Think Tank Liberale_Digitalizzazione, fisco, istituzioni, innovazione: necessarie proposte forti

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Il Think Tank liberale ufficializzato nei giorni scorsi intende sottoporre all’attenzione  altri contenuti che ritiene essenziali per un migliore andamento dell’economia e per rendere più efficiente il Paese.

Registriamo infatti una scarsa attenzione ai contenuti da parte delle forze politiche attualmente in campo, tutte impegnate a cercare condivisione senza spiegare su cosa e per quali obiettivi, se non con generici slogan.

Crediamo servano ad esempio modifiche importanti nel rapporto Pa-impresa, andando decisi verso un piano di digitalizzazione delle procedure, anche con l’inserimento di nuovi software più a misura di utente (da ricercare sul mercato superando il monopolio esistente), in modo tale che ogni pratica o servizio da e verso la PA possa essere svolta da remoto senza recarsi allo sportello (dalla prenotazione di un esame allo svolgimento di una pratica amministrativa fino all’ottenimento di un documento, prestazione o autorizzazione). Bisogna muoversi, nel tempo, verso lo Sportello Unico Digitale, come unico luogo virtuale dove l’impresa possa svolgere tutte le pratiche verso la PA, senza dovere più muoversi fra i vari uffici e prevedendo una integrazione fra i vari e diversi software oggi in uso nei vari uffici.

Va poi previsto un contratto di lavoro speciale per l’amministratore che gli consenta di lavorare nell’azienda senza limitazioni, con l’abolizione del versamento nella gestione separata Iss, senza obbligo di livello minimo di inquadramento e senza obbligo di esclusiva presso una unica impresa. Qualora invece non utilizzi questo contratto e non lavori quindi direttamente nell’attività, va previsto il versamento dei contributi alla gestione separata solo se percepisce un compenso dall’impresa.

Dal punto di vista fiscale, occorre ridurre al 15% l’aliquota d’imposta Igr sulle imprese, per essere più competitivi ed aumentare la base imponibile (recuperando i mancati introiti con tagli e privatizzazioni) e, parimenti, di eliminare o ridurre la tassazione del 5% sui dividendi (sempre con l’obiettivo di rendere più attrattivo aprire un’impresa a San Marino): questa proposta deve andare assieme ad una forte semplificazione dell’ottenimento di residenza in territorio per chi apre una impresa, senza vincoli e obblighi occupazionali (fermo restando il pagamento di una assicurazione sanitaria), in modo che le tasse possano essere pagate solo in Repubblica.

Bisogna rendere scaricabili tutte le spese fatte in territorio sammarinese e documentate con Smac, eliminando il limite dei 9.000€, per favorire i consumi interni: si potrebbe prevedere la deducibilità di una percentuale di queste spese a seconda della loro tipologia. Va prevista una lotteria mensile a premi, dove si possa concorrere sulla base delle transazioni SMAC effettuate (più si striscia la Smac, più possibilità si hanno di vincere). Va infine reimpostato il sistema dei pagamenti prevedendo per le imprese la possibilità di effettuare on line tutti i pagamenti da e verso la PA e dimezzando il peso degli acconti IGR sulle imprese. Per i piccoli impenditori, lavoratori autonomi o imprese individuali, va previsto, su base opzionale, un regime forfetario o comunque che preveda la predeterminazione dell’imposta da pagare sulla base di certi parametri di fatturato, utili e dipendenti.

Per rendere più efficiente lo Stato anche dal punto di vista istituzionale, bisogna istituire il premierato (attraverso l’elezione diretta del Congresso di Stato da parte dei cittadini e l’indicazione di 1 o 2 “premier” e delle loro squadre da rendere note ai cittadini), in modo da coordinare meglio le politiche del Congresso e migliorare l’equilibrio fra Consiglio e Congresso (che sarebbero 2 organismi scelti separatamente) ed istituire una Segreteria alla Trasformazione Digitale, con ampi poteri di intervento sulla Pa, che avrà il compito di coordinare PA e mondo privato ed avrà responsabilità politica sull’attuazione dell’agenda digitale.

Il Think Tank Liberale

 

 

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