Settimana di educazione alla cittadinanza: l’intervento di apertura della Reggenza

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San Marino. Desideriamo porgere il nostro saluto ai ragazzi della Scuola Secondaria Superiore, accompagnati dai loro insegnanti e dal dirigente, ai relatori e a tutte le persone presenti a questo incontro, il primo di una serie di appuntamenti dedicati al tema della cittadinanza.

A questo tema, fin dall’inizio del nostro mandato reggenziale, abbiamo inteso dedicare la più grande attenzione, nella convinzione che esso – soprattutto in questo particolare momento, quando più evidente è la difficoltà di giungere a percorsi condivisi che consentano di unire risorse ed energie anche in una piccola comunità come la nostra – richieda il massimo impegno delle istituzioni, della scuola, della università, delle tante realtà culturali, sociali e sportive presenti a San Marino.

L’approvazione all’unanimità da parte di tutte le forze politiche rappresentate nel Consiglio Grande e Generale dell’ordine del giorno istitutivo di una giornata specificamente dedicata all’educazione alla cittadinanza, mostra quanto avvertita sia l’esigenza di adoperarsi per promuovere una maggior consapevolezza delle ragioni del nostro vivere insieme, dei diritti e doveri che ci contraddistinguono come cittadini.

Il profondo senso di incertezza e di preoccupazione per il futuro, a fronte della difficoltà degli Stati e degli organismi transnazionali ad affrontare sfide di carattere globale ma con importanti ripercussioni sulla vita dei singoli cittadini, pongono ovunque in discussione principi e valori come il rispetto dei diritti umani, la solidarietà, la ricerca incessante, attraverso il confronto, il dialogo e di momenti di intesa che lascino spazio all’accordo e alla collaborazione.

La mala politica, la sua incapacità a sollevarsi oltre l’orizzonte del presente, oltre la logica del consenso immediato e dell’interesse particolare da soddisfare per offrire soluzioni in grado di schiudere prospettive convincenti per il futuro, hanno determinato atteggiamenti di rancore sociale, di rinuncia e di sfiducia nella politica e di distacco anche nei confronti delle istituzioni. Atteggiamenti poi strumentalizzati e fomentati dalle dinamiche distorte legate all’utilizzo dei social network.

In questo contesto, in cui gli adulti, i potenti, stentano ad assumersi le responsabilità che competono loro in questo difficile e complesso momento storico, ci piace ricordare una giovane, una vostra coetanea, Greta Thunberg, che ha saputo scuotere le coscienze di tutto il mondo, varcando con la propria voce quelle barriere e quei muri che tanti oggi cercano di costruire sempre più alti e impenetrabili. Greta ci ha ricordato, con semplicità e passione, che tutti abitiamo lo stesso pianeta, che il destino di tutti è legato alla sua sorte, che la collaborazione e la cooperazione rappresentano le sole risposte adeguate alle sfide globali che stiamo vivendo, le sole in grado di garantire condizioni di vivibilità e sostenibilità anche alle generazioni a venire.

Di queste generazioni voi oggi siete i portavoce, i rappresentanti del loro diritto ad esprimere al meglio le loro capacità e potenzialità, a godere di quella bellezza del mondo che consiste anche nella sua grande varietà e diversità, a vivere in comunità che sappiano garantire dignità e pari opportunità ad ogni persona e protezione e sostegno nei momenti di maggior difficoltà e fragilità.

La vostra voce deve essere forte, così come determinato e tenace deve essere l’impegno per contrastare quanto vi sembra inaccettabile e per contribuire già oggi a costruire condizioni di vita che meglio possano corrispondere alle vostre esigenze e alle vostre aspettative.

Il vostro apporto, cari ragazzi, è oggi tanto più importante perché siamo profondamente convinti che la crisi che anche il nostro paese sta vivendo ci debba portare a riflettere sulla qualità del nostro vivere, come singoli e come collettività, a lavorare insieme per costruire una comunità più forte e resiliente, perché più attenta a non dissipare nell’oggi le proprie risorse, comprese quelle ambientali e naturalistiche, perché arricchita dallo spirito civico e dalla partecipazione di cittadini che si sentono convintamente impegnati ad avere cura del bene comune come di una loro ricchezza personale.

