“Non lasciamo la capitale senza scuola, le diamo nuova luce grazie alla musica”

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Il Segretario di Stato per la Cultura e l’Istruzione Andrea Belluzzi, il Segretario di Stato per gli Affari Interni Elena Tonnini e il Segretario di Stato per il Territorio Stefano Canti sono intervenuti in conferenza stampa per presentare il progetto relativo al trasferimento dell’Istituto Musicale nella sede delle Scuole Elementari di Cà Caccio. Insieme a loro, per spiegare nel dettaglio tutte le fasi che hanno portato all’ideazione, approvazione e condivisione del progetto, il Direttore dell’Istituto Musicale Sammarinese Paolo Santi e il Presidente Giacomo Volpinari, il Direttore del Dipartimento Istruzione Laura Gobbi, il Direttore delle Scuole Elementari Francesco Berardi, oltre che il Capitano di Castello della Giunta di Città Tomaso Rossini.
Tutti i partecipanti hanno ribadito quanto questa scelta sia stata frutto di un’attenta analisi del contesto demografico sammarinese, in virtù non solo di un deciso calo delle nascite, ma anche delle specificità architettoniche che caratterizzano il Castello di Città, unico con all’attivo due strutture elementari, di cui una, “La Quercia” di Murata, già potenzialmente in grado di poter ospitare due classi dello stesso anno di nascita, senza ingenti lavori di ampliamento.
Una scelta che permetterà di dotare il Centro Storico di un altro importante istituto culturale, un simbolo per tanti giovani sammarinesi, ma che amplierà in maniera decisiva l’offerta di quello che ormai è un vero e proprio sistema del sapere che include al suo interno Università, Biblioteca e Musei di Stato, oltre che le Scuole Superiori.
“Non lasciamo la Capitale senza scuola, le diamo nuova luce grazie alla musica”, sono state le parole del Segretario Belluzzi condivise da tutti i membri del Congresso di Stato intervenuti.
Andrea Belluzzi (Segretario di Stato all’Istruzione, Cultura, Università): “Da tempo il Dipartimento Istruzione aveva avviato dei tavoli di lavoro tecnici per studiare il problema del calo delle nascite, soprattutto nel Castello di Città. Già negli anni precedenti si erano palesate difficoltà a creare due classi sostenibili in termini di numeri per entrambi i plessi scolastici presenti nel Castello. Numeri, è giusto chiarirlo, che andranno incontro a un’ulteriore flessione negli anni a venire e che già oggi parlano di due prime elementari con un totale di 21 bambini. E che nei prossimi anni ci porteranno obbligatoriamente a prevedere una sola classe di prima elementare per il Castello. Un problema che ci ha portato a fare delle riflessioni profonde e trovare possibili soluzioni.
Il compito della politica è fare delle scelte, a volte anche difficili, da cui però possono nascere grandi opportunità. L’Istituto Musicale Sammarinese era senza fissa dimora ormai da 11 anni. Abbiamo ritenuto che questa fosse un’opportunità da cogliere, naturalmente dolorosa, perché è sempre doloroso trasferire e spegnere una scuola elementare, che è un istituto di aggregazione per l’intera comunità. Questa è la nostra risposta, un forte segnale di sostegno alla cultura, alle famiglie, a quello che è il sistema di Città Capitale, che vedrà già nel 2021 realizzate altre importanti novità a livello d’istruzione, come l’ampliamento delle sedi e aule universitarie. Dare una sede e un vestito nuovo all’Istituto era l’opportunità per rispondere in maniera positiva a questa scelta difficile e valorizzare la stessa struttura, che non sarà così abbandonata, ma ricevere nuova centralità nel sistema, grazie a tutti i progetti di sviluppo che questa nuova istituzione saprà sicuramente portare avanti.
È doveroso, infine, avviare un confronto politico sul mondo della scuola e condividere obiettivi comuni per affrontare insieme e in maniera concreta il problema del calo delle nascite”.

Elena Tonnini (Segretario di Stato per gli Affari Interni): “Credo che l’elemento principale di questo discorso venga dalla parola “opportunità”. In questo progetto di stampo culturale si sono raccolte una serie di criticità e, attraverso un percorso condiviso, si è trovata una nuova linea di sviluppo comune. Due mondi che si sono uniti, confrontati e da cui sono scaturite tante nuove idee: un metodo diverso, che è stato portato avanti con successo e che produrrà benefici per tutti. Un percorso che dura da mesi, partendo dall’approfondimento dei dati e coinvolgendo mano a mano tutti i soggetti istituzionali interessati.
Ad agosto 2020 è partito il gruppo di lavoro sull’Istituto Musicale, incaricato di redigere una relazione per il Congresso di Stato che riguardasse sia una ricognizione specifica utile a definire lo status giuridico dell’IMS (altra grande, atavica lacuna) sia un’attenta analisi sulle opzioni disponibili in territorio per trovare una sede definitiva. A questo gruppo di lavoro hanno preso parte i tre Direttori dei Dipartimenti afferenti alle Segreterie oggi presenti e il Direttore e Presidente dell’Istituto Musicale: è qui che si sono uniti i due percorsi. A febbraio si è poi incontrato il Capitano di Castello di Città, per il necessario confronto anche con il rappresentante territoriale rispetto all’esito del gruppo di lavoro e in particolare per uno scambio relativo alla questione della scuola di Ca’ Caccio.
Infine, recentemente, hanno avuto luogo gli incontri con i docenti della stessa scuola elementare, nonché con i genitori dei bambini che entreranno in classe prima il prossimo settembre.

