Le follie di Fognini A Wimbledon show negativo,’maledetti inglesi, cascasse una bomba”

Insulti, rabbia e dito medio:

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Italy's Fabio Fognini kneels on the court after failing to get the ball as he plays United States' Tennys Sandgren in a Men's singles match during day six of the Wimbledon Tennis Championships in London, Saturday, July 6, 2019. (ANSA/AP Photo/Alastair Grant) [CopyrightNotice: Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved]

Rischia di costare una multa salata a Fabio Fognini l’imprecazione “anti-Wimbledon” pronunciata nel corso del match perso contro lo statunitense Tennys Sandgren. Sotto di due set l’italiano – frustrato anche dal fatto di giocare in uno dei campi più disturbati, il n.14 – ha sbottato: “Maledetti inglesi, dovrebbe cadere una bomba su questo circolo”. Per il momento l’organizzazione dei Championships non ha assunto nessuna posizione ufficiale, evitando ogni commento.

“Se qualcuno si è offeso chiedo scusa, ma non ho altro da aggiungere”. Così Fabio Fognini ha risposto a chi gli chiedeva un commento sulle imprecazioni anti-Wimbledon nel corso del match perso con Tennys Sandgren. Sotto di due set l’italiano ha sbottato: “Maledetti inglesi, dovrebbe cadere una bomba su questo circolo”. Fognini ha voluto spiegare la sua frustrazione: “In campo un agonista molte volte sbaglia, si è frustrati, ed io lo ero perché non stavo giocando come volevo. Se si è offeso qualcuno chiedo scusa, ma è tutto qui”.

L’etichetta di ‘bad boy’ l’ha sempre respinta e rifiutata, ma Fabio Fognini c’è cascato ancora. Dopo le sceneggiate ai giudici di linea, le sfuriate all’indirizzo di arbitri e avversari, ecco la nuova, ultima follia del tennista ligure colto da un audio a Wimbledon mentre offende il pubblico di casa nel corso del match, poi perso, contro Tennys Sandgren. Sotto di due set e frustrato anche dal fatto di giocare in uno dei campi più disturbati, il n.10 del mondo ha sbottato: “Maledetti inglesi, dovrebbe cadere una bomba su questo circolo”, la frase poco british di cui poi l’azzurro si è scusato. Resta il fatto che non è la prima volta che l’azzurro perde le staffe, complice un atteggiamento nervoso che lo porta sempre a battibeccare con qualcuno, soprattutto quando le cose non girano. Famosa resta anche una litigata, sempre a Wimbledon nel 2013, con l’arbitro Pascal Maria che gli costò anche una multa salatissima. La più scontata definizione possibile per questo tennista classe ’87 è “genio e sregolatezza”. Anche mentre scalava la classifica mondiale del tennis, la cattiva abitudine di comportarsi da ‘cattivo’ Fognini non l’ha persa, anche se nel frattempo ha dimostrato di avere i colpi per giocarsela con tutti, e nella sua vita privata Flavia Pennetta l’ha messo in riga. Così, se da una parte ha cominciato a mietere vittorie e entrare nell’Olimpo mondiale, dall’altra non riesce a scrollarsi di dosso l’etichetta della follia che qualche volta lo accompagna. Come è accaduto anche oggi e che fa il paio con lo ‘”zingaro di m..” urlato a Filip Krajinovic ad Amburgo qualche anno fa, agli insulti al papà Fulvio a Montecarlo nel 2014, al dito medio mostrato al pubblico di Shanghai dopo il match perso contro uno sconosciuto cinese. Ad Amburgo nel 2015 a fare le spese del nervosismo del ligure fu anche Rafa Nadal: in quell’occasione Fabio non se la prese direttamente con lo spagnolo ma con lo zio Toni e il suo coaching non autorizzato. A Parigi-Bercy Fognini perse contro Lucas Pouille e nel corso del match discute animatamente con il giudice di sedia brasiliano che alla fine gli negherà la stretta di mano. Una delle poche volte nella storia del tennis.
(Fonte ANSA)

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