Roberto Ciavatta su Banca Centrale, Silvia Cecchetti, Celli, Capuano e Grais

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San Marino. Mentre quasi ogni membro della maggioranza continua a propinarci il programma elettorale di Adesso.sm come se non stessimo discutendo invece di un atto importantissimo, cioè la nomina del direttore generale di Banca Centrale; mentre ogni membro di maggioranza continua a dirci che loro non hanno responsabilità, io credo che in questi due giorni ci siano stati almeno tre interventi che mi hanno colpito, che secondo me sono stati assolutamente centrati. Siccome sono stati poco ascoltati, anche da parte della maggioranza, vi chiedo di andarveli a prendere e riascoltarli perché sono interventi equilibrati, che non condivido nel contenuto in buona parte, però sono equilibrati. Sono dei tre ex segretari di stato, della legislatura uscente. Uno Pasquale Valentini, uno è Giancarlo Capicchioni e l’altro è Giuseppe Maria Morganti. Sfido tutti a dimostrare che io non sia, qui dentro, la persona che li ha combattuti di più, a tutti e tre. Uno è di maggioranza, uno di opposizione e uno un po’ border line diciamo (Capicchioni). Quindi più bipartisan di così non si potrebbe. Perché sono interventi centrati? Perché cercano di fare una ricostruzione dei fatti all’ordine del giorno, rilevando quelle che sono le contraddizioni. Sulla base di questa considerazione faccio il mio intervento.

Intanto il Segretario Zafferani – che non perde mai l’occasione per parlare di benaltrismo, oramai è la sua parola d’ordine – dice “chissà cosa avrebbe fatto Rete?” perché noi abbiamo detto che se fossimo stati al governo avremmo cercato di risolvere la situazione di Banca Centrale, magari allontanando i vertici. E lui dice “ma come si fa con gli organismi internazionali ecc?”.

Invece sarebbe stata una cosa semplice, sapete? Perché noi ragioniamo ancora così. Noi non pensiamo che un reato o un non rispetto della legge non sia tale se compiuto da un nostro aderente. Per noi chi ottiene dei prestiti non dovuti è responsabile, sia se è di opposizione sia se è in maggioranza insieme a noi. E quindi noi avremmo semplicemente preteso il rispetto della legge da parte dei vertici di Banca Centrale, magari andando a verificare le responsabilità di chi nel governo precedente aveva concesso la possibilità di superare il tetto degli stipendi. Sono sicuro che se ne sarebbero andati loro. Perché non avete voluto farlo? Perché voi stessi in maggioranza avete i membri che hanno richiesto, per quel Presidente e per quel Direttore, la possibilità di non rispettare la legge. Quindi voi non potete agire sul non rispetto delle leggi.

Io credo che ci sia poca memoria in questa maggioranza o forse poca capacità di comprendere le situazioni. Perché parlare oggi di una continuità della politica su quello che è successo, è da orbi!

Io credo che ve ne rendiate conto, perché è successo ogni tipo di capovolgimento. Tanto che dovremmo parlare oggi di un comma che è suddiviso in tre lettere: a) la situazione di Banca Centrale b) il gradimento del Direttore c) le nomine del Consiglio Direttivo.
Dovremmo smettere di fare l’intervento adesso, perché la Banca Centrale non c’è più, non abbiamo più nessuno dentro Banca Centrale. Per il gradimento del direttore Capuano non abbiamo elementi, perché visto che la condivisione Celli la vuole avere dopo, la condivisione la faremo sulla mission del direttore nominato da lui: quindi noi veniamo a sapere qua in aula che è stata nominata una persona che non ha una mission! Noi non sappiamo cosa viene a fare, gliela diamo dopo la “mission”. Quindi è in pratica un pupazzo a cui diciamo noi cosa fare molto probabilmente. Quindi anche qui, non abbiamo elementi, il Segretario Celli non ce li ha dati. Ci dice “dovete riferirvi ad altri, dovete chiamare il Consiglio direttivo” e quant’altro.

