San Marino. Si è tenuto oggi a Palazzo Begni l’incontro sul prossimo Presidente di Banca Centrale. Un confronto che, in qualche maniera inaugura un nuovo metodo: ogni forza politica può presentare un proprio candidato. Dall’esame dei personaggi e dei rispettivi profili, poi si arriverà ad una short list di tre candidati, ivi compreso il nome scelto dall’opposizione. Tutto questo succederà in una seduta segreta della Commissione Finanze, dove avveranno anche le audizioni. Al momento sarebbero quattro i nomi individuati, due dei quali già disponibili e proposti dal Governo. Non ci sarebbero sammarinesi. Tra i papabili, ex funzionari di Bankitalia, un professore dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano e una donna. Più che sui nomi si è però deciso di incentrare il confronto sui profili e sulle competenze. Dall’opposizione l’invito al governo a ragionare su mission e caratteristiche, per cercare in seguito la persona più adatta. Si vorrebbe una figura che stabilisca un rapporto proficuo con Bankitalia, Bce e Unione Europea. Chiesti anche chiarimenti sul ruolo che coprirà il futuro presidente, alla luce della riforma di Banca Centrale. L’obiettivo di partenza di Governo e maggioranza era quello di arrivare alla nomina nel Consiglio di febbraio, ma il Segretario Celli avrebbe proposto di contestualizzare la bozza di riforma alla nomina del presidente, facendola eventualmente slittare a marzo.