Una risposta flash infine alle preoccupazioni di chi parla di progressivo “svuotamento del Centro Storico”: questo progetto valorizza la Capitale, donandole nuova linfa e un nuovo istituto di culturale. Una risposta corale, che sarà effettuata oltretutto in maniera graduale. Questa temporalità permetterà di seguire gli sviluppi di questo processo e, di volta in volta, correggere il tiro, se emergeranno nuove criticità”.

Stefano Canti (Segretario di Stato al Territorio): “Ogni scelta che prendiamo a livello di Governo è una scelta ponderata e effettuata tramite analisi sui dati che vengono forniti. La scelta, in questo caso, è quella di razionalizzare le strutture esistenti nel territorio, andando a risolvere quella che era un effettivo disagio per l’Istituto Musicale dislocato ormai da anni in più sedi e nessuna di sua effettiva proprietà. Questo non era il miglior servizio che lo Stato poteva dare e forniva a questo importante organo di formazione.
Una sede specifica, in un’ottica di rilancio e di semplificazione, anche per quelli che sono i fruitori stessi, dai ragazzi ai genitori, è ciò che era auspicabile. Ed è ciò che sarà realizzato. Una sede baricentrica, che porterà sicuramente quel valore aggiunto in più al Centro Storico e che si inserisce in una serie di riorganizzazioni degli uffici pubblici che con i colleghi stiamo portando avanti, da una parte per ridurre al minimo gli affitti passivi che lo Stato ha verso privati e dall’altra in ottica di ottimizzazione e semplificazione dei servizi rivolti agli stessi cittadini”.
Paolo Santi (Direttore dell’Istituto Musicale Sammarinese): “Questa bellissima scuola, che al momento attuale si sta inesorabilmente svuotando, con questa iniziativa avrà una nuova vita. Rimarrà la casa dei bambini e delle famiglie di Città di San Marino e in più diventerà anche la casa della musica. Dalla mattina, con i corsi dedicati agli universitari, fino al pomeriggio e alla sera, con bambini e ragazzi. Questa nuova casa sarà anche un punto di rilancio delle attività dell’Istituto Musicale e di nuove iniziative che verranno intraprese, di cui beneficerà tutta la comunità che vive nel Castello”.
Giacomo Volpinari (Presidente Istituto Musicale): “Siamo molto soddisfatti, perché finalmente abbiamo dato una risposta alle tante famiglie, ai nostri allievi e docenti, che da tempo ci chiedevano di poter usufruire di una sede unica. Potremo così organizzare tanti eventi e attività che allo stato attuale ci erano preclusi e sfruttare a pieno a quello che sono anche i nostri contatti e network, come ad esempio la convenzione che questo Istituto porta avanti da anni con il Conservatorio di Cesena. Risponderemo con i fatti che questa è stata la scelta giusta”.

Laura Gobbi (Direttore Dipartimento Istruzione): “C’è sempre grande dispiacere a dover prendere una decisione come quella di uno spostamento di un istituto scolastico, soprattutto quando riguarda un fenomeno, quello del calo della natalità, che ora si ripercuote sulla formazione, ma che ben presto purtroppo mostrerà i suoi risvolti nell’intera società sammarinese. Viene però da qui lanciata una speranza: un’altra scuola, l’Istituto Musicale, che è e rimane un’istituzione di formazione dedicato ai bambini, ragazzi e non solo, prenderà il suo posto in questo edificio. Una scuola che sarà popolata ancora di più e che diventerà una nuova risorsa per tutto il Paese”.

Tomaso Rossini (Capitano di Castello di Città): “Come Capitano di Castello di Città, posso confermare che da anni la scuola di Cà Caccio sta andando incontro a un progressivo svuotamento. Ritengo perciò questa scelta molto azzeccata, perché trasforma una grossa perdita in una grossa opportunità per lo sviluppo sociale di tutto il Castello. Mi è anche dovuto ricordare a tutti come il territorio di Murata faccia parte di San Marino Capitale. Avremo così nel nostro Castello l’opportunità unica di avere ogni scuola di ordine e grado, a partire dall’asilo fino all’Università e, da settembre, anche dell’Istituto Musicale. Un insediamento che credo possa avere risvolti molto positivi non solo nel settore culturale, ma anche economico”.