Maggioranza: si lavora per un prestito da 120 milioni del FMI

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San Marino. Piede sull’acceleratore per arrivare pronti agli Spring Meetings del FMI. In quell’occasione infatti, San Marino formalizzerà la richiesta di prestito. Le prossime due settimane e mezzo saranno bollenti, con confronti politici ogni settimana in Commissione Finanze, tavoli con forze sociali e datoriali e serate pubbliche. Obiettivo: portare il piano di stabilità nel Consiglio di aprile. Una volta approvato, potrà partire la richiesta di finanziamento. Potremo ottenere al massimo 120 milioni, fanno sapere dalla maggioranza, secondo quanto riportato da San Marino RTV. Interessi e restituzione della quota capitale saranno oggetto di trattativa con gli esperti del fondo. “Ma prima – afferma Luca Boschi  Civico 10 – serve una stima esatta del fabbisogno. Poi bisognerà garantire la sostenibilità del debito con un piano di rientro. Siamo favorevoli al finanziamento solo se saremo in grado di indicare esattamente come intendiamo rientrare del prestito”. “E gli interessi – aggiunge Lorenzo Lonfernini – dovranno essere compatibili con il bilancio”. Per il consigliere di Repubblica Futura è fondamentale andare a Washington con qualcosa in mano. Riguardo al piano di stabilità, si sofferma sul metodo e facendo sue le parole dei Capitani Reggenti, invita il Governo ad ascoltare oltre che proporre. Al contempo – aggiunge – chi siede al tavolo non deve porre veti. Bisogna abbandonare tattiche dilatorie, è il tempo delle scelte. Quindi chiede a Banca Centrale di spingere sull’acceleratore nell’accordo con Bankitalia: “per dare alle nostre banche un orizzonte meno asfittico”.  “L’obiettivo della visita agli Spring Meetings – commenta Giuseppe Morganti – non è tanto chiedere soldi ma verificare se il piano di stabilità ha consistenza tale da ottenere la certificazione da parte del Fondo. Il percorso ha una sua traccia profonda. Ci sono 4 pilastri a cui dovremo dare risposte concrete senza esclusioni”.  Si parte dalle banche, seguono finanziamento, riforme strutturali e sviluppo. Morganti è ottimista. “Il paese – dice – non naviga a vista ma si presenterà all’appuntamento preparato. I colloqui con il Fondo sono quasi quotidiani. Ci sta già facendo da tutor, dandoci supporto e orientandoci sulle cose da fare”.

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