Consulta per l’Informazione: bocciati tutti gli emendamenti votati dal Consiglio

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San Marino. Ieri il Consiglio Direttivo della Consulta per l’Informazione ha convocato l’Assemblea degli operatori dell’informazione sammarinese, peraltro scarsamente partecipata. Affrontando l’ordine del giorno, il Direttivo ha preso atto della mancata presentazione di nominativi in sostituzione della dimissionaria Bianca Maria Toccagni, già membro dell’Autorità Garante in rappresentanza di testate giornalistiche cartacee. Il periodo per sottoporre le candidature – riservata a testate regolarmente iscritte al Registro delle Testate Giornalistiche presso l’Autorità Garante per l’Informazione – è prorogato fino alla prossima Assemblea.

La Consulta ha in seguito confermato la bocciatura degli emendamenti al Codice Deontologico votati ed approvati lo scorso luglio dal Consiglio Grande e Generale, esprimendo la volontà di ripristinare il testo originale – votato dai giornalisti della Repubblica di San Marino e condiviso nei principi e nella portata – che verrà ripresentato all’attenzione della Segreteria di Stato competente. Nei prossimi giorni, dando seguito agli intendimenti espressi in estate, il Consiglio Direttivo informerà l’Ordine dei Giornalisti italiano, nonché il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, di quella che a nostro dire – e come abbiamo avuto modo di sottolineare in più di un’occasione – è un’ingerenza indebita della politica nella sfera del diritto fondamentale della libertà di espressione, sancito dall’art. 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. La

Consulta per l’Informazione, oltre ad auspicare che le molteplici rassicurazioni da parte della Segreteria all’Informazione circa la rapida stesura di una nuova legge sulla stampa possano al più presto concretizzarsi, sollecita un modifica della normativa che ha evidenziato numerose difficoltà applicative.

Sono state inoltre apportate modifiche al Regolamento della Consulta per l’Informazione, che prevede il criterio della decadenza per quei membri del Consiglio Direttivo che in maniera ingiustificata e/o reiterata non possano garantire una apporto fattivo ai lavori dello stesso, minandone di fatto l’operatività. Inoltre è stato individuato nell’assunzione di incarichi politici attivi ed apicali all’interno di formazioni politiche – nonché in seno a Segreterie di Stato o Consiglio Grande e Generale – un elemento di incompatibilità con un ruolo nel Consiglio Direttivo della Consulta per l’Informazione, che si configura nell’ineleggibilià del collega in fase di candidatura o nella decadenza del membro del Direttivo che intenda assumere tale incarico pur ricoprendo quello di consigliere della Consulta.

Nelle comunicazioni in calce, il Consiglio Direttivo della Consulta per l’Informazione in toto, nell’intento di anticipare le elezioni del nuovo organismo esecutivo degli operatori dell’informazione sammarinese e con l’auspicio di una partecipazione decisamente più ampia – ha comunicato le proprie dimissioni, garantendo l’amministrazione ordinaria nei prossimi mesi che porteranno a nuove elezioni.

Consiglio Direttivo della Consulta per l’Informazione

 

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