San Marino. La pubblicazione delle motivazioni con le quali il Collegio Garante ha respinto il Sindacato alla Reggenza Fiorini-Carattoni ha messo in luce un elemento importante, ovvero l’uso improprio dello strumento del Sindacato della Reggenza che, quando utilizzato per la mera lotta politica, non può fare altro che screditare le istituzioni a danno di tutti. Il dibattito politico, infatti, dovrebbe avere degli argini ben definiti, ma a causa di azioni così esagerate poste in essere dalle opposizioni, si trasforma in scontro istituzionale, con la pretesa – addirittura – di coinvolgere istituzioni che per loro natura dovrebbero rimanere estranee al dibattito stesso.
È risultato evidente fin da subito che l’unico intento delle opposizioni era quello di strumentalizzare una istituzione secolare come quella della Reggenza, con la latente minaccia di proseguire su questa strada, verso chiunque non appoggi i desiderata dell’opposizione. Per fortuna il Collegio Garante ha posto la parola fine a questa vicenda confermando che l’azione di Sindacato non deve essere un modo per confondere il piano della responsabilità politica con quello della responsabilità giuridica.
Il Collegio inoltre, ha confermato la correttezza dell’operato della Reggenza Fiorini-Carattoni nella promulgazione della legge di bilancio, non lasciando più alcuna ombra rispetto alle accuse lanciate dalle opposizioni.
Adesso.sm
