Libera si presenta

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Consapevolezza è la parola chiave del nuovo progetto Libera. Consapevolezza della necessità di una politica che sappia accantonare le divergenze nell’ottica di una ritrovata voglia di lavorare insieme per il bene comune. Così si potrebbero sintetizzare le finalità che hanno portato alla nascita di Libera. Finalità riassunte in un manifesto che i rappresentati delle varie componenti che formano Libera hanno illustrato oggi in una conferenza stampa terminata con la presentazione del logo.

“Libera è uno spazio aggregativo, non solo di forze politiche, ma soprattutto di persone – ha spiegato Giulia Muratori di SSD -. Chi aderisce a Libera intende lavorare ad una nuova politica per il Paese, mettendo insieme le idee e trasformandole in risposte concrete. Partecipazione e consapevolezza di un nuovo modo di pensare la politica sono le parole chiave che stanno alla base del progetto”.

“Crediamo – ha aggiunto Micol Rossini di Civico 10 – che occorra creare una nuova identità del Paese che abbia alla base la cultura e la scienza. Siamo per una politica che sia sostenibile, dal punto di vista ambientale certo, ma anche dal punto vista di uno sviluppo che non precluda alle generazioni future di far fronte ai propri bisogni. Le riforme da portare avanti, dalle quali non possiamo prescindere, dovranno essere concrete e orientate al futuro delle prossime generazioni. Per questo motivo il nostro programma ruoterà attorno ai 17 goals dell’Agenda 2030 dell’Onu”.

Come si arriverà alla definizione del programma lo ha spiegato Marina Lazzarini.

“Imposteremo quattro laboratori che lavoreranno su temi per noi fondamentali: ambiente, lavoro, cultura e diritti. Un tema trasversale sarà quello della crescita sostenibile e dell’economia circolare. Riguardo ai diritti, altro tema fondamentale, molto si può ancora fare sia per quanto riguarda i diritti delle donne, sia sui diritti civili, i diritti della persona e quelli dei disabili”.

“Altro punto fondamentale è il lavoro – ha aggiunto Mimma Zavoli di Civico 10 -. Negli ultimi tempi, grazie alle normative approntate, abbiamo fatto un buon passo avanti ma accorre fare ancora di più, soprattutto per quanto riguarda il mondo dei giovani. Cercheremo di farlo in collaborazione con la cittadinanza e con le forze sociali, perché i nostri laboratori sono aperti ai contenuti di tutti. Libera è un progetto di grande respiro che affronta con grande responsabilità quelli che sono i temi fondamentali del nostro Paese”.

“Temi che affronteremo con grande entusiasmo, grande passione e competenza – ha aggiunto Dalibor Riccardi di RES -. Vogliamo che i cittadini possano tornare al centro delle scelte. Vogliamo essere identificati come quelli che lavorano con responsabilità per il bene pubblico e non per interesse personale. E intendiamo farlo andando al di là di quelle che sono le sigle dei partiti”.

“Libera è la sintesi perfetta di come realtà che provengono dalla stessa area sappiano superare i simboli veicolando la capacità, l’onestà, la credibilità e, vorrei aggiungere, la motivazione dei propri candidati nell’affrontare le sfide che il Paese ha di fronte – ha fatto eco Michele Muratori -. Libera è un punto di partenza, una formazione aggregante che si apre alla società civile e che vuole dimostrare come si sia riusciti a superare le divergenze di inizio legislatura, lasciando da parte anche i simboli, con lo scopo del bene comune. La seconda fase di legislatura è stata caratterizzata da un dialogo, di cui i Segretari Guidi e Zanotti si sono fatti promotori, che intendiamo portare avanti. Noi crediamo fortemente in questo progetto”.

Pronto a confluire nel progetto Libera, al quale chiede una discontinuità con la prima parte della passata legislatura, anche il Movimento Ideali Socialisti (MIS), rappresentato da Severino Bollini.

