SSD: al via la stagione delle riforme

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San Marino. Il Consiglio Direttivo di Sinistra Socialista Democratica, riunitosi giovedì sera, ha preso in esame i percorsi intrapresi per portare a soluzione la pesante crisi finanziaria generatasi in anni di assoluta deregolamentazione e uso distorto delle risorse.

La necessità di accedere ad un finanziamento estero che possa essere certificato dalle organizzazioni internazionali, risulta imprescindibile per ridare slancio agli investimenti e procedere alla necessaria ricapitalizzazione degli istituti bancari.

I percorsi per affrontare questa delicata fase non possono che passare da un’azione di responsabilità che veda l’intero Paese impegnato sul fronte di riforme strutturali, capaci di ridurre i rischi dell’indebitamento e prevedere saldi attivi per il bilancio dello Stato che deve essere messo in grado di sostenere la restituzione di interessi e capitale.

Il Consiglio Direttivo di SSD si è confrontato sui provvedimenti proposti dal Segretario per gli Affari Interni, Guerrino Zanotti, che grazie ad un lavoro attento ha già messo in atto le azioni necessarie per raggiungere e superare l’obiettivo, previsto dalla legge di bilancio, di recuperare circa 2,6 milioni di euro dalla razionalizzazione dei costi del personale pubblico. Ciò ha consentito l’avvio degli incontri con il sindacato per il nuovo contratto di lavoro del settore pubblico allargato che dovrà prevedere l’avvicinamento delle condizioni normative per tutti i lavoratori fra cui il tempo settimanale esteso alle 37,5 ore, il controllo degli straordinari e di alcune festività. Importanza strategica viene data alle proposte di responsabilizzazione dei dirigenti che nell’ambito delle loro autonomie devono essere valutati periodicamente in base ai risultati, compito che verrà agevolato dall’introduzione, a partire dal 1 gennaio 2020, del nuovo ordinamento contabile, portato avanti dalla Segreteria di Stato alle Finanze, che prevede il passaggio dall’attuale forma di bilancio contabile/finanziaria alla contabilità economico/patrimoniale di tipo aziendale.

Il Consiglio Direttivo ha ripreso in esame le proposte di riforma delle pensioni, che risultano fondamentali per ripristinare equilibrio nei fondi pensione e nello stesso bilancio dello Stato, condividendo le osservazioni che SSD ha già sottoposto alla Segreteria di Stato alla Sanità ed in particolare:

  • venga indicata con certezza una soluzione per la protezione dei fondi pensione sia per il primo che per il secondo pilastro. Su questo fronte SSD è impegnata a dare la massima collaborazione;
  • la condivisione sociale sia elemento fondamentale e imprescindibile, pertanto il governo e i tecnici dovrebbero in questa fase mettersi al servizio per l’elaborazione del progetto limitandosi a proporre soluzioni, ascoltando le proposte delle altre componenti;
  • il progetto tenga conto della gradualità con cui adottare le proposte, evitando di generare scaloni, e ponendosi nella prospettiva dell’equilibrio del sistema nel periodo medio/lungo;
  • il sistema retributivo debba essere tutelato come espressione di una socialità forte e solidale;
  • la proposta di porre come base del calcolo l’intero arco della vita lavorativa manifesta limiti evidenti, mentre è senza dubbio utile un prolungamento del periodo di riferimento;
  • vengano tutelati i livelli minimi e mantenuti i livelli massimi delle pensioni erogate;
  • venga usata gradualità nel fissare un’aliquota unica nella determinazione del tasso di sostituzione;
  • se sarà indispensabile un incremento percentuale dei contributi versati, questo venga introdotto con estrema gradualità, anche se sarebbe preferibile evitarlo magari attingendo da fondi attivi come quello degli assegni familiari e del fondo per i servizi sociali;
  • sia necessario consolidare il risparmio derivante dal contributo di solidarietà, con una formula graduata che preveda una fascia di esenzione e un contributo crescente legandolo strettamente all’indice ICEE;
  • non sia proponibile esentare né assegnare un regime speciale (4%) per il versamento dei contributi alle fasce di reddito superiori ai 100.000 euro;
  • sia ragionevole la proposta così come formulata per il prolungamento della vita lavorativa con la formula 103 prevedendo gradualità e finestre di uscita;
  • sia indispensabile perseguire politiche di rafforzamento del secondo pilastro;
  • prevedere finestre d’uscita prima dei 67 anni se non sono stati raggiunti i sufficienti anni di contribuzione ed l’introduzione del part time pensionistico.

Il Consiglio Direttivo congratulandosi con Michele Muratori per l’incarico di Capitano Reggente che dovrà svolgere nel semestre 1 aprile – 1 ottobre 2019, ha approvato all’unanimità la proposta di nominare per tale periodo Presidente di SSD il compagno Antonio Carattoni.

Sinistra Socialista Democratica

 

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