I fuoriusciti PSD pronti per un nuovo soggetto politico

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San Marino. 22 firmatari – un terzo della Direzione – lasciano il partito. Uniti, nella delusione per un mandato congressuale disatteso, ma anche nell’entusiasmo di ripartire “fuori dai tatticismi e dalle alleanze di comodo”.
Nuova formazione politica che prende corpo su due parole chiave: “inclusività” contestando la gestione autoreferenziale della dirigenza che “con una serie di forzature istituzionali delle procedure democratiche interne ha di fatto esautorato il direttivo quale organo di indirizzo”. “Progettualità” come contributo al Paese e al lavoro in Aula, ricordando come in un anno e mezzo di opposizione il PSD abbia portato un solo progetto di legge e soli 8 emendamenti.
Dalibor Riccardi attacca il PSD riproponendone lo stile, dopo che ieri il suo ormai “ex partito” ha pubblicato la lista dei buoni e dei cattivi, ma soprattutto attacca i vertici (presidente, segretario e membri di segreteria) per aver ignorato un malcontento evidente dai tempi dell’annuncio – non negoziato in direzione – dell’avvicinamento ai gruppi consiliari di PS ed MDSI.
Ancora, decisioni verticistiche, come la chiamata, all’ultima ora, a firmare il sindacato della Reggenza senza prima convocare gli organismi di partito.
“Un PSD ridotto a un piccolo gruppo sempre più ristretto, che si auto seleziona sull’omogeneità, sempre più escludente e sempre più povere sul piano del pensiero, delle idee e della progettualità, che sostituisce il pensiero con il tatticismo e quindi destinato a non contare nulla, forse utile solo a trattare qualche posizione personale”. E ancora, attacco alla segreteria nella decisione di “tenere una azione parallela con un consigliere, portando avanti progetti di aggregazione, non approvati, senza il coinvolgimento, né la comunicazione agli altri due membri del gruppo consigliare che dimostra la non volontà di un percorso di aggregazione bensì la volontà di aggregare escludendo qualcuno”.
Nuova forza politica, verso quali alleanze? “Nessun progetto di approdo alla maggioranza – garantisce Riccardi – e nemmeno di appoggio esterno”. (Fonte: San Marino RTV)

 

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