Confuorti denuncia in Lussemburgo Elena Tonnini

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San Marino. Lo scorso 2 gennaio ad Elena Tonnini, Consigliere di Rete, è stato notificato un atto di citazione con richiesta di comparire davanti al Tribunale del Lussemburgo, a seguito dell’azione risarcitoria promossa nei suoi confronti dalla Società anonima Advantage Financial di Francesco Confuorti. Insomma Confuorti chiede i danni.

È la stessa Elena Tonnini a comunicarlo ufficialmente in Consiglio, oggi pomeriggio, in apertura del comma comunicazioni. Non entra nel merito della denuncia, riferisce semplicemente che le vengono chiesti “ingenti” danni economici, probabilmente per l’intervento svolto in Consiglio Grande e Generale il 18 ottobre scorso.

Il fatto è “negativamente storico” perché non è il tribunale sammarinese che si muove, ma il tribunale del Lussemburgo che promuove un’azione su un parlamentare di San Marino, nel pieno esercizio delle sue funzioni. Mai successo nei 1700 anni di storia della Repubblica!

Che tra la Tonnini e Confuorti non scorra buon sangue, ormai è noto: le diapositive sulla galassia lussemburghese che disegnano “il cerchio magico” con le società di Confuorti, l’ex Presidente BCSM Grais, l’ex patron di Banca CIS Grandoni e con The Market che deve costruire il polo della moda, sono della primavera scorsa.

E poi è andata avanti per tutti i mesi successivi, senza mai temere, e sempre tenendo ben alta la bandiera degli interessi del Paese, non quelli degli “avvoltoi della finanza”.

Il problema, precisa la Tonnini, non è la sua vicenda personale. Il problema è che, se passa il concetto, domani, qualsiasi tribunale di qualsiasi paese, può intervenire sulla libertà di espressione e di azione del Consiglio Grande e Generale.

“Oggi è Confuorti a chiedere a me i danni dal Lussemburgo per aver reso noti i suoi affari sammarinesi qui in aula – sono le sue testuali parole –  ma domani potrebbe essere chiunque sieda in quest’aula ad essere denunciato da un qualsiasi altro paese.”

Quello stesso Confuorti, sottolineano altri Consiglieri sempre nel comma comunicazione, che è uno dei “grandi debitori” del nostro Paese.

Elena Tonnini conclude: “Il principio da tutelare dunque è quello della tutela delle prerogative del Consiglio Grande e Generale e della funzione della figura del consigliere. Non il singolo caso dunque, ma attraverso il singolo caso, che pone scadenze imminenti, occorre evitare quello che oggi e poi domani potrebbe configurarsi come un’interferenza esterna, come una volontà da parte di un soggetto esterno di inibire l’attività consigliare e quindi del parlamento stesso.”

Parole che le rendono onore. Come sempre.

Elena Tonnini dovrà presentarsi al tribunale del Lussemburghese a un mese dalla notifica, cioè il 2 febbraio.

 

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