione del Piano Strategico per lo Sviluppo del Turismo della Repubblica di San Marino per il Quinquennio 2018-2022, del Piano di Promozione Triennale (2018-2020), del Piano di Promozione Annuale (2019) e per il Rilancio dell’Osservatorio Turistico” rappresenta un intervento in assoluta discontinuità rispetto al passato. Per la prima volta viene emesso un bando pubblico per servizi di consulenza che solitamente sono oggetto di affidamento diretto a società scelte discrezionalmente.
Tale bando è stato deliberato dalla Consulta del Turismo, composta dal Segretario di Stato per il Turismo e il Territorio – che la presiede – dal Segretario di Stato per il Commercio, dal Segretario di Stato per le Finanze ed il Bilancio, dal Direttore dell’Ufficio del Turismo, da un rappresentante di ciascuna associazione di categoria operante nel settore turistico-commerciale e dal Direttore Generale del Convention & Visitors Bureau, nella scorsa seduta del 24 maggio. Pertanto è frutto dell’organo deliberativo più elevato e rappresentativo in campo turistico. Con tale atto la Consulta ha in sostanza chiesto al Governo di avviare un nuovo corso dello sviluppo turistico, partendo dalla consapevolezza che per poter fare un elevato salto di qualità e adeguare il settore turistico sammarinese all’attuale contesto competitivo internazionale serve un lavoro impegnativo e complesso che, oltre a coinvolgere tutte le parti interessate, consenta di superare la forte conflittualità che contrassegna attualmente il settore.
L’oggetto principale del bando è la realizzazione del Piano Strategico per il quinquennio 2018-2022, strumento assolutamente nuovo e necessario dato che, a tutt’oggi, il problema principale è proprio l’assenza di direzione e di visione definita e condivisa del futuro. Il piano strategico che si intende definire dovrà essere accompagnato da un piano di azione che dovrà indicare chiaramente la strada da percorrere per arrivare agli obiettivi prefissati, ivi compresi gli strumenti normativi incentivanti. Per quanto concerne gli altri piani (piano di promozione triennale e piano annuale 2019) è ovvio che gli stessi debbano esser allineati a cascata e adeguati al piano strategico, anzi diverranno essi stessi gli strumenti operativi che consentiranno di realizzare gli obiettivi finali.
Logicamente lo spirito del bando non può assolutamente essere quello di subappaltare tutta l’attività descritta sopra, ma piuttosto di individuare un soggetto autorevole e accreditato che possa, sulla base delle migliori buone pratiche internazionali, accompagnare tutto il comparto turistico nel definire i propri nuovi obiettivi portando, come modelli cui ispirarsi, casi di successi e una forte spinta di novità come avviene in molti altri contesti. La stragrande maggioranza degli enti sia a livello locale che nazionale si avvalgono, infatti, di consulenze da parte di soggetti qualificati per la definizione dei piani strategici e promozionali. Per formulare il bando ci si è pertanto ispirati a situazioni che avevano esigenze analoghe. L’Ufficio del Turismo, assieme alle altre parti interessate, sarà in prima linea nell’attività di consultazione, elaborazione, orientamento dell’attività di consulenza, che non è assolutamente mirata ad avere degli elaborati pronti, ma anzi a creare una occasione di crescita di competenze dell’intero comparto. La definizione dei mercati obiettivo, la riformulazione del posizionamento strategico come destinazione a livello internazionale, l’identificazione dell’offerta turistica cui tendere saranno le attività che vedranno coinvolto l’Ufficio del Turismo a pieno titolo, accanto all’eventuale soggetto portatore di una esperienza di alto profilo. Si comprende chiaramente come, trattandosi di attività di carattere strategico e di definizione del futuro, vadano comunque coinvolti molti attori con competenze diverse e articolate che agiscano in sinergia con le Segreterie di Stato di riferimento e le associazioni di categoria.

Peraltro Rete non riporta correttamente i riferimenti di legge, infatti da nessuna parte vi è scritto che i piani di promozione triennale e annuale debbano essere realizzati dall’Ufficio del Turismo, piuttosto all’art. 6 della Legge quadro sul Turismo è previsto che: “La Segreteria di Stato per il Turismo, in armonia con le linee di programmazione generale, adotta il Piano triennale di promozione turistica” (omissis) e ancora “La Segreteria di Stato articola il piano triennale in piani annuali” e infine: “La Segreteria di Stato per il Turismo si avvale per l’attuazione dei compiti ad essa attribuiti dell’Ufficio di Stato per il Turismo e del Convention & Visitors Bureau disponendo le direttive operative e gestendo gli strumenti e le risorse per attuarle”. Tutto ciò in linea con lo spirito del bando, in quanto nello stesso si ribadisce che il lavoro dell’eventuale società di consulenza verrà ovviamente svolto assieme all’Ufficio del Turismo e da tutte le parti interessate come è effettivamente scritto al punto 3: “L’attività dovrà essere svolta e completata, attraverso la concertazione e il coinvolgimento di tutti gli stakeholder – in particolare l’Ufficio del Turismo”. Piuttosto all’Ufficio del Turismo spetterà un ruolo forte nella realizzazione dei piani come previsto dalla Legge citata, infatti all’art. 9 è scritto: “L’Ufficio di Stato per il Turismo sovrintende, sulla scorta delle direttive contenute nel Piano triennale e nel Piano annuale, alla promozione turistica e al marketing territoriale turistico, curando l’affidamento delle azioni operative.” In sostanza RETE confonde il ruolo di definizione strategica dei piani con quello di attuatore dei piani in capo all’Ufficio del Turismo.
Può anche succedere che il bando non venga assegnato; la Commissione Giudicatrice potrebbe anche decidere di non aggiudicarlo qualora non pervengano proposte e offerte in linea con i desiderata e le aspettative richieste di alto livello, tuttavia già per il solo fatto che il bando sia stato emesso e pubblicizzato su larga scala, ha determinato l’effetto di far circolare il nome di San Marino nel mondo e il messaggio che si è diffuso – e di cui già abbiamo avuto riscontro – è che questa volta si fa sul serio e che davvero San Marino ha voglia di rilanciare in maniera concreta il settore del turismo. Riteniamo che questo messaggio positivo, da solo, permetta di dare un segnale importante sul fronte della percezione che il mondo esterno ha del nostro Paese, un paese che non vuole più stare chiuso su se stesso, come ha fatto fino ad oggi, ma aprirsi finalmente alle frontiere dell’internazionalizzazione.
Il PRG lo sta elaborando lo studio Boeri ma a nessuno è venuto in mente di considerarlo un subappalto da parte degli uffici di Stato competenti.
Se l’Ufficio del Turismo dovesse essere l’autore materiale dei Piani Strategici, quando mai avrebbe il tempo, tra le altre cose, per fare il suo vero lavoro e cioè dare attuazione e gambe a tutti questi progetti; a volte l’incompetenza non sta nella direzione di dove si vorrebbe colpire ma dalla parte di chi prende la mira.

Ufficio Turismo

Segreteria di Stato al Turismo

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