A porte aperte su sanità, scuola e spesa pubblica

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San Marino. Un pubblico numeroso e attento ha preso parte ieri alla serata pubblica del ciclo “A porte aperte”, organizzata dalla coalizione Adesso.sm per avere un confronto diretto con i cittadini. Temi principali dell’incontro la sanità e l’istruzione, con la partecipazione di numerosi professionisti dei rispettivi settori che, al termine delle relazioni dei Segretari di Stato Franco Santi e Marco Podeschi, hanno dato vita ad un dibattito in alcuni casi anche acceso, ma risultato molto costruttivo.

Il Segretario di Stato per gli Affari Interni Guerrino Zanotti ha invece affrontato il tema della revisione della spesa pubblica, illustrando quanto è stato fatto sino ad oggi e quanto invece verrà fatto nei prossimi mesi al fine di garantire un sostanziale equilibrio del bilancio dello Stato.

Ad aprire la serata è stato il Segretario di Stato per la Sanità Franco Santi, che ha illustrato il progetto di legge sulla dirigenza medica recentemente approvato in Commissione Consiliare Permanente.

“La finalità della legge è quella di garantire una nuova stagione di attrattività al nostro sistema sanitario”, ha spiegato il Segretario, che poi ha elencato quali sono i vantaggi attraverso cui il nuovo impianto normativo dovrebbe dare una risposta concreta al problema della carenza del personale medico: l’inserimento in maniera stabile di nuove figure in organico, il miglioramento delle competenze, il favorire la mobilità interna, la valorizzazione delle risorse, la motivazione del personale l’equità nella remunerazione.

Santi ha parlato anche dell’introduzione di nuovi parametri per l’avanzamento di carriera- non più garantito dall’anzianità ma dalla professionalità e competenza del medico, che sarà valutata ogni anno – e di un sistema di formazione obbligatorio. Attraverso specifiche indennità, inoltre, verranno riconosciute le responsabilità di chi ricopre determinati ruoli.

Accennando ai bandi di concorso internazionale che stanno già dando buoni frutti, il Segretario di Stato ha però riconosciuto che ci sono altre criticità che rimangono da risolvere.

“Mi riferisco in particolare al vincolo ancora in vigore rappresentato dalla convenzione italo-sammarinese del ’74 – ha spiegato – che prevede l’impossibilità di totalizzare i periodi contributivi per gli italiani che vengono a lavorare a San Marino. Un vincono che stiamo cercando di risolvere attraverso accordi con il nuovo governo italiano e con l’INPS, che incontreremo tra qualche settimana”.

Il passaggio dal tema della sanità a quello dell’istruzione lo ha fornito il Segretario di Stato Marco Podeschi.

“Quando ho avuto il piacere di incontrare il Ministro dell’Istruzione italiano Bussetti al Meeting – ha spiegato – gli ho chiesto di lavorare insieme al fine di creare le condizioni per fare accedere i nostri studenti sammarinesi al corso per la professione medica. Il problema della carenza di figure mediche, infatti, lo dobbiamo guardare anche in prospettiva”.

Il Segretario di Stato Podeschi si è poi soffermato su alcuni punti del decreto scuola, in particolare quelli più dibattuti nei mesi scorsi, ribadendo che la chiusura dei plessi scolastici con un ridotto numero di iscritti non è mai stata presa in considerazione dal governo.

“Per le sole Scuole Elementari che hanno un ridotto numero di studenti è previsto un progetto educativo sperimentale che partirà dal prossimo anno – ha detto il Segretario -. Tra l’altro proprio questa mattina nell’incontro con le forze sindacali abbiamo previsto un emendamento affinché questi progetti vengano presentati nel primo trimestre del prossimo anno, di modo che i genitori che devono scegliere in quale plesso iscrivere i propri figli, possano farlo anche valutando tali progetti”.

Per le scuole dell’infanzia invece, l’unica modifica riguarda un parametro che regola il rapporto tra insegnanti e numero di alunni in una determinata fascia. “Ma anche qui, per una maggiore tranquillità degli insegnanti – ha spiegato il Segretario di Stato Podeschi – proporremo un emendamento per chiarire che si tratta di una modifica sperimentale e come tale verrà monitorata”.

Per ultimo l’intervento del Segretario di Stato Guerrino Zanotti, che in premessa ha spiegato come la necessità di una stagione di politiche di rigore nasca dal bisogno di garantire stabilità ad un bilancio dello Stato che ha raggiunto un livello di debito non più sostenibile con le liquidità interne.

“La messa in sicurezza del sistema bancario – ha spiegato Zanotti – è necessaria per garantire i risparmi dei cittadini e al contempo del sistema produttivo e commerciale”.

Il Segretario ha illustrato le azioni che mirano a ristabilire l’equilibrio nel bilancio dello Stato, quelle che sono indicate nel Piano di Stabilità e di Sviluppo.

“Partono dalle riforme strutturali –ha spiegato -: la riforma del sistema previdenziale, delle imposte indirette, l’intervento di revisione sull’IGR, che deve perseguire sempre più un’equità fiscale. C’è poi il capitolo della revisione della spesa, da intendersi non solo come tagli, ma anche come una migliore distribuzione della stessa, affinché possa garantire velocità ed efficienza nei servizi offerti ai cittadini”.

Zanotti ha parlato anche dei risultati già ottenuti. “Abbiamo fatto interventi importanti in termini di risparmio della spesa. Tra il 2016 e 2017, per esempio, abbiamo risparmiato il 40 per cento di spese in consulenze rispetto al passato. Non solo, attraverso una razionalizzazione degli affitti ottenuta con una pianificazione dei trasferimenti e l’accorpamento di uffici abbiamo risparmiato già circa 200 mila euro e, nel giro di un anno e mezzo, riusciremo a risparmiarne 400 mila”.

In termini di risparmio ma anche di un migliore utilizzo della spesa, un importante strumento sarà l’Icee.

“Dovremmo riuscire a licenziare la normativa entro settembre – ha spiegato Zanotti -. Tale strumento servirà a individuare con maggiore precisione quali sono le famiglie che hanno maggior bisogno di interventi di carattere sociale ed economico da parte dello Stato, tenendo conto non solo della situazione reddituale e patrimoniale, ma anche della composizione delle famiglie e dei consumi”.

Infine, il Segretario di Stato Zanotti ha parlato dell’applicazione di una ritenuta di solidarietà sugli stipendi dei dipendenti della PA, ancora oggetto di dibattito e confronto con le organizzazioni sindacali.

“Abbiamo ritenuto di applicarla per due anni – ha spiegato -, con un’aliquota progressiva che va dall’1.5 al 6 per cento per scaglioni di 500 euro. Riguarderà tutto il settore pubblico allargato, compresi i dipendenti delle società e degli enti a partecipazione statale”.

Adesso.sm

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