14° Congresso FUCS, approvata all’unanimità la risoluzione conclusiva ed eletto il nuovo Consiglio Direttivo

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Il nuovo Consiglio Direttivo della FUCS-CSdL, è stato eletto al termine dei lavori del 14° Congresso della Federazione svoltosi ieri presso il Palace Hotel. Su 67 delegati aventi diritto di voto, i votanti sono stati 65.

Questi i 15 eletti nel nuovo Direttivo in ordine di arrivo, con il relativo numero di voti.

1) Stéphane Colombari 49

2) Diego Moretti 48

3) Valentina Capicchioni 39

4) Denise Gorrieri 38

5) Matteo Missiroli 35

6) Marino Tura 34

7) Massimiliano Selva 25

8) Giovanni Maiani 22

9) Massimo Bedetti 20

10) Luca Rattini 20

11) Lucia Semplerlotti 19

12) Carlotta Antonelli 13

13) Silvia Cavalli 12

14) Ambra Bugli 12

15) Monica Toni 11

Al termine dei lavori del mattino, il 14° Congresso FUCS (Federazione Unitaria Costruzioni e Servizi) ha approvato all’unanimità la risoluzione conclusiva, che si riporta di seguito.

 Risoluzione conclusiva 

Il 14° Congresso della FUCS, svoltosi nella giornata di giovedì 21 ottobre 2021 presso la sala Expo del Palace Hotel di Serravalle, sentiti il riferimento del  Segretario uscente Alfredo Zonzini e la relazione del funzionario Stéphane Colombari, che fa proprie, unitamente all’intero dibattito e agli interventi del Segretario Generale Giuliano Tamagnini e del Segretario Confederale Enzo Merlini, che ha effettuato le conclusioni, approva la seguente mozione conclusiva.

Il Congresso rinnova alla maggioranza, al Governo e alle forze politiche l’appello affinché venga adottato il metodo della concertazione e del confronto preventivo con le organizzazioni sindacali e le parti sociali, per permettere attraverso la partecipazione e la coesione di definire le migliori soluzioni ai problemi del paese. In tal senso reitera all’Esecutivo la richiesta, avanzata fin dal suo insediamento, di aprire un tavolo di confronto permanente sulle importanti riforme da realizzare nella direzione dell’equità, e sui progetti di sviluppo per rafforzare l’economia e l’occupazione.

La creazione di una “cabina di regia” si rende ancor più necessaria alla luce della grave crisi pandemica che ha colpito anche il nostro paese, aggravando i problemi già esistenti e creandone di nuovi. Tutto ciò nella consapevolezza che, grazie ad una efficiente e diffusa campagna vaccinale, abbiamo iniziato a ripristinare le condizioni di normalità nella vita quotidiana.

Esprime forte preoccupazione per il considerevole debito pubblico accumulato dallo Stato, determinato per la gran parte – oltre un miliardo di euro – dalle conseguenze dei dissesti bancari. Un debito a seguito del quale sono stati contratti dei prestiti internazionali, molto onerosi per le risorse pubbliche, con la multinazionale Cargill e con la vendita sul mercato azionario dei titoli del debito pubblico. Risorse che devono essere destinate in misura significativa, piuttosto che alla spesa corrente, agli investimenti in infrastrutture ed a sostegno dell’economia reale.

Ritiene necessario fare pienamente luce sulla situazione delle banche, e accertare attraverso azioni legali le responsabilità politiche e di management che hanno determinato una mole abnorme di crediti dubbi ed inesigibili.

Rivendica un piano di riorganizzazione complessiva dell’intero sistema bancario, attraverso un progetto di internazionalizzazione e ricapitalizzazione, affinché possa operare in un contesto più ampio, individuando soluzioni efficaci alla gestione degli NPL e alla salvaguardia dei risparmi dei cittadini e dei Fondi Pensioni. Una riorganizzazione che – partendo dalla firma del memorandum d’intesa con Banca d’Italia – deve puntare alla piena ripresa del settore e alla salvaguardia dei lavoratori occupati, che in alcun modo devono essere chiamati a pagare le conseguenze di scelte di cui non sono responsabili.

Il Congresso ritiene necessario mettere fine ad ogni interferenza politica nell’azione della Magistratura, affinché sia messa nelle condizioni di giungere al più presto all’accertamento delle responsabilità penali nelle vicende di collusione tra affari e politica e laddove sussistano illeciti nella gestione del settore bancario.

Si compiace per la ripresa del rapporto diretto con i lavoratori, a seguito della stabilizzazione della situazione pandemica. In tal senso esprime un forte ringraziamento a tutto il personale medico-sanitario che con impegno encomiabile ha assicurato anche durante i periodi più critici della pandemia l’assistenza ai malati di Covid e delle altre patologie. Al contempo si appella al Governo e alle autorità sanitarie dell’ISS affinché vengano risolti i seri problemi che gravano in particolare sulla medicina di base, affinché recuperi la sua piena efficienza e torni ad essere un fiore all’occhiello del sistema di protezione sociale del nostro paese. Va preservato e consolidato il carattere universalistico e solidaristico del nostro sistema di welfare state.