E le nomine del Consiglio Direttivo, voi avete capito se saranno tre o quattro? Ve l’ha detto la Reggenza in apertura del comma o il Segretario di Stato?

In quest’Aula una persona presenta la revoca di dimissioni irrevocabili, e noi prendiamo atto? Vi sembra normale? Noi su questo faremo una delibera, come è già stato fatto in passato, affinché quantomeno la revoca si metta in votazione (poi alla nostra delibera l’aula ha dato voto contrario, ndr). Ma voi pensate che non sia intervenuto nulla in quel lasso di tempo? Perché Silvia Cecchetti ha deciso nell’arco di tre giorni di revocare le sue dimissioni irrevocabili? Così, perché prima aveva dei problemi familiari che sono finiti due giorni dopo…sono finiti i problemi familiari e quindi ritiriamo le dimissioni per dare continuità a una Banca Centrale in cui non c’è più nessuno.

Banca Centrale è nata male, ve lo ricorderete, su una tangente pagata a un Segretario di Stato tramite un’immobiliare, la Penta, intestata a Roberti ecc. L’ex Segretario era compagno di partito di un attuale Segretario, però l’attuale Segretario non sapeva niente, non aveva mai intuito niente. Certo un posto di lavoro dentro Banca centrale lo ha ricevuto. E sono in pochi dentro Banca centrale ad aver ricevuto dei ruoli senza avare legami con i politici. Così come l’ha ricevuto un fattorino che prende di più di un dirigente della PA . Ma anche questo va bene, non parliamo più di nulla della Banca Centrale, dei premi di produzione che si danno, va tutto bene adesso. Non guardiamo più al passato e non ci chiediamo da dove proveniamo, se non per dare la colpa a tutti quelli prima oppure, quelli che c’erano prima dicono di non avere responsabilità e incolpano tutti quelli che sono arrivati dopo. Non facciamo una disamina. Celli a inizio del dibattito ha chiesto di non trattare l’argomento con “dietrologie” politiche. Io credo che dovrebbe rivolgersi ai suo membri di maggioranza, perché per loro siamo ancora in campagna elettorale, o forse gli è stato detto di fare così. Io non riesco a capire. O ci son dei limiti o…non lo so, non riesco a capire.

Però questo è veramente e imbarazzante perché dell’ordine del giorno hanno parlato veramente in pochi.

Noi certamente, in Banca Centrale e in Cassa di Risparmio non abbiamo mai avuto né ruoli né nomine. Credo che ogni partito in quest’aula, dentro Cassa di Risparmio e Banca Centrale abbia degli interessi, tutti. E credo sarà questa la ragione per cui (e mi auguro di essere smentito) non partiranno azioni di responsabilità, perchè nel Cda uscente c’erano anche persone molto strette ad attuali Consiglieri. La storia di Banca centrale continua peggio di come è nata: mai nessun direttore o presidente giunge a fine incarico. Perché è voluto andarsene? No! Per quello che oggi ci si continua a dire, cioè “in passato c’erano le pressioni politiche”. Oggi siete ancora convinti di non aver fatto una pressione politica su Banca Centrale?! Vi rendete conto? E’ tutto normale!

Vi ricordate i casi Fingestus ecc, quando la vigilanza di Banca Centrale provava a fare una ispezione nella banca di una persona troppo potente. (Come diceva De Andrè: prima cambiavano il giudice poi la legge) Per questo son stati cacciati. E le persone che li hanno cacciati, che hanno fatto in modo che la politica li cacciasse, sono le stesse persone di oggi.

Certo hanno cambiato referenti politici, sono personcine…ma sono personcine a cui la politica dà sempre sponda, perché la politica è sempre alla ricerca di un voto, perché la politica vuole la permanenza in quest’aula consiliare (a me non interessa di stare in quest’aula, né di esser simpatico e a non essere simpatico ci riesco anche bene, mi dicono).

È stato detto che non sono state forzature. Vi ricordate la tangente dell’ex Segretario Claudio Podeschi sull’Aman resort di Paul Phua? Sul resort ritornerò perché sono fantasmi che tornano a San Marino, le tangenti a San Marino girano sempre intorno agli stessi due-tre progetti.

