Check-up per la maggioranza? Non è escluso!

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San Marino. Rimpasto, verifica di maggioranza, allargamento di governo, oppure crisi latente? La tregua natalizia è appena finita e subito i corridoi di Palazzo si riempiono di indiscrezioni. Del resto, dopo le dimissioni di Celli, non tutte le acque si sono calmate. Poi è arrivata la sentenza Asset, che ha gettato nuovo scompiglio. Non c’è stato nemmeno un rigo da parte della maggioranza sulla recente sentenza del tribunale. Che comunque mette in imbarazzo il governo. Poi, il 23 di gennaio arriva di nuovo il Fondo Monetario internazionale. Si torna a parlare di debito estero e delle sue eventuali condizioni. La questione banche e quella economico finanziaria sono dunque sempre sugli scudi. È evidente che la maggioranza qualcosa deve fare, anche perché non si è mai visto un governo così palesemente contestato dalla gente, dai sindacati, dalle associazioni di categoria.

Interpellati da RTV per un possibile ingresso al governo, i tre nuovi papabili per un eventuale allargamento, dribblano l’ostacolo affermando che questa è solo una delle possibili soluzioni. Il Capogruppo di SSD Giuseppe Maria Morganti ammette che nella maggioranza c’è la consapevolezza che occorre rilanciare l’azione di governo. Una soluzione potrebbe essere proprio l’allargamento delle segreterie ma precisa che “non deve essere l’unica”. Guarda ad un cambio di linea e strategia, più chiara, netta e concordata. “Fino ad oggi – spiega – c’è stata molta azione individuale e poco collettiva”. Si complimenta però con il Segretario alle Finanze Eva Guidi: “Sta facendo un gran lavoro di raccordo. Sarebbe opportuno – aggiunge Morganti – che accadesse anche in tutta l’azione del governo”. Quanto al suo nome come possibile segretario, assicura che il suo partito non ha individuato un’eventuale figura e ricorda l’impegno che richiede il suo incarico di capogruppo: “ Sto esercitando il mio ruolo”.

Sulla stessa linea Matteo Fiorini. “Nel rilancio – dice – è utile ripensare anche ad eventuali rinforzi nel Governo. Prematuro però pronunciarsi rispetto a deleghe e persone che potrebbero assumere questi incarichi. Ancora non ne abbiamo parlato”. L’allargamento è solo un’ipotesi: “Non è detto – spiega – che il governo si rinforzi aggiungendo persone, ma favorendo il coordinamento fra le varie segreterie e migliorando il lavoro di squadra con la maggioranza, per una sempre più proficua interazione con le varie anime del paese”.
Matteo Ciacci riporta l’attenzione sulle cose da fare, invitando a dare priorità al metodo e centralità al programma, con azioni concrete, non con slogan o annunci. La richiesta di un cambio di passo, del resto, arriva proprio da Civico 10. Non nasconde che in maggioranza si stia parlando di una sorta di “check-up” ma bolla come chiacchiera da bar il suo nome come prossimo segretario. “ La gente – dice – si aspetta proposte concrete, non un totoministri”.

 

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