Alessandro Mancini: Celli sacrificato da AP per realizzare il nuovo governo

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San Marino. Celli non si è dimesso da ruolo di Sds Finanze. Simone Celli è stato fatto dimettere dalla sua magioranza, o meglio da una parte della sua maggioranza dal ruolo di Sds alle Finanze. Questo è il punto di partenza. Più Celli restava alla Segreteria, più i giorni di questa maggioranza erano contanti, non per quello che doveva fare, è stato fatto così poco in questi 2 anni. Non cadono governi se non sono pronti i nuovi governi. Si è quindi guadagnato tempo con la richiesta a Celli di farsi da parte, per rimodulare un progetto politico che nulla avrà a che fare con Adesso.sm. Tutti sanno a chi mi riferisco: Alleanza popolare cercherà di prendere tempo per poter dare le carte ed essere presente anche in un prossimo governo della prossima legislatura. Questa l’analisi e la dico per fatti ben precisi. La riunione del Ccr ne è la fotografia: mi spiegate perché è stato convocato lunedì e non con il nuovo Sds Finanze? Bisognava non entrare nella questione Delta, anche perché la decisione è già presa. Ma bisognava mostrare che senza Celli cambiavano le cose, si abbassavano i toni e si prendeva un po’ di ossigeno. A Celli avete poi chiesto un ultimo sacrificio, il più brutto: l’intervento in Commissione Finanze. È stato l’ultimo ordine a Celli, un attacco forte senza precedenti verso il terzo potere dello Stato. E l’attacco a Banca centrale, quella che ha voluto Celli e che, finalmente, all’unanimità ci ha dato una lezione, perché lì maggioranza e opposizione decidono in modo autonomo, e non va bene. Queste due coordinate diventeranno temi di attualità a breve. Celli si è dovuto sacrificare perciò per la tenuta di questo governo, per dare solamente qualche giorno in più al mazziere di turno che dovrà dare le carte per un nuovo assetto politico per la nuova legislatura. Molti di voi di maggioranza non le avete neanche immaginate queste cose, perché ai tavoli che contano non vi chiamano. Conosco bene Simone Celli e credo oggi pensi al consiglio che nel 2006, quando entrammo per la prima volta qui dentro,  ci diede un amico comune: la politica è cosa complicata, state attenti, è molto peggio un amico-nemico che un nemico avversario.

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