Riproposizione di cose già viste: questo governo sta facendo esattamente le cose che hanno fatto tutti gli altri su Banca Centrale. Noi vi diciamo: “non ci siamo confrontati su Capuano”. E voi: “Ma prima non lo facevano mica!” Appunto, state facendo esattamente quello che facevano i vecchi governi. Ma scusate, se prima prendevano le tangenti allora le prendiamo anche noi? Oppure vogliamo dire che forse vogliamo cambiare strada?

Capuano viene nominato su una serie di requisiti, ci è stato detto.

Molti di voi son giovani, vi ricordate i vestitini su misura in P.A? Io me li ricordo molto bene, certo che Capuano ha tutte le caratteristiche che erano state indicate, perché sono state indicate in base a quelle che aveva lui! Tant’è che Celli stesso ha dovuto riconoscere che aveva chiamato Capuano ancora prima del licenziamento di Savorelli. E la mission adesso, che il Segretario Celli ci dice “mettiamoci d’accordo sulla mission del direttore” voi pensate che si discosti dalle capacità tecniche di capuano? No, Capuano la mission la sa di già. Èperchè se voi credete veramente che qualcuno porti un direttore in Banca centrale a rilanciare una banca che non c’è più senza aver pattuito con lui i passi, vi sbagliate di grosso. Sono certo che gli arabi, i sauditi, gli egiziani o quello che sono, otterranno quello che non hanno ottenuto fino a oggi.

Ci si dice: “Adesso è colpa della politica anche questa? La nomina del direttore la fa il consiglio direttivo”. Anche questo volete raccontare! Ma lo sapete cosa è successo durante quel consiglio direttivo? Vi siete chiesti cosa è successo? Perché per statuto la nomina, è vero, la fa il Consiglio Direttivo. Io vorrei sapere chi del Consiglio direttivo conosca Capuano. Chi lo conosce? Su cosa hanno votato? Hanno votato su una busta chiusa, arrivata in un Consiglio Direttivo dove all’ordine del giorno non c’era neppure la nomina del direttore!

Vi lamentate che Grais va via perché dice che la politica gli fa pressioni. Ma cosa doveva fare Grais? (E io non voglio certo passare per quello che vuole difenderlo, ho chiesto il suo allontanamento fino a ieri). Ma cosa doveva fare uno che si incontra la sera prima con Celli per pattuire il nuovo direttore, ma Celli non dice niente, perché l’arroganza non permette nemmeno di dire le cose in faccia alla gente. Si presenta il giorno dopo nel Consiglio direttivo di Banca Centrale, arriva Zanotti che non avrebbe dovuto nemmeno esserci perché candidato alla presidenza di Cassa di risparmio, un vigilato che porta la nomina di una persona mai vista di cui mai si è discusso, di cui in consiglio direttivo non si è discusso perché non era in ordine del giorno. Non è una pressione politica questa?

È  normale per voi? Lo sapete o no cosa succede lì?

Non c’è stata una pressione della politica?

Caro segretario Celli chi le ha dato il nome di Capuano?” Questa è la domanda che gli ho fatto durante l’incontro con Capuano. Mi risponde “Un consulente”. Bene, chi è questo consulente. Risposta “Devo verificare se posso dire il suo nome”. Ma di cosa stiamo parlando? Voi vorreste dirmi che può arrivare a dirigere Banca Centrale una persona nominata da qualcuno ma non si può sapere chi?

Capuano dice di esser stato contattato a metà agosto. E Celli interviene subito per dire che non hanno parlato del suo ruolo come direttore. Capuano poveretto conferma, cosa doveva dire, doveva tagliare la faccia a Celli così come il governo ha fatto con Grais?

Quindi il Consiglio direttivo vota il nuovo direttore. E Grais cosa deve fare? Esce e presenta le sue dimissioni.

Ci sono delle dinamiche su cui occorre ragionare.

A voi sembra normale che un cda della Cassa di Risparmio depositi un bilancio disastroso e poi si dimetta tutto? Se a voi sembra normale, è un concetto di normalità che non condivido.

