Roberto Ciavatta: la presidente Tomasetti mette Celli KO

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San Marino. Tanto è stato duro Celli nel suo intervento in commissione finanze, altrettanto lo è stato Roberto Ciavatta nella conferenza stampa in cui DIM ha dato la sua versione di quanto è successo in questi giorni.

“Abbiamo chiesto in ginocchio di non spostare su Banca Centrale uno scontro che serve alla maggioranza per salvare le poltrone.” Inutile, i lavori della commissione parlano da soli. E poi sull’intervento del Segretario di Stato: “Celli è una persona deviata, non lucida, da TSO. Ha messo in imbarazzo anche la Reggenza.” Racconta che quando ha attaccato la magistratura, non si è reso conto che in aula sedeva proprio la Suprema Magistratura dello Stato. Poi se n’è andato sbattendo la porta. La Reggenza, per altro, non poteva neppure interromperlo perché non presiede le commissioni consiliari.

Ce n’è anche per Nicola Renzi: “Dobbiamo rilevare la responsabilità del Segretario alla Giustizia – continua Ciavatta –  che era presente mentre veniva attaccata la magistratura. Il Segretario di Stato deve tutelare il sistema giudiziario. Lui stesso aveva detto non molto tempo fa: io sto con la maggioranza dei magistrati.”

Il giudizio politico è tranchant nei confronti di tutta la maggioranza di governo “che stravolge la realtà perché vive una realtà contraria”. Basti vedere l’atteggiamento tenuto nei confronti di Mazzeo e di Moretti, vigilanza e dirigenza di Banca di Centrale.

“Se in questo momento BCSM sembra essere vicina a all’opposizione, è il primo passo per mandare via qualcuno”. Quindi puntualizza, ricordando che Banca Centrale era stata portata in commissione per essere messa alla gogna a seguito della sfiducia ai due ex vertici: “Celli fa un intervento di 25 minuti, la presidente Tomasetti in 5 minuti lo mette in ridicolo”. In commissione ha infatti spiegato che in tre mesi, Banca Centrale ha mandato via i pezzi insostenibili; ha innescato un meccanismo di risparmio immediato eliminando consulenze onerosissime; ristabilito il clima di collaborazione prendendo decisioni all’unanimità; ricostituito l’intera vigilanza con 5 membri, tutti sammarinesi, altamente specializzati, tutti con stipendi entro il tetto stabilito dalla legge. Non solo, ma è stata avviata una collaborazione con il Centro studi di Bankitalia a Bologna e sono stati ristabiliti i rapporti con il FMI. A breve saranno rese pubbliche online tutte le consulenze attive.

La conclusione di Ciavatta non poteva non andare sulla figura, ancora mancante del direttore generale. “Non sposo BCSM, sia chiaro, ma aspettiamo che questa nomina avvenga in breve tempo. È una prerogativa di Banca Centrale: che la politica non ci metta becco!”

E adesso vanno a Bali insieme? Cosa succederà?

“È una cosa davvero imbarazzante. Un Segretario sfiduciato, senza potere, senza più faccia, che ha aperto una guerra istituzionale, non si capisce davvero cosa vada a fare in missione al FMI. Soprattutto con una persona che ha così pesantemente attaccato in pubblico.”

 

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