Riprende il confronto sul Piano di stabilità

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San Marino. Sul tavolo della riunione di ieri, i conti pubblici ed una panoramica dello stato dell’arte relativo al sistema bancario e finanziario, compresi i punti della situazione sul rapporto esistente con il Fondo Monetario e possibili prospettive. Ovvero l’opzione – plausibile per il Governo – di accedere ad un programma di assistenza tecnico-finanziaria. Nel dettaglio si è discusso delle misure da adottare per la messa in sicurezza del Bilancio pubblico alla luce dell’intervento, di cui si stanno delineando entità e tecnicalità, che lo Stato metterà in campo per il supporto e il rilancio di Cassa di Risparmio. Passaggio che, nelle intenzioni dell’Esecutivo, non può essere disgiunto dalle quattro grandi riforme strutturali inserite nell’agenda politica dei prossimi mesi: previdenza, revisione Igr, spending review e Iva, “per procedere ad un definitivo consolidamento fiscale”.
Sul fronte bancario, appare inoltre imminente la condivisione dei dati dell’AQR da parte di Banca Centrale con soggetti vigilati, dopodiché i tempi – si è detto – saranno sufficientemente maturi nonché particolarmente brevi per rendere partecipi delle risultanze anche le forze sindacali, datoriali e politiche, seppur inizialmente in via riservata e informale.
Intanto dai prossimi giorni gli incontri verteranno su temi specifici, a tavoli separati, a partire dalla spending review: giovedì i sindacati; venerdì i datori di lavoro. Il Segretario di Stato per le Finanze Simone Celli, dal canto suo, rilancia l’apertura di una nuova fase nei rapporti con sindacati e categorie: “Il confronto rappresenta la ripresa dei lavori dopo la pausa estiva e ci ha permesso di fare il punto della situazione. Ripresa dei lavori – osserva – che anche da parte del Governo vuole segnare l’apertura di una fase nuova nei rapporti tra Esecutivo e parti sociali, come tra l’altro già messo per iscritto in una nota del Congresso di Stato di qualche settimana fa. Il momento che stiamo affrontando è epocale, e quindi crediamo che tutte le scelte, perlomeno quelle strutturali, che dovremo compiere nel prossimo futuro dovranno prevedere un coinvolgimento fortissimo di tutte le componenti sindacali, datoriali e politiche. Sono scelte che impatteranno non solo sull’attività dell’attuale Governo ma certamente anche sui prossimi governi, sul presente e ancor più sul futuro, per questo dovranno perseguire la logica del coinvolgimento e della condivisione. Ripartire su basi nuove, dunque – aggiunge Celli – questo il messaggio che abbiamo voluto trasferire, facendo anche ammenda di quelli che possono essere stati in certi frangenti approcci non perfetti nelle modalità di confronto. Credo che il punto di partenza rappresentato dall’incontro di ieri sia da valutare favorevolmente, andiamo avanti su questa direzione. I prossimi incontri dovranno permetterci di fare passi in avanti su temi specifici. La volontà è di mantenere ben salda l’attività della cabina di regia complessiva. Speriamo con l’autunno di raggiungere quel livello di condivisione che ci potrà permettere anche di adottare provvedimenti significativi, che sono indispensabili per mettere in sicurezza il Bilancio dello Stato”.
Dubbi tuttavia da parte di Giuliano Tamagnini (CSdL) sul fatto che in pochi mesi, ossia di qui a novembre, si riesca a perimetrare, così come vorrebbe il Governo, i suddetti interventi strutturali ed impostare il giusto confronto. L’attenzione della Csu si concentra in particolare sul progetto di riforma delle pensioni a cui dedica l’Attivo dei quadri in programma oggi. “Per approdare ad un nuovo sistema pensionistico il più possibile condiviso – sostengono – è necessario garantire un percorso negoziale approfondito. Sarebbe del tutto inaccettabile trovarsi con un progetto di legge già confezionato e portato in prima lettura nelle prossime sessioni consiliari” affermano lo stesso Tamagnini e Gianluca Montanari per la CDLS. (Fonte: San Marino RTV)

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