Se per voi è normale che un consiglio direttivo con una forzatura fuori dall’ordine del giorno imponga la nomina di un direttore che non conosce, che non sa chi è…io vorrei vedere il dibattito. Ma anche questo lo abbiamo chiesto, abbiamo chiesto di avere i verbali, non ci vengono dati, neanche questo. Ci è stato detto che fossero addirittura presenti Segretari di Stato nel consiglio direttivo, ma non si può sapere neanche questo, perché non ci sono le forzature su banca centrale.

Nominano il direttore poi si dimettono tutti, tutti! Non abbiamo più una banca centrale, non abbiamo più una Cassa di Risparmio e adesso siamo qui a dire che va tutto bene, perché abbiamo tolto dalle scatole tutti, ripartiamo noi.

Io sono convinto che, come dicevo prima, Banca CIS riuscirà ad avere l’ok per l’operazione coi sauditi. La stampa ci dice che questo è un grande investitore, una persona che ha cento milioni di dollari di reddito annuale. Una persona cioè, che potrebbe presentarsi all’Amministrazione di qualsiasi di ogni Stato europeo e dire: “Voglio aprire una banca da voi, datemi una licenza nuova”. Senza problemi di npl, senza problemi di schifezze varie. Perché si compra una banca qui?

Perché c’è un accordo! A questo investitore non verrà solamente concesso di comprare le azioni di una banca. La butto lì perché poi mi piace farmi dare del complottista e mi piace essere smentito. Perché in questi casi qua, forse, c’è solo un modo per impedire che succedano certe cose: cercare di anticiparle.Questo imprenditore saudita riceverà l’ok per la gestione dell’aeroporto sammarinese, sono convinto che riceverà l’ok per la costruzione del mega hotel di podeschiana memoria. Ovviamente questo saudita doveva comprarsi una banca, non farne una nuova, e mettere liquidità per salvare Asset perché altrimenti il governo ci fa una brutta figura. Spero di essere smentito. Sarò contentissimo.

Su Capuano è stato detto che c’è stato un gradimento bipartisan. No, cari miei, anche qui mistificate.

Io all’incontro con Capuano non ho fatto nessun gradimento, gli ho detto che avrei votato contro la sua nomina perché è arrivato come un fulmine a ciel sereno quando avrebbe dovuto esserci una condivisione, quando c’era l’impegno da parte del governo per la condivisione. Quindi voterò contro, non mi asterrò, non farò questo favore a Simone Celli.

E adesso si parla delle nomine del cd. Anche qui Silvia Cecchetti si sveglia da un giorno all’altro..perché qui si parla sempre di nuova politica e vecchia politica, mai di buona politica. Silvia Cecchetti di cosa fa parte? Sbaglio o era quella che emergeva su Licenzopoli…il suo studio falsificava le firme…è quella lì? Ah, bene. Quindi noi adesso dobbiamo fare una presa d’atto per farla rimanere in Banca centrale perché lei deve dare continuità? Quando noi chiedevamo di dare continuità a cassa di Risparmio per il terremoto che avete fatto, lì ci avete detto di no, in fondo non c’era bisogno era “solo” Cassa di risparmio. Ma su Banca Centrale ci vuole continuità.

Io condivido anche alcune osservazioni che qualcuno ha fatto su Banca Centrale.

Forse noi dovremmo ragionare sul fatto che Banca Centrale:
1) non c’è più
2) non ha mai funzionato
3) è stato sempre un covo di interessi politici, è stata quella pubblica Amministrazione che mancava quando la Pubblica Amministrazione non poteva più prendere personaggi politici. Andate a vedere chi c’è la dentro e i ruoli di chi c’è la dentro. Allora forse bisognerà cominciare a ragionare non chi mettere a dirigere Banca centrale ma cosa fare di Banca centrale che, nel corso degli anni, sempre di più è diventata un impedimento per questo stato, un posto in cui mettere persone che devono arrivare da altri parti.

Roberto Ciavatta

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