Disinformazione e mistificazione della realtà

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La disinformazione continua e le accuse all’unica forza politica di maggioranza che conviene attaccare arrivano a livelli di bassezza mai visti in precedenza.

Con non molta meraviglia – purtroppo – continuiamo ad assistere ad attacchi strumentali e del tutto infondati all’unica forza politica di maggioranza che evidentemente è conveniente attaccare in questa fase, ovvero Repubblica Futura, da parte di alcuni organi di “informazione”. È evidente che a qualcuno deve essere attribuita la colpa di tutto ed è altrettanto evidente che quel qualcuno non possa essere chi in futuro possa diventare utile per alleanze, forse già decise. Ed è così che RF entra nel mirino di tutti gli oppositori e detrattori, come se RF avesse il dominio totale delle decisioni prese da questo esecutivo, da tutte le Segreterie di Stato e dal Consiglio Grande e Generale.

Nella giornata di oggi, in particolare, RF viene accusata di “interferire in maniera plateale sulla Giustizia” a causa della sollecitazione alla presa d’atto della selezione di due nuovi giudici d’appello, come se RF abbia interessi di parte.

Ecco come stanno realmente le cose:

  • In data 11 febbraio 2019 il Dirigente del Tribunale, con propria missiva, evidenzia l’esigenza di reclutare due nuovi giudici d’appello nei settori civili e amministrativi a causa dell’enorme arretrato in giacenza;
  • Il Consiglio Grande e Generale, il 15 marzo 2019, con propria delibera dispone di avviare la procedura per la nomina di due nuovi giudici d’appello, anche alla luce delle considerazioni sullo stato degli arretrati contenute nelle relazioni sullo stato della Giustizia degli anni 2015, 2016, 2017;
  • Il Consiglio Giudiziario Planario, ovvero l’organo deputato per legge (composto da giudici del tribunale e consiglieri di maggioranza e opposizione), in data 20 maggio 2019 dà mandato alla Segreteria di Stato per gli Affari Esteri e Giustizia di avviare le procedure di reclutamento per due giudici d’appello;
  • Conseguentemente la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri e Giustizia emana il bando di reclutamento, con scadenza il 17 giugno 2019;
  • La Commissione giudicatrice, nominata dal Consiglio Giudiziario Plenario, composta da qualificati membri del Tribunale, esamina in data 1 luglio tutte le candidature pervenute e procede alla selezione delle migliori due in base a criteri di valutazione prestabiliti dalla legge;
  • Il verbale della Commissione giudicatrice è stato trasmesso, come previsto dalla legge, al Consiglio Grande e Generale per la presa d’atto.

È quindi chiaro, a chiunque in buona fede abbia volontà di comprendere, che l’iter di nomina dei due giudici di appello ha una motivazione ben precisa – ovvero rendere efficace ed efficiente la Giustizia e risolvere il problema dell’enorme arretrato – si è avviato ben sette (!) mesi addietro ed ha seguito tutti i passaggi previsti dalla legge. Pare evidente che sia proprio chi vuole interferire sulla giustizia e abbia invece interessi alla vera Restaurazione, minando anche i processi penali già avviati, che ha interesse a far deragliare, all’ultimo passo istituzionale, l’iter quasi terminato.

Mentre viene interrotta la legislatura anticipatamente, bloccando l’operato dell’esecutivo e tentando di bloccare anche l’operatività della Giustizia, in Tribunale continuano ad accumularsi processi su processi (sono orami diverse migliaia quelli fermi), la maggior parte dei quali, se non si agisce velocemente, cadranno in prescrizione e non vedranno mai l’ultimo grado di giudizio. Un paese civile dovrebbe sempre garantire il corretto funzionamento della Giustizia che significa – soprattutto – garantire ai propri cittadini la certezza di processi in tempi brevi. Evidentemente c’è chi – forse per reconditi interessi? – questo tipo di Paese non lo vuole.

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