Il grande cuore di San Marino per i profughi ucraini – Di Paolo Bandini Callegari

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Si chiamano NOTIKA e ROSTIK e dal 30 marzo stanno donando tutto loro stessi ad un gruppo di famiglie Ucraine rifugiate in Repubblica. NOTIKA mi racconta come tutto è cominciato con il suo desiderio di strappare a quelle giovani mamme ed ai loro bambini “ a volte solo di pochi mesi” quella paura dagli occhi che le contraddistingue tutte all’arrivo, un senso di smarrimento per esser giunte da un paese lontano “ anche se non sono che qualche migliaio di chilometri “ ma è come fosse un’altro mondo, li il silenzio è rotto non più dai suoni della natura di questa incerta primavera, ma dallo scoppio delle bombe, dalle urla dei bambini e dai muri che crollano, edifici che non sono più case ma solo poveri muri, contenitori di vite in fuga . NOTIKA è moglie di un Sammarinese vive e lavora in Repubblica da tanti anni, lei e ROSTIK “ suo figlio” parlano un italiano perfetto ma sono Ucraini e non hanno saputo resistere al richiamo della sofferenza di quelle giovani mamme dagli occhi tristi ,che sono fuggite dalle guerra con le poche cose raccattate in fretta e furia prima di strappare ai loro mariti un abbraccio fuggevole che potrebbe esser stato l’ultimo. È nella canonica della chiesa di Don Bosco a Murata che ci incontriamo, voglio sapere di più del loro volontariato spontaneo, voglio vedere coi miei occhi quei bambini e le loro mamme che si ritrovano ogni martedì per sentirsi un po’ meno profughi un po’ meno sradicati e smarriti . Entro in una stanza enorme dove hanno preparato una merenda, che dato il luogo par quasi una comunione Cristiana dove ognuno mangia un boccone, con la gioia sacrale di una comunità riunita. I più piccoli giocano e si rincorrono , costruiscono balocchi di un tempo aiutati da NOTIKA e dalle mamme così giovani da sembrar esse stesse bambine , mi ero ripromesso di chiederle della guerra della loro terra , ma ad un tratto non ne ho più il coraggio non voglio rischiare di incrinare quel’esile momento di festa di atmosfera famigliare che fa sentire un po’ tutti “ anche se per poche ore” in famiglia a casa. Rostik ha solo 17 anni ma non esita ha dedicare tutto il suo tempo libero a questi nuovi amici venuti dal suo antico paese, si occupa un po’ di tutto dai contatti all’organizzazione dell’evento settimanale oltre che di andare a raccogliere le rare donazioni e di dividerle tra le famiglie, mi confessa che c’è bisogno di un po’ di tutto, dai pannolini per i bambini agli alimenti “ un po’ di proteine della carne sarebbero le ben venute “non si può mangiare solo pasta” mi confessa NOTIKA d’altronde i 100 €uro al mese offerti dal Governo se ne vanno in una settimana e assicurarsi la sopravvivenza per l’intero mese si fa difficile. “ CI SERVIREBBERO DEGLI AIUTI “ mi confessa NOTIKA ma noi siamo dei semplici volontari non un’associazione, perciò non riceviamo aiuti da nessuno se non dalle nostre tasche, che sono quasi vuote e da qualche amico o conoscente più generoso. “Spesso combattiamo con i 20 € per comprare giusto pane e patate e il latte in polvere per i bambini “ io sento che devo fare qualche cosa ,oltre alla mia modesta offerta che durerà giusto lo spazio di una spesa. Ma un giornalista cosa può fare oltre che dare voce a questo profondo disagio lenito solo dalla generosità di pochi ?? Propongo a ROSTIK e NOTIKA un’articolo, UN GRIDO DI AIUTO , ma si scherniscono “non vogliamo disturbare nessuno “ siamo solo due residenti che aiutano dei profughi di una guerra assurda,che divide quelli che furono fratelli e che ora sono sempre solo una stessa etnia ma….in guerra!! Mi stupisce che non c’è una parola di odio, non un giudizio, attoniti e quasi increduli sperano nella pace. Una pace che io vedo lontana , respinta da interessi politici di chi non ha moglie ne figli in pericolo, ma solo brame di potere e interessi economici voraci e spregiudicati,ma sempre incolpevoli e sordi alle altrui sofferenze … Passo qualche ora con loro, i bambini sono bellissimi e almeno loro hanno ritrovato il sorriso . Il gruppo dei più grandi gioca all’aperto tra loro vedo R….una bella ragazzina dai lunghi capelli neri che mi guarda incuriosita parla solo ucraino è un po’ d’inglese ,ma quanto basta per dirmi che li si sente accolta e la paura poco a poco passa, ma non vuol essere fotografata teme per il suo rientro in patria .ROSTIK che sta traducendo la guarda con tenerezza ma alla mia domanda “ cosa speri per tutti loro ?” mi risponde senza esitazione “ che possano tornare presto alle loro case” anche R…. insinuo io “ certo anche R…questo la renderà felice !” e tu ne sarai felice ?? “ SI … poi oggi c’è internet ….. e sorride. Gli prometto quello che non so se potrò mantenere ma IL GRANDE CUORE DEI SAMMARINESI CHE SEPPE SALVARE 100’000 italiani in fuga dalla guerra NON LI TRADIRÀ NE SONO CERTO !!! e allora mi permetto di lasciare a voi popolo generoso un numero per qualsiasi cosa possiate o vogliate donare direttamente. NOTIKA tel.
328 7579224

Di Paolo Bandini Callegari