Repubblica Futura sul caro bollette

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RF ha più volte chiesto al Governo di intervenire per mitigare l’impatto del caro bollette sulle famiglie più in difficoltà e sulle imprese.

Tutti gli Stati lo hanno fatto, in maniera più o meno estesa, per limitare l’inflazione e proteggere il potere d’acquisto dei cittadini di fronte al caro energia, specie le fasce a più basso reddito. L’Italia, per esempio, ha allo scopo creato un bonus messo a disposizione di decine di milioni di soggetti (cittadini e imprese), finanziato con una tassa di scopo (sugli extra profitti delle imprese energetiche)

Il Decreto emesso dal nostro Governo è, invece, avvilente per quanto è debole ed incapace di sostenere concretamente i cittadini sammarinesi che rischiano di subire l’impatto più pesante da questi aumenti.

Sono pochissimi i beneficiari potenziali: persone disoccupate e indigenti e operatori economici con forti riduzioni del fatturato o aumenti dei costi. Nessun altro. Tra l’altro questi soggetti sono selezionati (nel caso delle persone fisiche) senza guardare nemmeno al loro reddito, col rischio quindi di aiutare chi non ne ha bisogno: quanto sarebbe stato importante, per queste necessità, avere a disposizione l’Icee, che avrebbe consentito di aiutare davvero le famiglie certificate come maggiormente in difficoltà, ma il Governo ha messo in soffitta anche questo strumento (come tantissime altre cose che erano state preparate e quasi terminate nella passata legislatura).

Sono minime anche le misure di sostegno: i soggetti individuati possono godere solo di una dilazione di pagamento per tutto il 2022, quindi nel 2023 dovranno pagare le bollette del 2023 e quelle del 2022. Solo per gli indigenti (percettori del reddito minimo familiare e persone che hanno chiesto aiuto alla Caritas) è previsto uno sconto del 25% sulle bollette del 2022.

La scusa è sempre la stessa: “non ci sono soldi”. Ma è una scusa vecchia e inadeguata perché questa misura non va finanziata con deficit o debito, ma con interventi ad hoc, magari tagli alle spese superflue e inutili (trasferte, consulenze, acquisti di macchinari costosissimi che restano inutilizzati, ecc.) che facilmente consentirebbero di trovare le risorse per aiutare centinaia di famiglie.

Ancora una volta il nostro Governo ha mostrato la sua profonda inadeguatezza nel definire priorità e interventi efficaci per far fronte ai bisogni esistenti. Ma, dalle ultime dichiarazioni, sembra quasi che la cosa sia stata fatta volontariamente, per spingere verso il risparmio energetico: se questa fosse la motivazione, sarebbe ancora più tragica.