PRG: sogno o realtà? di Augusto Michelotti

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PRG – SOGNO O REALTA’?

Domina ancora la pandemia; ma evidentemente il COVID 19 ha spento anche il cervello di alcuni detentori del potere. Il buon politico avrebbe dovuto approfittare della pausa Covid e rimanere bello sveglio a lavorare. Il segretario Canti invece sembra ancora non essersi svegliato da un torpore che, alla luce di alcuni provvedimenti che ha emanato poco tempo fa, potrebbero rivelarsi disastrosi per il Paese. Bisogna fare una premessa, è probabile, visti i comportamenti tenuti da Canti negli ultimi mesi, che egli non abbia alcuna intenzione di presentare in Consiglio GG il PRG progettato dallo Studio BOERI. Già aveva iniziato presentando le due famigerate Varianti al PRG Vigente che, se approvate avrebbero contribuito da sole a invalidare alcune potenzialità del PRG Boeri. Poi, dimostrando un’ignoranza abissale in tutto quello che riguarda la gestione degli strumenti urbanistici, violando ogni legge che regolamenta la gestione dell’approvazione del PRG, cosa fa il nostro eroe? Lo porta in CPT (Commissione per le Politiche Territoriali) presentandolo ai commissari politici e tecnici privati come se fosse un normale Piano Particolareggiato e non il piano generale di gestione urbanistica a livello territoriale con effetti determinanti sul futuro del nostro Paese. Non contento, il signor Canti, violando le leggi, non solo ha presentato il nuovo PRG in CPT, ma ha anche distribuito a tutti i commissari un CD con tutte le norme e le tavole di progetto; per chi mastica di urbanistica è un’operazione a dir poco aberrante. Mi sono bastate 4 telefonate per averne una copia e la cosa è scandalosa. Non si può divulgare in pubblico una legge che è composta da elementi di previsione urbanistica in quanto mette a conoscenza di chiunque le differenze tra il vecchio e il nuovo PRG; l’aberrazione consiste nel permettere ad ogni cittadino o operatore economico in campo edile, proprietario o gestore di un terreno di poter utilizzare, in tempo reale, due leggi di cui una, vecchia e obsoleta ma ancora in vigore, mentre quella nuova, non ancora presentata in Consiglio GG potrebbe prevedere, per ogni area, una destinazione diversa da quella in vigore e ogni cittadino potrebbe gestire la propria proprietà con due diverse possibilità. Alla luce di tutto ciò, nella mia veste di co-firmatario del nuovo PRG assieme all’Arch. Stefano Boeri, DIFFIDO il Segretario di Stato con la delega al Territorio e all’Ambiente Stefano Canti dal presentare il nuovo PRG in Consiglio GG avendo agito in totale violazione delle norme di presentazione e avendo dato pubblicità a uno strumento urbanistico che doveva rimanere riservato e secretato fino al momento della sua presentazione in Consiglio GG. Se il nuovo PRG dovesse essere presentato ufficialmente, sarei costretto ad adire alle vie legali per evitare un uso distorto e illegale del nuovo PRG la cui impropria pubblicità creerà sicuramente negative ripercussioni sulla qualità del progetto urbanistico e sull’efficacia di alcuni suoi principi ispiratori inficiandone le effettive potenzialità. Naturalmente la responsabilità di questo bel casino è tutta del segretario Canti che ha dimostrato di non riuscire a capire (o di volersene fregare) come si gestiscono queste cose nel rispetto delle leggi. E’ una questione di cultura urbanistica, di apertura e disponibilità mentale rispetto a queste problematiche, non si può gestire un passaggio che potrebbe essere epocale per il Paese con questa arroganza e questa leggerezza, basando le proprie azioni secondo i propri convincimenti personali o i propri comodi clientelari, legati ad un considerevole livello d’ignoranza su questi temi; è una questione di sensibilità e mi meraviglio che all’interno dello staff della Segreteria al Territorio nessuno abbia saputo consigliare il segretario sull’iter giusto da seguire, sempre che lo si volesse adottare questo beneamato nuovo PRG. Essere in possesso di uno strumento urbanistico a firma Boeri e buttarlo nella pattumiera, oltre ad aver fatto sprecare un bel pacchetto di soldi allo Stato (e con questi chiari di luna non è decisamente una bella cosa), farà fare una ulteriore pessima figura al nostro Paese che si permette il lusso di scartare un progetto di un architetto considerato uno dei tre migliori urbanisti del mondo.

Anche a causa della presenza del segretario Stefano Canti, non penso che questo Congresso di Stato abbia la maturità, la preparazione e le competenze adatte per portare avanti correttamente il paese senza cadere nelle tentazioni di abusare del proprio potere; sono riusciti infatti a imbambolare una buona parte dei cittadini che col loro voto gli hanno messo in mano un potere smisurato, mai visto a San Marino e per questo estremamente pericoloso. E invece dialoghiamo con il Gabibbo, gioiamo con Donna Avventura e andiamo a Cellino San Marco alla corte di mister Al Bano, quando etichetta e ruolo vorrebbero che dovrebbe essere lui a venire a San Marino a chiedere udienza al Segretario al Turismo e non viceversa (al limite potevate incontrarvi in video conferenza), questo è il livello. Comunque è arrivato il momento delle responsabilità e sono deciso, le mie, a prendermele tutte.

Augusto Michelotti

Libero Cittadino

Area Democratica

San arino 9 settembre 2020/1720 d.F.R.

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