Nel mirino il Decreto Legge 213/2021 sulle figure apicali dell’Amministrazione Pubblica

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Riceviamo e pubblichiamo da CDLS:

  • La restaurazione del dominio della politica sulla Pubblica Amministrazione procede spedita: infatti anche le residue figure apicali della macchina pubblica finora sfuggite al controllo politico, lo diventeranno a breve. Ciò grazie a quanto previsto dal Decreto-Legge 213/2021.

Questo percorso è iniziato oltre un decennio fa, quando i Coordinatori di Dipartimento sono diventati parte integrante dello staff delle Segreterie di Stato; poi  il passo successivo è stata la Legge 108/2009, grazie alla quale i Dirigenti pubblici sono diventati precari, con contratto triennale, e sottoposti al giudizio insindacabile del Congresso di Stato rispetto al loro operato e, conseguentemente, al loro rinnovo.

Per completare l’opera di restaurazione del pieno controllo della politica sulla P.A. ora è la volta degli ex Responsabile di Unità Organizzativa (RESUNIOP), ora denominati Posizione Organizzativa (PO), che i Dirigenti potranno nominare con la più ampia discrezionalità.

“Nei Paesi occidentali – puntualizzano i Segretari Generali della CSdL e della CDLS – le figure apicali delle Pubbliche Amministrazioni sono quelle che garantiscono la continuità e l’operatività dei Dipartimenti e degli uffici, rispetto ai cambi del Governo conseguenti alle elezioni o alle crisi politiche. Questa autonomia dall’influenza del Governo di turno garantisce che l’operato dell’amministrazione pubblica sia indipendente dalle dinamiche politiche e sia orientata unicamente al perseguimento degli obiettivi assegnati.”

Purtroppo dobbiamo rilevare che, ancora una volta, San Marino si distingue in peggio: la pervasività dell’influenza della politica in ogni ambito non ha freni. Viene spontaneo chiedersi se, oltre alle riforme mancate e alle liberalizzazioni sfrenate, debba essere questo il biglietto da visita con il quale il nostro Paese si presenta agli Organismi internazionali ed agli investitori esteri.

Per i Segretari Generali della CSdL e della CDLS “oltre a non vedere ancora traccia del futuro modello di sviluppo che si intende progettare per San Marino, riguardo al quale è da tempo sollecitiamo il Governo, dobbiamo ancora una volta stigmatizzare il contenuto ed il mancato confronto su provvedimenti come il Decreto 213/2021. Non sono queste le credenziali di cui il Paese ha bisogno”.

Per questo motivo la CSU ha inviato una lettera all’Esecutivo chiedendo di non procedere alla ratifica di questo Decreto.