Stamani il Consiglio del giuramento del Governo; prevista l’elezione di due membri effettivi ed un membro supplente del Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme

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Si aperto oggi il Consiglio del giuramento del Governo. In questa sessione consiliare è prevista anche l’elezione di due membri effettivi ed un membro supplente del Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme. Collegio che domani chiamato a pronunciarsi in merito al conflitto di attribuzioni sulla mancata presa d’atto della nomina dei due Giudici d’Appello. La seduta Consiliare verrà sospesa alle 13.30 per consentire il regolare svolgimento dell’udienza nella Sala del Consiglio Grande e Generale.

Stamani nel Comma Comunicazioni la maggioranza ha presentato un ordine del giorno in cui viene impegnato il Congresso a chiedere all’AASS di sospendere, in attesa di valutazioni approfondite, trasferimenti economici a Public Netco, società costituita per gestire servizi e rapporti con il complesso cinese ZTE. Da opportunità – commenta Emanuele Santi – è diventato un buco nero per bypassare controlli e regole della pubblica amministrazione. Il consigliere di Rete ricorda che appena costituito, Public Netco deliberò un ordine di 12 milioni di euro a ZTE con l’apporto dei soli membri di maggioranza. Punta il dito contro la mancanza di trasparenza nella gestione dei soldi pubblici e porta all’attenzione dell’Aula la relazione con cui il Copasir, massimo organo italiano per la sicurezza, mette in guardia da rischi legati all’ingresso di aziende cinesi in attività di installazione, configurazione e mantenimento delle infrastrutture delle reti 5G. Si teme infatti che dati sensibili vengano carpiti e usati in maniera impropria. La maggioranza chiede quindi di valutare se proseguire nel progetto. Andrea Zafferani, che nella passata legislatura aveva la delega politica delle telecomunicazioni, si sente chiamato in causa. Il progetto non è di ZTE – sottolinea – e vuole dotare lo Stato di una Rete sua, applicando alla rete mobile la stessa filosofia adottata giustamente per la fibra. Si è poi scelto di trovare un partner che fornisse tecnologia e che investisse in territorio su innovazione tecnologica e formazione. Ritiene ci sia molto di politico e poco di tecnico dietro le preoccupazioni sulla sicurezza. Ricorda, poi, l’ordine del giorno approvato in Commissione Finanze su cyber security che andrebbe – dice – concretizzato. Ad oggi – aggiunge – condizioni operative e di spese già effettuate rendono complicato frenare la partita. Valuterà la maggioranza. Spera invece che si mettano in piedi questi presidi legati a sicurezza di reti e dati. (…)

FONTE SAN MARINO RTV

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