Consiglio: procedimenti penali? Il governo replica: è una bufala

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San Marino. Il comma “comunicazioni, comizi, lamentazioni”, come lo chiama la maggioranza, ancora una volta dà il taglio politico al Consiglio, convocato per la sessione di maggio. Gli argomenti toccati sono tanti, ma supera tutti il la richiesta di chiarimenti, da parte dei Consiglieri DC Giancarlo Venturini e Pasquale Valentini in merito ai presunti procedimenti aperti dal Tribunale a carico del CCR, l’organismo di collegamento tra Banca Centrale e il governo, al cui interno sono presenti quattro membri del Congresso di Stato. Non solo, ma chiedono chiarimenti sulla cessione dei crediti sanitari. Anche questa è una novità assoluta, almeno per il mondo non politico. Si tratta dei crediti della società Detto Factor, non cumulati ai crediti Delta, e giudicati come quelli maggiormente realizzabili. Sembra però che anche questi crediti siano stati inseriti nel pacchetto di vendita.

Per un po’ non risponde nessuno, un silenzio imbarazzante incombe sull’aula, che si dedica all’articolo 79 del Testo Unico, al problema dell’aggressione di un signora, sabato sera a Borgo, all’uscita di Dalibor Riccardi dal PSD. Poi, dopo un paio di ore, replica alla DC il Segretario agli Esteri Renzi. E lo fa con toni molto veementi, perché la notizia è ormai su tutte le testate online e la gente le legge. “La misura è colma – attacca –  primo punto: vorrei sapere come fa qualcuno a dire una cosa del genere. Lo voglio proprio sapere e pretenderò di saperlo in ogni sede, andremo ad approfondire, vedremo cosa è stato detto e capiremo come si fa per il Paese avere notizie di questo tenore sulla stampa. Notizie come queste sono lette anche fuori dal Paese e creano nocumento al Paese stesso, soprattutto perché sono totalmente false. Nessun membro del Ccr o del congresso è stato attinto da una comunicazione giudiziaria, ma in questo Paese si può dire tutto, quindi uno viene in Consiglio trincerandosi dietro la protezione che si ha in Aula e può dire che uno è un criminale.” Poi risponde anche il Segretario Andrea Zafferani, con la stessa veemenza. “È una vergogna a totale spregio del rispetto delle persone e delle istituzioni”. Quindi smentisce una notizia che “comunque è già circolata”. Ulteriore vergogna il fatto che arrivi da persone “che dovrebbero tacere, rispetto a vicende di cui sono state protagoniste”.

Poi c’è il problema della manleva, che il Congresso aveva già concesso ai membri del CdA di Carisp per la vicenda Asset banca e che adesso ha esteso anche per la questione della vendita dei crediti Delta. Un altro argomento che apre una voragine di critiche, di interrogativi e di considerazioni. Ma solo dai banchi di minoranza.

Poco prima dell’interruzione serale, Marco Gatti presenta un odg firmato da tutte le opposizioni che chiede di fermare la vendita dei crediti sanitari. Domani il dibattito sarà incentrato sulle questioni di Banca Centrale, dalle dimissioni di Grais alla nomina del nuovo presidente. Dei due candidati auditi in commissione finanze venerdì scorso, il Congresso di Stato ha già scelto Catia Tomasetti. Il nome è stato comunicato da Simone Celli ai capigruppo consiliari. Adesso dovrà esprimersi il Consiglio.

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