ANIS: “Reddito di Sostentamento (RESIL) e gli altri emendamenti all’Assestamento di Bilancio presentati all’ultimo minuto”

Molti provvedimenti sono contraddittori, ma  soprattutto è inaccettabile la mancanza di confronto da parte del Governo”

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Tra il 21 e il 22 maggio abbiamo assistito a un’inedita edizione della Legge di Assestamento del Bilancio dello Stato, trasformata in una sorta di “Provvedimento omnibus” con ben 17 emendamenti presentati dal Governo. Tale Legge, come da titolo, dovrebbe solo apportare i correttivi in termini contabili ai vari capitoli del Bilancio dello Stato in base agli impegni presi in finanziaria. Invece è infarcita di tanti provvedimenti sui quali – ancora una volta – non c’è stato confronto, né tanto meno il dovuto approfondimento con le parti sociali, perché è prevalsa la logica di prevaricare e forzare i tempi, forse per rispondere ad esigenze che preferiamo non immaginare.

Tali interventi infatti – è bene specificare – non erano menzionati in prima lettura e il Governo li ha presentati solo all’ultimo minuto, lo stesso 21 maggio alle ore 14:09. Pur prevedendo in molti casi l’attuazione attraverso un’apposita delega al Congresso di Stato, riteniamo questo metodo del tutto inaccettabile, perché impedisce di ponderare e calibrare gli interventi normativi con il rischio più che fondato di compiere passi falsi e creare ancor più confusione e difficoltà agli operatori economici, ai lavoratori ed ai cittadini.

Sintomatica quindi la contraddittorietà di alcuni provvedimenti: da un lato, con la riforma delle pensioni che il Governo sta ideando, si vorrebbe chiedere ai lavoratori e alle imprese di pagare un contributo più alto per rimettere in equilibrio il sistema a fronte di prestazioni più basse, ma dall’altro ci sono ben due articoli della Legge in oggetto che vanno in senso opposto. Ovvero gli sgravi contributivi alle aziende ricompresi nel super bonus assunzioni e la previsione che chi percepirà il “Reddito di Sostentamento ed Inserimento Lavorativo” (RESIL) maturi comunque i contributi figurativi ai fini pensionistici. Contributi che non verranno versati, quindi, ma coperti da tutti gli altri lavoratori e aziende.

Tutto ciò dimostra che non c’è una visione d’insieme e questo a nostro avviso è gravissimo.

Anis

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