“Entro poche ore scioglieremo le riserve – ha spiegato -. Sin dalla sua nascita abbiamo da subito condiviso gli ideali di Libera. Riconosciamo la responsabilità di chi ha avuto il coraggio di togliere la spina a questo Governo, ma chiediamo discontinuità con la prima parte di legislatura. Puntiamo ad un progetto a largo spettro che, attraverso il coinvolgimento delle varie componenti sociali, possa dare risposte concrete alle problematiche del nostro Paese”.

Al termine della conferenza stampa è stato svelato il logo scelto per il progetto. Il colore scelto per il nome è un mix tra l’azzurro che richiama alla bandiera e il verde che caratterizza le tematiche ambientali. Al posto del punto che sovrasta la “i”, un disegno grafico che può essere interpretato sia come una farfalla che ha tra le sue ali una torre, a simboleggiare la capacità di far volare in alto il Paese, sia come foglie, sempre un richiamo alle tematiche ambientali. Il rosso presente simboleggia la passione e la motivazione, ma rappresenta anche il colore dell’area riformista e progressista a cui Libera si ispira. Infine, il triangolino all’interno della “a”, è una sorta di “play” che significa volontà di partire, ma anche innovazione tecnologica e lotta alla burocrazia.

UN MANIFESTO PER “LIBERA”

Chi aderisce a LIBERA intende:

  • impiegare le proprie energie per la (ri)costruzione di un Paese in cui le idee ed il lavoro, al pari dell’onestà e della trasparenza, ne siano i capisaldi. Un progetto che per essere realizzato ha bisogno di LIBERAre energie, competenze, passione,
  • coltivare l’interesse pubblico nell’impegno di una politica LIBERA da clientelismi e logiche di parte, inclusiva della società civile e rivolta al bene comune,
  • operare per una società LIBERA dalla burocrazia, capace di offrire opportunità di lavoro. Un lavoro più dignitoso, rispettoso, equo, sicuro.

LIBERA agisce avendo come priorità:

  • la crescita sostenibile come concetto trasversale a tutte le politiche, per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030, promuovendo economica circolare e tutela dell’ambiente.

A tal fine LIBERA mette al centro:

  • la cultura, unica vera arma per vincere le sfide della democrazia, dell’integrazione, della tolleranza, della convivenza pacifica e civile,
  • la persona e la famiglia, rimuovendo ogni ostacolo al riconoscimento dei diritti, affinché si eserciti la piena responsabilità e libertà nelle scelte che riguardano la vita di donne e uomini.

LIBERA propone di:

  • porre come fulcro di ogni azione politica l’interesse pubblico per ritrovare il senso autentico di comunità, esercitando i diritti e rispettando i doveri,
  • lavorare assieme, in modo aperto ed inclusivo di ogni LIBERA espressione della comunità, per dare risposte approfondite e ragionate a problemi complessi,
  • elaborare riforme indispensabili per una San Marino autonoma e integrata nel contesto internazionale, caratterizzate da una visione LIBERA e progressista in grado di garantire dignità, equità, capacità individuali e collettive, equilibrio nell’uso delle risorse,
  • assumere una responsabilità piena nei confronti delle urgenze del Paese, quale base necessaria per un dialogo costante, affinché le scelte siano rappresentative della volontà della cittadinanza.
  • battersi affinché nella società e nella politica non prevalga l’indifferenza, l’intolleranza e l’aggressività, ma predomini la difesa della dignità della persona riconoscendone il suo inestimabile valore.

LIBERA nasce come spazio comune, fisico e immateriale, aggregante e non focalizzato sulle sigle o sulle appartenenze, in cui operano singoli e gruppi di persone dalla storia diversa, condividendo spazi e confrontandosi costantemente sui contenuti, partendo da un medesimo approccio politico e da un’analisi comune della situazione attuale.

Con LIBERA nascono i seguenti laboratori:

  • LIBERA l’Ambiente
  • LIBERA il Lavoro
  • LIBERA la Cultura
  • LIBERA i Diritti
  • La Rivista LIBERA

San Marino, 16 Ottobre 2019

Libera

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