Cardelli, capogruppo Democrazia Cristiana: “Non toccate i fondi pensione”

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San Marino. Antenne e telecomunicazioni; rinnovamento della DC; quesiti referendari su debito pubblico, fondi pensione e legge elettorale; rilancio del turismo e dell’economia; e, infine, la prossima seduta consiliare. Questi sono i temi affrontati da Alessandro Cardelli, capogruppo dei democristiani sammarinesi, che espone il suo punto di vista e propone soluzioni volte non solo a migliorare la qualità della vita dei cittadini ma anche a far diventare il partito di via delle Scalette sempre più un punto di riferimento per la politica e la comunità della Repubblica di San Marino.

Antenne e telecomunicazioni – “Vorrei premettere una cosa: gli interventi sulle telecomunicazioni sono fondamentali, sia dal punto di vista telefonico che dal punto di vista della fibra ottica, il Paese per essere competitivo ha bisogno di infrastrutture moderne al passo con i tempi. Noi del Partito democratico cristiano sammarinese, però, nutriamo molti dubbi sulle modalità con cui il governo stia installando un’antenna di telefonia mobile nel pieno centro del Castello di Acquaviva. La protesta dei cittadini è più che legittima, la nostra proposta è quella di montare le microcelle nei centri abitati, mentre nelle zone periferiche le antenne e non il contrario. Solo così si possono ridurre i rischi sulla salute dei cittadini ma, anche su questo tema, siamo inascoltati da mesi dal governo. Lo stesso problema è presente anche a Fiorina: lì si sta installando un’antenna alta più di 30 metri accanto al Casale La Fiorina, che è una struttura che ospita decine di anziani”.

Rinnovamento – “Sono d’accordo con Teodoro Lonfernini su diversi temi che ha sollevato, in particolare sulla necessità di rinnovamento all’interno del Partito democratico cristiano sammarinese. Per dare vita a un processo di rinnovamento, occorre cercare di portare nuovi giovani nel nostro gruppo politico e valorizzarli al meglio. I referendum potrebbero essere un’occasione importante per i comitati referendari che concederebbero ai giovani l’opportunità di proporsi sul piano politico occupandosi di temi di loro interesse. La richiesta di rinnovamento è più che lecita ma non va messa in discussione l’unità del partito, soprattutto perché ad oggi il Partito democratico cristiano sammarinese continua a dimostrare di essere l’unico e grande partito popolare sammarinese. La coalizione di maggioranza Adesso.sm, per esempio, si è presentata come il grande rinnovatore alle ultime elezioni, ma il rinnovamento si è rivelato falso perché quelle persone che continuano a tirare le fila sono sempre le stesse e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Noi, all’interno della Democrazia cristiana, crediamo in un rinnovamento reale e graduale in cui le persone possano assumersi le proprie responsabilità e ragionare con la propria testa, e il consigliere Teodoro Lonfernini in questo è sicuramente fondamentale per il nostro partito. Il rinnovamento passa soprattutto attraverso persone nuove sì, ma capaci di distinguersi per preparazione progettualità e qualità, cosa che attraverso i gruppi di lavoro interni al partito la Dc si è sempre distinto, anche dall’opposizione. Noi siamo il partito delle proposte, del rilancio e delle nuove opportunità e non di certo della critica fine a se stessa”.

Referendum – “Abbiamo presentato di recente, nel consiglio centrale del Pdcs, quattro quesiti referendari che affronteranno alcuni temi importanti come il debito pubblico, i fondi pensione e la legge elettorale. Riguardo il debito pubblico, siamo molto preoccupati dopo le politiche create dal governo senza poter interagire con l’opposizione e le parti sociali. Si è deciso di indebitare lo Stato per centinaia di milioni di euro per varie generazioni senza la condivisione con le forze politiche che rappresentano il 70% della popolazione sammarinese. Sulla riforma elettorale, non esiste che una maggioranza con il 30% dei voti possa prendere decisioni importanti e governare il Paese quindi la legge attuale va cambiata. Sui fondi pensione, siamo contrari alla proposta del governo di utilizzare i fondi pensione per acquistare titoli di debito pubblico. I fondi pensione sono a disposizione dei pensionati attuali e futuri, non devono essere messi a rischio in nessun modo, soprattutto perché questo potrebbe andare a discapito delle nuove generazioni. La vecchia governance di Banca Centrale ha provato in tutti i modi a prendere in possesso la gestione dei fondi pensione ma ancora non si sa per fare cosa e come utilizzarli, nonostante vi siano molti sospetti in merito a possibili atti di mala gestione. Le scelte sbagliate fatte dal governo e da Banca Centrale hanno causato una sfiducia totale dei sammarinesi nei confronti del sistema. Se qualche anno fa era possibile collocare sul mercato le obbligazioni e acquisire la fiducia dei sammarinesi, ora invece è impossibile con l’immagine del Paese che stiamo dando. Bisogna alla svelta ricreare la fiducia nel sistema e vanno riviste le politiche finanziarie e bancarie degli ultimi mesi, mirando al consolidamento e a nuove opportunità e non alla distruzione del sistema”.

Turismo ed economia – “’Il Natale delle Meraviglie’ è un ottimo evento partito nella precedente legislatura e mi aspetto che possa continuare a crescere e a portare tantissime persone a San Marino. Ben venga anche il Polo della Moda ‘The Market’. Qualche mese fa sollevai dei dubbi sul fatto che non partissero i lavori, oggi gli investitori hanno assicurato che vogliono andare avanti, ben venga. Con il loro progetto che ha tutto per rappresentare una grande opportunità per il Paese si può creare un indotto economico importante sia a livello turistico che a livello occupazionale ma non deve causare problemi ai commercianti già esistenti nel nostro territorio. Tornando sul turismo, nell’attuale legislatura, non abbiamo ancora visto nuovi progetti sulle politiche turistiche. Mancano anche gli investimenti infrastrutturali nel centro storico di Città, che fine hanno fatto il Polo museale e il Polo del divertimento (Giochi della sorte)? Per valorizzare il centro storico, servono assolutamente nuove infrastrutture e politiche turistiche che possano portare grandi eventi nella Repubblica di San Marino. Per esempio, sono stati investiti soldi nel Parcheggio 7 ma ancora non è stato organizzato un concerto”.

Consiglio – “Noi richiederemo al governo che venga data immediatamente ai correntisti Asset la disponibilità delle loro risorse perché non è ammissibile il blocco dei conti. Inoltre stiamo lavorando a un progetto di legge per implementare il commercio delle opere d’arte nella Repubblica di San Marino, portato avanti nella scorsa legislatura. Vogliamo che questo settore diventi vantaggioso sia dal punto di vista fiscale che dal punto di vista turistico. Un altro tema importante è il Testo unico edilizio, che non doveva essere portato già in questa seduta consiliare perché andava aspettata l’adozione del Piano regolatore generale perché le due cose devono andare avanti di pari passo. Presenteremo una serie di provvedimenti migliorativi su cui la Democrazia cristiana si è fatta portavoce in Commissione IV, in particolare il consigliere Stefano Canti. La maggioranza la trovo sempre più in difficoltà e sempre meno progettuale per affrontare le difficoltà che sta attraversando il Paese ma, nonostante questo, farà di tutto per portare a compimento il Testo unico edilizio senza calcolare la contrarietà espressa dall’opposizione e dagli Ordini professionali”.

Andrea Lattanzi

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