San Marino. Dieci anni di vita per la Giochi del Titano. Dopo tante battaglie, soprattutto politiche, che ne avevano segnato gli esordi e l’ingresso della partecipazione statale nella gestione, oggi la società che si occupa di intrattenimento con le slot machine, naviga su mari più tranquilli. Evidentemente anche l’ingresso del direttore Caronia, che viene dal Casinò di San Remo, quindi forte di un’esperienza qualificata, ha avuto il suo peso. Tutto ciò ha contribuito a stabilizzare il bilancio sui circa 10 milioni di euro di attivo (9 e mezzo, per la precisione) che vanno dritti nelle casse dello Stato. C’è poi da calcolare i dipendenti: 120 in tutto, di cui la maggior parte sammarinesi e il resto frontalieri. Nel dettaglio: 86 sammarinesi, una ventina esterni, e altrettanti contratti a progetto per professionalità specifiche, non facilmente reperibili sul mercato. L’indotto, anche questo è importante, è stato calcolato sui 2 milioni di euro. Per tutti questo motivi, la proposta circolata nei giorni scorsi di far entrare la Giochi del Titano nella gestione del Kursaal, non sarebbe sbagliata. Gli eventi congressuali potrebbero arricchirsi di manifestazioni legate al gioco e quindi rivolgersi ad un target mirato, attualmente assente dai flussi turistici. Ne potrebbero beneficiare alberghi, ristoranti e anche le attività commerciali. Del resto, questa scelta, farebbe bene anche alla società che, nella sede di Rovereta dove si trova ora, non ha spazi per allargarsi e per migliorare la sua offerta. Resta solo da vedere se alle intenzioni seguiranno i fatti.