Ci deve aiutare, ragazzi, la lezione semplice ma grande, del nostro popolo, che ha sempre saputo stringersi per attraversare, con spirito solidale e grande attaccamento a questo lembo di terra, i sentieri più difficili e impervi della sua storia, senza negare, anche nei momenti di maggior ristrettezza e difficoltà, aiuto e sostegno ai più sfortunati.

L’indimenticabile esperienza che stiamo vivendo, quali Capitani Reggenti, ci dà l’opportunità di apprezzare l’opera svolta da tante associazioni e volontari che, quotidianamente, silenziosamente e spesso senza alcuna visibilità, offrono con generosità il proprio tempo, le proprie competenze ed esperienze nei più svariati campi per contribuire alla crescita sociale, culturale e civile del nostro paese.

Vi invitiamo ad avvicinarvi a questo patrimonio inestimabile per conoscere meglio le grandi potenzialità e risorse che la nostra società civile è in grado di esprimere, per arricchire il bagaglio di conoscenze ed esperienze che saranno a fondamento delle vostre scelte e decisioni future e per riempire le vostre giornate di positività, impegno e partecipazione alla vita della comunità.

Come fa, del resto, chi dedica parte del proprio tempo anche ad attività sportive. Una palestra straordinaria, lo sport, che contribuisce alla vostra formazione quali persone e quali cittadini, per apprendere, divertendovi e appassionandovi, che fatica, determinazione, impegno e tenacia sono l’indispensabile supporto di ogni ambizione e aspirazione, che la competizione è una sfida che stimola a porsi sempre nuovi limiti e traguardi per esprimere il meglio di se stessi e che, pertanto, le sole vittorie che contano sono quelle conseguite lealmente, rispettando le regole e la dignità di ogni avversario. Ma soprattutto che mettere nella competizione il massimo impegno e dedizione, è già di per sé una vittoria personale, che vi farà crescere a passi da giganti.

Oggi davanti a voi ci piace richiamare anche un’altra ragazza come voi, Malala, la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la Pace che, con determinazione e coraggio, ha saputo ricordare al mondo intero il valore della istruzione e della cultura in un contesto in cui gli era negato dalla follia del fondamentalismo religioso. Un valore che, nella nostra diversa realtà e quotidianità, dove tutto è dovuto e garantito, rischiamo tanto facilmente di smarrire. Il vostro impegno attuale sui banchi di scuola vi permetterà di acquisire competenze per il vostro futuro professionale, ma anche di essere persone più libere e autonome, perché in possesso di risorse e strumenti per muovervi con maggior consapevolezza in una realtà sempre più complessa e difficile da decifrare, resa ancora più intricata dall’odierno, incontrollato moltiplicarsi di informazioni e notizie.

“Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.” Questa è una delle sue citazioni più famose, che ci piace condividere con voi. Segnatevela bene a mente, perché questo è il vostro tempo e non ricapiterà più. Siete voi che oggi, non domani, potete, anzi dovete, cambiare il mondo, e modellarlo sulla base dei vostri desideri.

A voi che rappresentate il futuro del nostro paese chiediamo di conoscere il nostro passato e le nostre istituzioni affinché, arricchiti da questa conoscenza, possiate contribuire a custodire e rafforzare quella democrazia che è così profondamente radicata nella storia e nelle tradizioni del nostro popolo. Una democrazia mai acquisita per sempre e che sarà tanto più compiuta e meno imperfetta quanto più potrà confidare su una cittadinanza vigile e attiva, consapevole di avere nel rispetto delle istituzioni il maggior presidio dei propri diritti e della propria libertà, ma anche di poter incidere sul proprio presente e futuro con l’impegno e la partecipazione alla vita politica e così concorrere alla formazione delle decisioni che riguardano la nostra casa comune.

La Reggenza della Repubblica

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