Botti di Capodanno: evitiamoli per i nostri animali!

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San Marino. L’Apas, Associazione Protezione Animali Sammarinese, lamenta la poca sensibilità dimostrata dal Consiglio Grande e Generale, che per ben due volte, ha respinto le istanza d’Arengo promosse nell’ottobre 2012 e aprile 2016, con cui si chiedeva l’abolizione dei botti e promette di voler continuare la sua battaglia. Pertanto, consapevole che il nuovo anno sarà accolto a San Marino con botti, fuochi d’artificio e petardi, propone alcuni consigli per cercare di limitare i danni e proteggere gli animali di affezione.

Il gatto andrebbe rinchiuso in un luogo tranquillo (garage, bagno, ecc) possibilmente serrando le finestre in modo che anche i bagliori, oltre ai rumori, siano diminuiti. Comportandosi in modo normale, senza tranquillizzarlo oltre misura per non trasmettere preoccupazione.

Nel caso del cane, se in genere vive in giardino, occorre sistemarlo in un locale chiuso, conosciuto e sicuro, mettendogli a disposizione il suo giaciglio e alcuni oggetti a lui familiari, ad esempio i suoi giochi preferiti, le ciotole e qualcosa da rosicchiare. Eliminare tutto ciò che potrebbe ferirlo nel caso tentasse comunque una fuga.
Se il cane è legato, sistemazione da biasimare, perché vietata dalla normativa vigente, occorre slegarlo e sistemarlo come nel caso precedente. Se vive in un box esterno, verificare che sia sufficientemente sicuro e che gli fornisca la giusta protezione, altrimenti sistemarlo come nei casi precedenti. In ogni caso, se è possibile, raggiungere il cane per verificare se è tutto ok, trattandolo come al solito.
Se non è possibile sistemarlo al chiuso, verificare l’integrità della recinzione e fare molta attenzione: se riuscisse ad uscire, potrebbe perdersi o addirittura rischiare di essere investito. Se privo di microchip, una volta recuperato e portato al canile, sarà impossibile rintracciarne il proprietario, soprattutto se questi non lo dovesse cercare attivamente.

Cosa fare con un cane che resta a casa da solo: lasciare le luci accese; lasciare le porte aperte; lasciare almeno due stanze a disposizione; il suo giaciglio deve essere ben raggiungibile;  non lasciare oggetti che lo possano ferire; lasciare a disposizione i suoi giochi e qualcosa da rosicchiare; lasciare la ciotola dell’acqua (anche se, quando un cane è spaventato, non mangia e non beve); a mezzanotte far squillare il telefono, potrebbe distrarlo ed eventualmente calmarlo udendo un suono conosciuto e rassicurante.

Cosa fare quando il cane è in casa con noi: lasciare le porte aperte, il suo giaciglio deve essere sempre ben raggiungibile. Se si nasconde, non cercare di tirarlo fuori dal nascondiglio con la forza, deve farlo di sua iniziativa. Al massimo raggiungerlo e cercare di mantenere un comportamento che sia il più possibile rilassato e tranquillo. Per farlo uscire, chiamarlo come si fa di solito, se non ubbidisce, significa che si sente più al sicuro dov’è. In questo caso non insistere, uscirà di sua spontanea volontà quando non sarà più spaventato.
Cercare di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare, non bisogna dare la sensazione di proteggerlo o confortarlo per non accentuare le sue ansie.

 

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