Esprime un ringraziamento anche a tutti i lavoratori che hanno lavorato duramente e a contatto con il pubblico durante i mesi della pandemia e del lockdown, tra cui gli addetti dei supermercati e dei negozi di alimentari, ecc., che hanno consentito a tutti i cittadini di approvvigionarsi con i generi di prima necessità.

Sollecita la messa in atto delle riforme necessarie e urgenti per il paese; la riforma tributaria, quella pensionistica, delle imposte indirette, l’integrazione con l’Europa, la riorganizzazione della sanità e dello stato sociale. In particolare si rivendica l’equità fiscale per tutte le categorie, chiamate a contribuire secondo le reali capacità patrimoniali e finanziarie, al fine di conseguire le risorse indispensabili per una sana politica di bilancio e gestione della cosa pubblica.

Rivendica una riforma del sistema pensionistico partecipata e condivisa, che assicuri l’equilibrio finanziario dei fondi e l’erogazione di pensioni adeguate anche in futuro, salvaguardando quelle professionalità che hanno una lunga storia contributiva o che hanno svolto attività usuranti, tutelando al contempo le peculiarità del genere femminile, che spesso si ritrova con carriere lavorative discontinue. Un intervento che deve essere definito contestualmente alla riforma del sistema tributario, per rafforzare l’impegno dello Stato nel sostenere anche con risorse pubbliche i fondi pensionistici.

Il Congresso chiede di preservare e rilanciare l’Azienda Autonoma di Stato per i Lavoro Pubblici, importante patrimonio dello Stato, affinché continui a fornire interventi efficienti e qualitativi alla collettività, investendo in progetti formativi continui e riconoscendo alla stessa il suo ruolo sociale e inclusivo di tutte le figure lavorative emarginate dal mondo del lavoro privato. In tal senso si rivendica una implementazione delle professionalità al fine di evitare il ricorso alla esternalizzazione dei propri interventi ad aziende private. L’Azienda svolge anche un ruolo fondamentale nella salvaguardia del territorio e nella corretta manutenzione e decoro delle infrastrutture pubbliche e dei centri storici.

Impegna la Federazione a rilanciare l’iniziativa e il confronto con le controparti pubbliche e private per addivenire ai rinnovi dei contratti collettivi nazionali scaduti in tutti i settori: salariati AASP, banche, turistico-alberghiero (bar ristoranti alberghi mense), commercio e commercio turistico, servizi, edilizia privata. Tutti i lavoratori hanno diritto a rinnovare i propri contratti di lavoro con risultati che consentono la tutela del potere d’acquisto delle retribuzioni rispetto all’aumento del costo della vita, e il consolidamento dei diritti e delle condizioni normative.

Va prestata maggiore attenzione e solidarietà ai lavoratori di quei settori in cui le norme contrattuali attuali non riconoscono appieno, sia dal punto di vista economico che normativo, il vero valore della professionalità prestata, con l’obiettivo di raggiungere un avanzamento delle condizioni complessive.

Vanno perseguite efficaci politiche occupazionali, utilizzando al meglio lo strumento della formazione e riqualificazione professionale, per dare risposte concrete a quelle figure che ad oggi non trovano adeguati sbocchi occupazionali, e in particolare le donne, i giovani, gli ultracinquantenni e i lavoratori con disabilità. Per i ragazzi che escono dal mondo della scuola, vanno attivati percorsi formativi attraverso stage aziendali, tirocini retribuiti, riconosciuti e maggiormente regolamentati.

Occorre rivendicare politiche e interventi per superare le disparità di trattamento e discriminazioni di cui sono ancora vittime le donne nei luoghi di lavoro e nell’accesso all’occupazione, legate anche al ruolo della donna nella cura della famiglia. Una situazione che è peggiorata durante la pandemia, in cui le donne si sono dovute fare ancora più carico delle necessità famigliari e nell’accudimento dei figli, impegnati nella didattica a distanza, con ricadute negative e rinunce sul piano  della propria vita lavorativa.

Il Congresso rinnova la richiesta di rafforzare gli organi ispettivi per contrastare il lavoro nero e irregolare e per una maggiore trasparenza negli appalti e subappalti, e al contempo va rilanciata l’azione di tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Conferma il valore imprescindibile dell’unità sindacale all’interno della CSU, valore fondamentale per dare maggiore forza e autorevolezza al movimento dei lavoratori, nel rispetto delle posizioni che le Confederazioni hanno assunto con i documenti volta per volta condivisi nella lunga storia della Centrale Sindacale Unitaria.

Approvata all’unanimità